Live 24! Padova-Mezzocorona, la vigilia: Nichele dal primo minuto?

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Ore 22.00 – (VenetoGol) E cinque… All’asciutto il “cobra” Corbanese, sono gli attacanti esterni, due under, a far ribollire il Polisportivo zeppo come ai bei tempi. L’Ital-Lenti con il sofferto successo ottenuto contro una indomabile Triestina priva di tre titolari (assenti il portiere Di Piero, Pontrelli e Manzo) ha collezionato la 5^ vittoria filante è il podio in attesa della risposta del Padova è suo. La Triestina salita ai piedi del Nevegal per guarire il mal di vittoria non ce l’ha fatta a superare lo scoglio gialloblù: gli alabardati infatti non assaporano i tre punti dal 6 aprile, un 3-1 al Vittorio Falmec nel match giocato al “Rocco” ; fuori casa Piscopo e compagni non vincono invece dall’8 dicembre 2013 a Castelfranco Veneto (1-0 al Giorgione 2000). Il Belluno è atteso al varco dal pubblico di casa ma soprattutto dalla critica che sul cammino dei bellunesi non ha visto ancora avversari in grado d stoppare il tren dei dolomitici. La Triestina trascinata dal bellunese (un ex) Ivo Bez formatosi calcisticamente a Longarone affronta l’impegno con la massima determinazione e nella prima mezz’ora conduce le danze. Il Belluno sul pressing giuliano non trova le distanze e la manovra si rivela leggibile e la Triestina frena sul nascere le imbeccate di Bertagno e soci. Al 26’ si registra un gran tiro di Giordano parato in angolo da Solagna. Al 35’ su nota anche la presenza di Bez che dal limite conclude alto all’incrocio. La sfuriata ospite è presto sedata dall’impennata gialloblù che rompe l’equilibrio al 37’. Il Belluno sale in cattedra e si porta in vantaggio con il giovane Posocco: l’ala assistita dal combattivo Corbanese (il centravanti ruba palla a Fiore a contrasto) insacca da sottomisura. Il pareggio è cosa di secondi: 2’ dopo la reazione della Triestina è letale e Fiore riscatta l’errore precedente infilando Solagna sul servizio tagliente di Arvia dalla destra. Nella ripresa al 15’ e 16’ due le azioni gol da annotare: la prima Duravia sulla sponda di Corbanese sballa la battuta e 1’ dopo è ancora Corbanese a fornire la giocata buona all’ala mancina, ma il destro di Duravia dalla media distanza si perde tra le stelle. Al 34’ il gol partita: Miniati allunga la Triestina in ripiegamento e sul cross a tagliare l’area, sul secondo palo dalla destra sbuca Samba Sadio che di testa non sbaglia l’appuntamento con la porta di Zucca e la correzione a rete decide la consegna della posta in palio. Molto veementi le proteste alabardate per il presunto fuorigioco in fase di partenza dell’azione in cui stazionava Miniati. Nel finale il forcing della Triestina è contenuto con il fiatone, ma con la dovuta concentrazione e forza fisica dal Belluno. Al 45’ però è ancora Sadio a sciupare per la troppa foga il pallone del 3-1, un rigore in movimento che andava insaccato da parte del colored gialloblù. Il Belluno di mr. Vecchiato nei secondi finali che ha stretto i denti è conquistato il successo si gode il primato in solitudine.

