Lazio-Padova, l’analisi del “Corriere del Veneto”

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“Troppa grazia, verrebbe da dire. Se alla vigilia di Lazio-Padova il nuovo tecnico Massimo Pavanel aveva «messo in guardia» tutti temendo evidentemente una giornata difficile o addirittura una disfatta, quanto si è visto ieri sul campo sotto la pioggia di Auronzo di Cadore ha messo in mostra, al contrario, un Padova in versione extralusso. Una squadra, quella biancoscudata, capace di mettere alla frusta nientemeno che la Lazio di Maurizio Sarri, di giocare un gran calcio, di andare addirittura in vantaggio e di «capitolare» solo su calcio di rigore, chiudendo il pomeriggio con un 1-1 senza dubbio da ricordare. Tutto il resto, prima e dopo il tiro dal dischetto trasformato da Luis Alberto, ha strappato più di qualche sorriso ai tifosi e allo stesso allenatore: «La squadra ha sorpreso anche me – ammette Pavanel nel dopo gara – mi è piaciuto il gioco corale, il fatto di far girare velocemente la palla. Ho visto cose davvero interessanti, l’idea era di cercare di esser più alti dopo quattro giorni di allenamento. Abbiamo un lavoro da fare e andiamo avanti per la nostra strada. I giudizi non devono essere spostati da un’amichevole, siamo sereni anche perché il lavoro è appena iniziato»”: questo l’incipit dell’analisi di Lazio-Padova apparsa sulle colonne del “Corriere del Veneto”.




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