Alessandria-Padova, Hallfredsson: “Auguro al Biancoscudo di tornare in B!”

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«Il ritiro? Gigi Fresco mi aveva chiesto di continuare a giocare un altro anno, ma alla fine ho pensato che fosse giusto chiuderla qui, per una serie di ragioni. È bello averlo fatto alle mie condizioni ed è una cosa a cui pensavo da tempo. La mia nuova veste di procuratore? Adesso sono alle prese con l’esame di agente Fifa, il mio obiettivo sarà quello di aiutare i giocatori giovani a fare i migliori passi per la propria carriera. La Virtus Verona? Ho sentito molto affetto e riconoscenza, le auguro il meglio: con poco fa tantissimo e anche quest’anno è partita in modo fantastico. L’Hellas Verona? Ha rappresentato tanto per me, sono strafelice che si sia salvato e penso che Sogliano abbia fatto un miracolo a riuscire a salvare la squadra l’anno scorso. Gli va dato atto di aver rimesso in piedi una situazione che sembrava disperata. Alessandria-Padova? È uno dei più grandi rimpianti della mia carriera. Quella partita me la ricordo molto bene ancora oggi, fu davvero un incubo, stregata: attaccammo per tutto il corso del match, collezionammo occasioni, sbagliammo alcuni gol facili, poi perdemmo la finale ai rigori. Perché si concluse con quella partita l’esperienza con il Padova? Io avrei voluto continuare, ma la società la pensava diversamente: ci sta, tutto legittimo, bisogna accettarlo. Il Padova riuscirà a tornare in serie B? È dura, ma ci proverà e glielo auguro. Ha una buona squadra, anche se Vicenza e Triestina hanno speso tanto e sulla carta sono molto forti»: queste le dichiarazioni rilasciate sulle colonne del “Corriere del Veneto” da Emil Hallfredsson, ex centrocampista.




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