Ore 21.10 – (Dro Calcio) Prima vittoria in campionato per il Dro, che nel derby del Basso Trentino batte il Mori Santo Stefano per due a uno. A lanciare i gialloverdi, un grande primo tempo, concluso con un doppio vantaggio probabilmente troppo stretto per quanto visto in campo. Tutt’altra musica nella ripresa, quando gli ospiti hanno reagito, trovando il gol su una disattenzione difensiva dei gardesani e poi mettendo in difficoltà i ragazzi di Stefano Manfioletti, capaci di difendere il risultato sino al triplice fischio. La partita inizia con gli ospiti che reclamano per una respinta di Serrano su Tranquillini (per l’arbitro Colombo non c’è il tocco di mano del difensore gialloverde), poi il Dro comincia ad imporre il proprio gioco, tanto che al 18′ arriva il vantaggio: lancio di Serrano dalle retrovie, la difesa del Mori Santo Stefano si fa sorprendere, Davide Bortolotti è bravissimo nello scavalcare in pallonetto Poli e poi depositare la palla nel sacco. Due minuti dopo reagiscono i lagarini con Deimichei, il cui rasoterra da sinistra è troppo debole per impensierire Bonomi. Poco dopo Tranquillini prova la botta dalla distanza su punizione, ma la palla si perde a lato. Al 26′ occasionissima per i gialloverdi: Cremonini pesca in profondità Ruaben, che si presenta tutto solo davanti a Poli ma smarrisce la freddezza necessaria per raddoppiare, tanto che il tiro del giovane gardesano è respinto dal portiere ospite. Al 35′ il Mori va vicinissimo al pari: l’arbitro Colombo giudica da rigore un reciproco «abbraccio» in area tra Serrano e Deimichei, ma dagli undici metri Tisi si fa ipnotizzare da Bonomi, che blocca la conclusione dell’ex gialloverde. Poco dopo Tranquillini ci riprova dalla distanza, ma senza precisione. Sempre il numero 9 tricolore impegna Bonomi con un tiro da fuori, ma al 45′ è ancora il Dro ad andare in gol: corner da sinistra di Maran, incornata di capitan Michele Ischia e palla in rete. Prima dell’intervallo è Bazzanella a sfiorare il terzo gol con un destro che non trova lo specchio della porta. Nella ripresa il tecnico moriano Davide Zoller mischia le carte inserendo Pezzato, ma è ancora la squadra di casa a farsi vedere con Cicuttini, il cui tiro da fuori è parato da Poli. All’8′ lo stesso Cicuttini imbecca Cremonini, che prova la palombella ma il portiere ospite si salva. Rispondono gli ospiti con una bella azione sulla destra di Tisi, che scambia con Deimichei e poi mette al centro per Tranquillini, il cui colpo di tacco è troppo debole. Al quarto d’ora il Mori accorcia le distanze con Deimichei, che approfitta di un’incomprensione tra il portiere e la difesa gardesana su un lancio di Benedetti mettendo la sfera alle spalle di Bonomi. Un paio di minuti dopo è ancora il numero 7 ospite ad avere una palla buona, ma la sua conclusione in girata si perde a lato. I lagarini premono e Tranquillini colpisce il palo esterno da posizione defilata, così Manfioletti decide di inserire Adami (per il centrale gardesano è la 100esima presenza in Serie D) per rafforzare la difesa. Al 28′ è il neoentrato Proch a farsi spazio e concludere di sinistro, troppo centralmente però per impensierire Poli. Con l’andare dei minuti il furore del Mori sembra spegnersi, così bisogna aspettare il 40′ per vedere un altro tiro, con Tranquillini che conclude fuori. Gli ospiti alzano il baricentro e concedono il fianco al contropiede dei locali, come al 47′ quando Cicuttini in contropiede va vicinissimo al tris, ma l’errore della punta di casa è di fatto inutile visto che poco dopo Colombo mette fine al match.

Ore 20.40 – (VenetoGol) Il Tamai è una trappola per il Legnago…  Due macchie da cancellare, ma sui biancocelesti è rimasto visibile l’alone del non gioco e  soprattutto della sconfitta, la terza della serie… Sono le pesanti infatti le sconfitte subite al “Sandrini” dal Legnago in questo inizio di torneo. Discutibile lo stop contro i giovani del Montebelluna un rovescio che ha fatto seguito al black-out fornito (previsto…) contro l’Altovicentino. Oggi l’undici di Leonardo Rossi (panchina in allarme?) reduce da un terzo sciagurato rovescio a Pedavena (Union Ripa La Fenadora) è nuovamente sprofondato e i biancoazzurri ora raschiano il fondo della classifica. Non poteva inabissarsi in una terza sconfitta nemmeno il team diretto da Stefano De Agostini (mercoledì 8 recupera la gara di Chioggia) che il suo unico successo l’ha incamerato in viaggio, a Castelfranco Veneto contro  Giorgione 2000. La tradizione sulle sponde del Mincio (2-0 e 2-1) non è favorevole alle “furie rosse”, ma il tecnico friulano non snatura la disposizione della squadra che si presenza con la solita verve a trazione  anteriore e il collaudato 4-3-3. E’ una partita tattica e nella prima mezzora le squadre si studiano a lungo. Il Tamai si rivela più determinato e meno timoroso e al quarto di gioco si rende pericoloso con una accelerazione di Federico Furlan. Il Legnago prese le misure dei biancorossi si fa più intraprendente e al 30’  è Longato  a impegnare con un secco fendente Peresson. Subito dopo è Petris a pennellare la palla per la soluzione finale di Furlan che non incide. Nel secondo tempo il Tamai fa la voce grossa gioca con temperamento corre come un forsennato (Petris e Sellan tra i migliori in campo). Al 16’ i friulani passano con il gol di Sellan pescato da un’ ottimo suggerimento di Pavan. Sbloccata la gara il Tamai non attenua la verve  e l’impegno dei ragazzi di De Agostini è duplicato sul calo dei padroni di casa che al 25’ si beccano il bis con la rete-suggello di Federico Furlan che regala una vittoria toccasana ai biancorossi molto positivi anche domenica scorsa contro la capolista Padova.

