Padova-Renate, l’analisi e le pagelle de “Il Mattino di Padova”

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“Il Padova inizia il girone di ritorno allo stesso modo e con la stessa sostanza con cui aveva cominciato l’andata: vittoria convincente e netta sull’identico avversario, il Renate, che aveva strapazzato il 28 agosto scorso, nel suo stadio, spingendo l’allenatore Parravicini a rassegnare le dimissioni, per poi risollevarsi in modo egregio sotto la guida di Cevoli. Torna il sereno, dopo la pioggia di critiche espresse da buona parte della tifoseria in seguito alla prestazione mediocre di Verona, e la classifica si riassesta secondo logica, con i biancoscudati adesso staccati di due sole lunghezze dalla capolista Sudtirol, sebbene gli altoatesini, bloccati da un focolaio Covid, debbano recuperare le gare con Triestina e la stessa Virtus Vecomp. Due le certezze scaturite dal confronto di ieri: 1) quando incrocia il Renate, Chiricò si accende come nei giorni migliori. Tre reti aveva rifilato agli avversari nell’andata dei playoff della scorsa primavera e due nel 3 a 0 della prima di campionato. Ha confermato di essere la bestia nera dei brianzoli inventandosi un’altra prodezza delle sue, la classica giocata di rientro da destra verso il centro dell’area e conclusione di sinistro nell’angolo più lontano, dove il portiere non poteva arrivare; 2) il gruppo è con Pavanel, altrimenti non si spiegherebbe una prestazione così caparbia e determinata, con due reti di pregevole fattura ma anche con la continuità nell’atteggiamento mentale e tattico richiesta sino alla fine, non a strappi. E’ il nono risultato utile consecutivo, la terza partita di fila in cui la porta di Donnarumma rimane inviolata, e adesso si spera nella svolta tanto auspicata quanto mancata sin qui, perché lontano dall’Euganeo i risultati sono ben diversi rispetto a quando si gioca davanti ai propri tifosi (stavolta appena un migliaio sugli spalti)”: questo l’incipit dell’analisi di Padova-Renate apparsa sulle colonne de “Il Mattino di Padova”.

 

Le pagelle Biancoscudate (Mattino di Padova): Donnarumma 6; Kirwan 6.5 (Settembrini 6.5), Pelagatti 6, Monaco 6.5, Curcio 6 (Gasbarro 6.5); Germano 6, Ronaldo 6.5 (Ajeti sv), Saber 7; Chiricò 7.5 (Cissé sv), Ceravolo 7, Bifulco 6 (Jelenic 6).




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