Pavanel, un nuovo inizio e un’occasione per due

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Il primo impatto con la realtà padovana di Massimo Pavanel è stato confortante. Certo, all’inizio tutto sembra luccicare e la voglia di ripartire, soprattutto dopo una batosta come quella di Alessandria, fa passare in secondo piano tutto il resto. Pavanel, però, a parere di chi scrive si è presentato bene. Padova già l’aveva assaggiata da giocatore e qualcosa di umori, insidie, risorse e punti di forza dell’ambiente l’aveva già captato e fatto suo. A Padova ci torna da allenatore, probabilmente nel momento giusto della sua carriera. E’ un tecnico che voleva fortemente Padova, che cerca una svolta professionale e che dovunque sia andato ha lasciato ottimi ricordi. Ad Arezzo ha salvato una squadra partita con una pesante penalizzazione con un autentico miracolo, a Trieste è andato a un passo dalla promozione in Serie B perdendo ai supplementari col Pisa, esonerato l’anno dopo molto presto e in circostanze controverse, a Salò ha fatto un buon lavoro, con un campionato in linea con le attese. Ora ecco un passaggio chiave del suo percorso professionale. Padova rappresenta una grande occasione sia per Pavanel che per il Padova stesso. Dopo l’uscita di scena di Andrea Mandorlini, andato più volte a un passo dall’esonero nel corso della stagione nonostante sia stato spesso al comando della classifica, Pavanel avrà il compito di migliorare quanto visto nella passata stagione. Non sarà facile, perché migliorare un secondo posto significa arrivare primi, ma le prime mosse sembrano autorizzare un cauto ottimismo. Il ritorno di Chiricò, la trattativa in dirittura d’arrivo per Settembrini, altre conferme che si stanno cercando di incastrare nel mosaico, indicano la strada che la società vuole percorrere. Il segnale di discontinuità arriva in panchina, con un allenatore non dogmatico, che pratica un gioco offensivo e molto piacevole, che sa adattarsi alle circostanze e agli uomini della rosa. Pavanel non ha mai vinto un campionato di Serie C, questo è vero, ma c’è sempre una prima volta. E l’auspicio è che questo nuovo inizio, per Padova e per Pavanel stesso, sia un’occasione per due. Per la società un successo significherebbe riuscire ad agguantare la B al terzo tentativo dopo la beffarda conclusione dello scorso campionato, per il neotecnico biancoscudato sarebbe il modo migliore per certificare le sue qualità e il suo valore. Degnissima persona e di grande spessore umano, sa creare un gruppo, sa creare entusiasmo, è bravo dal punto di vista tattico ed è apprezzato dai giocatori che ha avuto nel corso degli anni. Dovrà dimostrare di saper sopportare eventuali malumori della piazza se le cose non dovessero girare subito per il verso giusto. E questa è l’incognita maggiore. Perché a Trieste era di casa ed è stato sempre sostenuto anche nei momenti difficili, ad Arezzo pure, mentre Salò è una realtà senza pressioni dove si può lavorare senza i fucili puntati addosso. A Padova sarà diverso. Dopo tante delusioni, la piazza sarà meno disposta a perdonare e, quasi sicuramente, sarà meno paziente. Eppure rimaniamo con un’idea fissa: quella che si prefigura nel mirino è una formidabile occasione per due. L’augurio è di saperla sfruttare nel modo migliore. 




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About Dimitri Canello

Direttore responsabile del sito web Padovagoal. Nato a Padova l'11 ottobre 1975, si è laureato nel marzo del 2002 in Lingue Orientali con la specializzazione in cinese. Giornalista professionista dal settembre 2007, vanta nel suo curriculum numerose esperienze televisive (Telemontecarlo, Stream Tv, Gioco Calcio, Sky, La 7, Skysport24, Dahlia Tv, Telenuovo, Reteazzurra, Reteveneta, Telecittà), sulla carta stampata (collaborazioni con Corriere dello Sport, Tuttosport, Corriere della Sera, Repubblica, Il Giornale, World Soccer Digest, Bbc Sport online, Il Mattino di Napoli, Corriere del Veneto) e sui media radiofonici (RTL 102.500, Radio Italia Uno)

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