Ore 20.10 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Tutti a disposizione di mister Parteli. Per la sfida con l’Altovicentino (10 punti conquistati sui 12 finora in palio in serie D) le file dell’Union Ripa La Fenadora (5) saranno al completo con una possibilità di scelta per il tecnico neroverde. Si rivedranno sia Gianmarco Brotto sia Nicola Tomasi, completamente ristabiliti dopo i rispettivi infortuni, in un assetto di squadra che promette di essere votato alla ricerca del massimi risultato. Il lavoro settimanale si è svolto nella tranquillità più assoluta, ma solo l’ultima seduta scioglierà ogni dubbio su chi verrà impegnato dal primo minuto sul campo dell’Altovicentino. Un test importante durante il quale l’Union mostrerà le proprie capacità. La partita di domani si inizierà alle 15 e sarà arbitrata da Achille Simiele di Albano Laziale.

Ore 19.50 – (Corriere delle Alpi) Union, è una domenica bestiale. C’è il quotato Altovicentino che aspetta i neroverdi domani a Valdagno. Brotto ha recuperato in pieno, la brutta botta al piede rimediata contro la Clodiense non dà più problemi particolari: l’attaccante sarà della partita. Torna disponibile anche Tomasi a centrocampo, che lavora a pieno regime da una settimana dopo l’infortunio al ginocchio. Sulla fascia poi rientra Gjoshi dalla squalifica. Il tecnico Max Parteli ha la rosa al completo, tiene tutti sulla corda per l’undici da schierare titolare e promette battaglia: «Ho quasi scelto, ma devono essere tutti pronti e mi prenderò anche il sabato per decidere la formazione. Però sono fiducioso perché ho un gruppo che via via sta migliorando. Intanto non partiamo battuti», dice, «giocheremo per vendere cara la pelle: loro per vincere dovranno sudarsela e noi saremo lì pronti a ribattere colpo su colpo». A caccia dell’impresa. «Partita difficile, che ha un fascino particolare perché andiamo a giocare a Valdagno dove ci sono sempre più di mille persone e c’è un’atmosfera diversa. Abbiamo appena passato Sacile e questa è un’altra delle grandi partite che ci aspettano. Affrontiamo una delle due candidate principali alla vittoria del campionato. Ma alla fine è una gara come tutte le altre, che prepariamo allo stesso modo, da giocare con lo spirito e il piglio giusti», dice l’allenatore, «una sfida attesa, che vogliamo giocare per fare bene». L’Altovicentino. «Sappiamo che affrontiamo una squadra molto tecnica, con giocatori smaliziati, di categoria superiore», dice Parteli, «andiamo ad affrontarli in casa loro, per cui l’equilibrio sarà importante; ma questo non vuol dire che rinunceremo a giocare. Anzi, quando avremo la palla cercheremo di gestire bene il possesso. La dobbiamo mettere anche noi sul palleggio, dovremo essere bravi ad avere la palla il più possibile così da limitare le loro giocate». Chiave tattica. «Dovremo avere molta pazienza nel primo tempo», spiega il tecnico del Ripa Fenadora, «sarà importante possibilmente non andare sotto, tenere la partita viva fino alla fine e sfruttare le occasioni che ci capiteranno. Loro provano sempre a fare la partita e concedono anche spazi per ripartire, quindi dovremo essere bravi a sfruttare quei momenti. Il primo tempo sarà molto importante per vedere come si delineerà la gara», prosegue Parteli, «in questo momento di condizione non possiamo ancora pretendere di fare pressing a tutto campo come ci piace. Però stiamo migliorando, siamo in crescita, i tre punti di domenica scorsa ci hanno dato una mano anche dal punto di vista psicologico e affrontiamo l’impegno con serenità e voglia di continuare la striscia positiva».

Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Vicenza) Il Real Vicenza si prepara al gran derby di domenica. La sfida con l’Unione Venezia è alle porte e Marcolini decide di mantenere il segreto sulle strategie e le tecniche sperimentate per tenere a bada i «mostri della Laguna» di Dal Canto. E così allenamenti a porte chiuse oggi e domani, per non far vedere schemi e tattiche per evitare di fare la fine del Feralpi Salò, seppellito da una valanga arancioneroverde (quattro gol). Buone notizie dal fronte infortuni. Sono in via di recupero Bardelloni, Carlini e soprattutto Polverini, assente quest’ultimo da due settimane. La difesa si sta riassettando dopo l’emergenza totale patita con il Renate. Tornerà anche Solini, che ha scontato la squalifica rimediata dopo l’espulsione di Monza. Il centrocampo sarà invece comandato come sempre dall’autentico punto di riferimento della squadra biancorossa, l’esperto ex centrocampista del Modena Daniele Dalla Bona. Dalla Bona si sta scoprendo anche goleador, con due reti decisive (a Como e contro il Renate) all’attivo: «Cosa volete, ne proviamo a decine in allenamento, qualcosina di buono viene fuori ogni tanto – esordisce l’uomo che tocca più palloni in ogni match del Real – con il Renate è andata bene, ma dopo il mio gol siamo tornati sotto. Comunque le chiavi del centrocampo le sento mie per forza di cose, essendo uno dei più esperti in squadra. La responsabilità però mi piace, me la prendo volentieri. Faccio spesso autocritica perché pretendo molto da me stesso, quando non gioco bene sono il primo ad arrabbiarmi. Con il Renate, ad esempio, non mi sono piaciuto molto».

Ore 19.10 – (Gazzettino, edizione di Vicenza) «Attenzione all’Arezzo». Parole di Mattia Proietti, centrocampista classe 1992 del Bassano Virtus, che avverte tutti sulle potenzialità dell’avversario di domenica, secondo in classifica a quota 12 punti, uno in meno proprio del Bassano. «Sarà una partita sicuramente differente da Cremona – spiega l’ex giovanili della Juventus – hanno un modo di giocare molto conservativo, in stagione hanno subito solo due gol, segnandone però sei, il sufficiente per ottenere un buon bottino di punti». Bassano che dovrà dunque scardinare il fortino di Eziolino Capuano, stando però attenti alle ripartenze ospiti, soprattutto di Erpen. «Dovremo giocare con pazienza, spingendo però senza buttarci all’arrembaggio: probabile che il pubblico vedrà una gara meno scoppiettante delle precedenti, sappiamo però di essere una squadra che crea sempre qualcosa, troveremo l’imbucata giusta». Mattia Proietti a 22 anni ha raggiunto la maturità del giocatore completo, dimostrando anche in C Unica di essere uno dei centrocampisti più completi del campionato. «La mia prima volta in C1 ero giovanissimo e alla prima esperienza da professionista, diciamo che non giocai molto in una squadra che poi retrocesse. Ora sono più maturo, ho avuto la fortuna in questi anni di giocare, questo ha accelerato la mia crescita». Perno del centrocampo della prima in classifica. «Questa squadra già l’anno scorso, dominando la Seconda Divisione, aveva dimostrato di poter essere competitiva anche in questa C Unica. Sicuramente il cambio di categoria poteva portare qualche calo, invece stiamo continuando a giocare con la nostra spensieratezza».

Ore 18.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Sales e Marino recuperati in difesa, ma dopo il ghanese Hottor anche il dominicano Espinal è ko per due mesi. Seconda tegola settimanale per il centrocampo di un Venezia che non torna sul mercato e rimane concentrato sul Real Vicenza. «Purtroppo in mediana adesso siamo un po’ contati ma per ora rimaniamo così» si è limitato a dire il ds Ivone De Franceschi, nient’affatto contento per la sequenza di intoppi. I lunghi stop di Espinal e Hottor (per entrambi la lesione muscolare alla gamba sinistra è di tipo tendineo) non saranno compensati, almeno a breve, dalla firma di Andrea Bovo che da una decina di giorni si allena al Taliercio: da un lato, infatti, il 28enne centrocampista mestrino ex Padova spera sempre in una chiamata dalla serie B, dall’altro De Franceschi prima di firmarlo dovrebbe avere il via libera (economico) dal presidente Korablin che in città non si vede da fine luglio. Da parte sua il tecnico Alessandro Dal Canto è pronto a fare di necessità virtù domani nella tana del Real Vicenza (stadio Menti ore 18, botteghini aperti per i tifosi provenienti da Venezia muniti di Supporter Card). «Sales e Marino sono ok, in mediana invece giocherà senz’altro Zaccagni – le parole del tecnico -. Il campionato è ancora lunghissimo mancando 32 giornate, però vincendo a Vicenza daremmo una bella spallata, un segnale importante anche sul piano del morale per noi che inseguiamo una crescita costante».

