Padova, Giordani: “L’amarezza dei tifosi è anche la mia. Ho un senso di sconfitta nel vedere…”

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«Mi dispiace che i tifosi non comprendano che la loro amarezza è anche la mia. Ho un senso di sconfitta nel vedere ogni domenica una curva quasi completa non ancora finita. I fischi? Me lo avevano detto che ci sarebbe stata una contestazione ma io non mi nascondo, ci metto la faccia e mi prendo le mie responsabilità. C’è dispiacere per quanto successo perché sono una persona che cerca di fare di tutto per il Padova. Evidentemente se uno non combina niente è bravissimo, però io voglio prendermi responsabilità e cerco di fare il massimo. Posso anche sbagliare, ma ci tengo. Avrei voluto ricordare che sono in primo luogo un tifoso, oltre che il sindaco, che lo ero anche prima di diventare presidente del Padova e che poi non è mai venuto meno il legame per questi colori. C’ero in passato come proprietà, ma al tempo stesso pure al termine di quella esperienza. Anche adesso vado allo stadio e mi emoziono per la squadra della mia città. Ecco perché ho un doppio interesse che tutto vada a buon fine, da tifoso biancoscudato e da primo cittadino. Nessuno ci aveva chiesto di fare la curva dell’Euganeo, ma sapevo che poteva portare benefici al Padova, motivo per cui, una volta riusciti a reperire fondi pubblici, ci siamo subito attivati. Posso capire i tifosi ma le procedure amministrative sono complesse, cose anche difficili da spiegare. La magistratura ha fermato gli interventi con uno stop dai tempi imprevedibili, ma voglio ricordare che qui nessuno ha preso soldi e ci sono stati degli errori tecnici che si pagano, con mia grossa amarezza»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne de “Il Gazzettino” da Sergio Giordani, sindaco di Padova.




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