Ore 18.30 – (La Nuova Venezia) L’emergenza di squadra è rientrata, l’emergenza a centrocampo rimane. Confermata la diagnosi per Espinal, rientra l’allarme per Sales e Marino. Il mediano della Repubblica Dominicana ha riportato la lesione al tendine del muscolo adduttore lungo della coscia sinistra che lo costringerà ad almeno otto settimane di stop. Più o meno lo stesso tipo di infortunio occorso la scorsa settimana al ghanese Hottor. «Non si tratta di incidenti dovuti alla preparazione o al terreno di gioco» spiega Alessandro Dal Canto, «purtroppo vengo a perdere due giocatori nello stesso reparto in poco tempo, ma chi rimane saprà disimpegnarsi alla grande». Stato d’allerta in mezzo al campo, comunque visto che Carcuro è diffidato e Dal Canto in quel reparto può contare solo su Esposito, Scialpi e Zaccagni, candidato principale a rilevare il posto di Espinal contro il Real Vicenza. «È la sua posizione naturale» osserva il tecnico di Castelfranco.

Ore 18.00 – Sala stampa, Claudio Foscarini (allenatore Cittadella): “Sono state due partite in una, nel primo tempo la partita ha questo svolgimento se non sei propositivo se poi i 4 davanti non hanno carica, anche perché sfidavi il Lanciano che è una signora squadra, dispiace per che nel secondo tempo inserendo un centrocampista abbiamo mostrato un altro cittadella, pensavo di vincere o almeno di portare a casa un punto e mi da fastidio perché questa è la terza sconfitta consecutiva che per quanto siano diverse hanno un fattore comune, un ottimo secondo tempo. Dispiace non aver portato a casa un risultato positivo, è la terza sconfitta e mi dà molto fastidio. Rigoni aveva la necessità di riposare e sapeva già di dover fare solo un tempo era un turnover già d’accordo con lui. De Leidi ha fatto il suo e certe disattenzioni in ambito di marcature danno fastidio sopratutto perché sono cose provate durante la settimana. Ci sono state disattenzioni pazzesche sui goal, e in certe occasioni i giocatori dovevano segnare con più cattiveria e cercare di non subire altri goal, sono dispiaciuto perché è la terza sconfitta consecutiva e non siamo riusciti a fare ciò che avevamo provato durante la settimana. Non mi posso attaccare agli episodi, questa squadra deve avere continuità a livello mentale, devo lavorare sulla concentrazione. L’obiettivo di andare “a sinistra della classifica” non è passato in secondo piano, ma dopo tre sconfitte positive vedo devo ragionarci su. A Valentini non serve dire nulla, ho enormemente fiducia in lui e sono convintissimo che ci darà qualche nota positiva in questo campionato”

Ore 17.50 – Sala stampa, Roberto D’aversa (allenatore Lanciano):  “Penso sia stata una partita dove noi nel primo tempo siamo stati molto ingenui mentre nel secondo il Cittadella si è visto ed avrebbe potuto portare a casa il risultato. Per come abbiamo giocato il punteggio è giusto. Vastola? Sia per l’età che per gli sforzi fisici avuti lunedì non doveva giocare, ma è stato lui durante la settimana a farmi cambiare idea, nonostante i limiti tecnici”.

Ore 17.45 – Sala stampa, Nicola Rigoni (centrocampista Cittadella): “Ci sono state tante disattenzioni complessivamente da parte di tutta la squadra, sicuramente dobbiamo migliorare perché stiamo perdendo punti importanti dovunque e sicuramente dobbiamo essere più attenti nel cercare di nn subire goal, siamo stati bravi a tenere il vantaggio, ma quando siamo finiti sotto siamo stati troppo timidi e passivi. Abbiamo aspettato un po’ troppo prima di fare gol. La mia partenza dalla panchina? E’ stata una scelta presa con il mister e pienamente condivisa da me. Non ci sono problemi assolutamente. Abbiamo perso lo spirito che avevamo contro la pro Vercelli già a Bologna, dobbiamo lavorare perché non eravamo fenomeni prima e non siamo scarsi ora”

Ore 17.40 – Sala stampa, Alessandro De Leidi (difensore Cittadella): “Incassiamo una sconfitta e un risultato amaro perché pensavamo di far risultato e sicuramente non di regalarlo agli avversari attraverso errori banali. Dobbiamo lavorare tanto sulla difesa perché in attacco abbiamo giocatori importanti e se non ci danno risultati in una partita c’è li daranno nella prossima. Non è certo colpa loro se abbiamo perso. Nonostante non sia altissimo di testa me la cavo bene, ma devo comunque continuare a lavorare. Nel primo tempo abbiamo sofferto mentre nel secondo abbiamo recuperato qualcosa anche per via degli sforzi fisici degli avversari”

Ore 17.30 – Disponibile a questo link l’articolo col resoconto dei tre anticipi del girone C della serie D e la classifica aggiornata.

Ore 17.10 – Serie B, la classifica aggiornata: Perugia 14, Frosinone, Carpi e Trapani 12, Avellino*, Bologna e Livorno 11, Pro Vercelli, Modena, Spezia e Lanciano 10, Ternana* e Bari 9, Cittadella, Latina, Vicenza e Varese 7, Pescara, Crotone, Catania e Brescia 6, Entella 5.

Ore 17.00 – Serie B, risultati finali: Bari-Modena 1-1 (Caputo (Ba) al 22′ pt, Salifu (Mo) al 25′ pt), Brescia-Varese 1-1 (Caracciolo (Br) su rigore al 25′ st, Zecchin (Va) al 49′ st), Carpi-Pro Vercelli 1-0 (Di Gaudio (ca) al 8′ pt), Cittadella-Lanciano 2-3 (Coralli (Ci) al 8′ pt, Vastola (La) al 12′ e al 19′ pt, Rigoni (Ci) al 22′ st, Vastola (La) al 40′ st), Frosinone-Catania 1-0 (Paganini (Fr) al 37′ st), Pescara-Entella 4-0 (36′ rig., 52′ e 56′ Maniero (Pe) al 36′ pt, al 7′ st e al 11′ st, Pasquato (Pe) al 37′ st), Spezia-Perugia 2-0 (Situm (Sp) al 14′ pt, Cisotti (Sp) al 41′ st), Trapani-Latina 1-0 (Mancosu (Tr) su rigore al 15′ st), Vicenza-Bologna 0-0.

Ore 16.50 – Serie D girone C, vittorie per Belluno e Dro, che sconfiggono col medesimo risultato (2-1) rispettivamente Triestina e Mori Santo Stefano. Belluno a punteggio pieno dopo cinque giornate.

Ore 16.40 – Belluno in vantaggio con la Triestina, a segno Samba Sadio a dieci minuti dal termine della partita.

Ore 16.20 – 2-1 tra Dro e Mori Santo Stefano: raddoppio dei padroni di casa nel finale del primo tempo, ma gli ospiti accorciano le distanze al quarto d’ora della ripresa.

Ore 15.50 – Serie B, i risultati dopo il primo tempo: Bari-Modena 1-1 (22′ Caputo, 25′ Salifu), Brescia-Varese 0-0, Carpi-Pro Vercelli 1-0 (8′ Di Gaudio), Cittadella-Lanciano 1-2 (8′ Coralli, 12′ e 19′ Vastola), Frosinone-Catania 0-0, Pescara-Entella 1-0 (36′ rig. Maniero) Spezia-Perugia 1-0 (14′ Situm), Trapani-Latina 0-0, Vicenza-Bologna 0-0

Ore 15.40 – Botta e risposta tra Belluno e Triestina: padroni di casa in vantaggio con Posocco, pareggio degli alabardati un minuto più tardi con Fiore. 3-1, invece, del Piacenza sul San Paolo.

Ore 15.20 – Si sblocca il primo dei tre anticipi del girone C di serie D: Dro in vantaggio nel derby col Mori Santo Stefano. Nel girone D Piacenza avanti 2-1 col San Paolo, in dieci uomini per l’espulsione di Fornasier.

Ore 15.00 – Serie D girone D, si è concluso sull’1-1 il primo tempo di Piacenza-Atletico San Paolo.

Ore 14.50 – (Trentino) E’ solo la quinta giornata d’andata, ma il derby di Oltra (calcio d’inizio alle 15) è già sfida da “dentro o fuori” in chiave salvezza. Molto di più, a dire la verità, per il Dro, protagonista di un inizio di stagione non troppo positivo, mentre il cammino del Mori Santo Stefano è stato sin qui in linea con le aspettative estive. Poco più di un mese fa le due squadre si sono affrontate in Coppa Italia: ad agosto ha vinto il Dro (3 a 1), ma adesso la musica sembra cambiata. I gialloverdi giocano piuttosto bene, ma raccolgono poco e hanno i nervi decisamente troppo tesi (quattro espulsi nelle ultime tre partite), i tricolori stanno dimostrato di essere compagine da battaglia e nelle ultime tre gare hanno conquistato due punti e reso durissima la vita alla “corazzata” Biancoscudati Padova. Oggi entrambe cercheranno il primo successo. […] Stefano Manfioletti chiede al suo Dro una prova d’orgoglio perché, e non potrebbe essere altrimenti, non è soddisfatto del rendimento della squadra nelle prime quattro giornate. «Abbiamo bisogno di un risultato positivo per il morale – spiega il tecnico gialloverde – il momento non è dei più semplici perché, a fronte di quattro ottime prestazioni, abbiamo raccolto solamente due punti. Che sono pochi e, allora, dobbiamo dare una svolta al nostro campionato. Dobbiamo trovare almeno un pareggio per recuperare la fiducia che abbiamo un po’ smarrito dopo gli ultimi risultati». […] Davide Zoller è carico come una molla e non vede l’ora di scendere in campo: il Mori insegue la prima storica vittoria in serie D. I lagarini hanno dimostrato di poter stare in categoria, ma i pareggi e i complimenti degli avversari non bastano per raggiungere i playout. «Massimo rispetto per il Dro – chiosa l’allenatore moriano – che è sicuramente una squadra attrezzata per la serie D e ha un tecnico molto preparato, ma noi proveremo a conquistare il bottino pieno perché abbiamo bisogno di dare uno scossone alla classifica. Ai ragazzi ho ribadito quanto vado dicendo da inizio stagione: il Mori deve affrontare ogni partita come se fosse l’ultima e cercare di raccogliere il massimo senza pensare al nome dell’avversario e senza fare alcun tipo di conto. Un mese fa abbiamo affrontato il Dro in Coppa Italia e, in quell’occasione, i gialloverdi hanno dimostrato di essere superiori a noi per qualità ed esperienza. Speriamo che domani (oggi, ndr) le cose vadano diversamente. Domenica scorsa abbiamo fatto vedere cose orrende (vedi la prima mezz’ora contro il Giorgione) ma anche eccellenti prestazioni, altrimenti non saremmo riusciti a rimettere in piedi una partita che sembrava già persa».

Ore 14.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Furie sotto pressione. Inizia oggi per Petris e compagni un autentico tour de force. In 15 giorni i rossi disputeranno 5 gare. Questo pomeriggio, con inizio alle 15, anticiperanno la sfida a Legnago in programma per la quinta giornata di campionato. Mercoledì 8 recupereranno a Chioggia la partita rinviata per la scomparsa di Riccardo Meneghel, domenica 12 ospiteranno il Dro, il 15 avranno sempre al Comunale di via Giovanni XXIII la gara di Coppa con l’Union Ripa e infine il 19 saranno a Monrupino per affrontare il Kras. IL DUE DI “MENE” – Al Sandrini di Legnago, con mister De Agostini squalificato in tribuna, sarà Fabrizio Petris a vestire la maglia numero due di Riccardo Meneghel. Ammesso che il capitano (problemi a un tendine) possa scendere in campo. Altrimenti verrà assegnata a Faloppa. «Ci vuole personalità, carisma e soprattutto cuore – spiega Stefano De Agostini – per scendere in campo con la maglia di “Mene” addosso. Abbiamo pensato di darla al capitano. Se Fabrizio non ce la dovesse fare, sarà Alberto a indossarla». È ancora straziante in tutti il dolore per la perdita dell’amico e del compagno, morto a 19 anni in un incidente stradale. Anche ieri c’è stato un nuovo incontro con i genitori. VERIFICA – C’è tuttavia un campionato da onorare anche nel suo ricordo. «Non so – scuote la testa De Agostini – in quali condizioni psicofisiche scenderemo al Sandrini. Sono stati giorni difficili. Non è semplice neanche allenarsi, non solo giocare, con un pensiero fisso che ti tormenta». Il Legnago davanti ha giocatori come Adriano (ex Sacilese), Fioretti e Rivi, capaci di far male in qualsiasi momento. Dietro però è un colabrodo: ha già incassato 10 reti (peggior difesa) e un solo punto (il Tamai ne ha 3, con una gara da recuperare). «Sì – concorda il mister delle furie -, ma è anche vero che in estate è stato costruito per centrare almeno i playoff. Prima o poi verrà fuori. Speriamo – prova a ritrovare un mezzo sorriso – poi».

Ore 14.30 – (Gazzettino, edizione di Belluno) Figli di un mercato perfetto. Alla vigilia di Belluno-Triestina, anticipo della quinta giornata che questo pomeriggio alle 15 proverà a incendiare il pubblico presente al polisportivo, mister Roberto Vecchiato non nasconde i suoi, li piazza sotto i riflettori e chiede di continuare a sfoderare le armi che li hanno aiutati a vincerne fino a oggi quattro su quattro. «Di fronte avremo una squadra pericolosa, anche solo per il fatto che si chiama Triestina – avverte il tecnico gialloblù – è un gruppo nuovo, entusiasta, con armi pericolose come Bez, Piscopo e Giorgino, uniti da una maglia che di per sé è già un’arma in più. Dovremo essere bravi a sfoderare le nostre e giocare sui loro difetti». Quali? «Per esempio l’essere un gruppo nuovo, partito da zero. Spero che questo alla lunga gli faccia perdere qualche distanza. Giochiamo e capiamo la partita, poi si vedrà. È vero che abbiamo dalla nostra entusiasmo, esperienza e l’essere i primi della classe, ma queste sono motivazioni che bisogna saper usare, portandole in campo con noi. Bisogna cavalcare l’onda, servirà una partita di qualità e corsa, una gran partita». Sulla carta la più difficile da inizio anno? «Vincere 4-2 a Fontanafredda dopo essere stati sotto 1-0 è stato tutt’altro che facile. Così come con il Mezzocorona». L’ex Ivo Bez sarà l’osservato speciale? «È in forma, fa gol e in più si muove molto, non è un giocatore statico. Bisognerà marcarlo di reparto, aiutandosi». Si aspetta un grande pubblico? «Lo spero e i ragazzi lo meriterebbero. Se non si è in tanti in un momento così, quando?». Il mercato estivo si sta dimostrando prezioso. «Lo definirei perfetto. Non potevo chiedere di più. Attenzione però, l’anomalia è la passata stagione, non questa. Oggi abbiamo una rosa numericamente normale per la categoria, l’anno scorso no. E comunque non è tutto figlio dell’ottimo mercato, c’è anche il lavoro e questo va riconosciuto ai ragazzi. Abbiamo cambiato quattro undicesimi della squadra e il modulo, mica poco. Giochiamo in maniera completamente diversa e se a oggi i risultati sono questi il merito è dei ragazzi e della loro applicazione». Manca solo Radrezza… «Sarà un’iniezione di tecnica e di morale, oltre che un’enorme gioia». Vincerne quattro era entusiasmante, vincerne cinque? «Meglio ancora. So che in tanti ora si aspettano che il Belluno si fermi, rallenti, ma noi ci alleniamo per vincerle tutte».

Ore 14.10 – (Gazzettino) Giovane la rosa, giovane il tecnico, D’Aversa. «Un allenatore interessante, che adotta il 4-3-3, un modulo che facilita la fase difensiva ma anche quella propositiva quando hai due esterni di “gamba” come il Lanciano. Ci vorrà del tempo per valutare il lavoro di D’Aversa, anche passando nei momenti difficili della stagione». E il Cittadella sceglierà il 4-3-3 o ritornerà ai quattro in mezzo al campo? «Non ritengo una priorità la questione del modulo, lo ripeto sempre. La cosa fondamentale è l’atteggiamento della squadra in campo». Tornerà Coralli in attacco, Foscarini poi deve fare i conti con diverse assenze, squalificati compresi. «Su atteggiamento e comportamento siamo pignoli come società. È vero che ci mancano due centrali, ma sono sempre positivo: c’è l’occasione per vedere in campo altri giocatori». Per sopperire all’assenza di Pellizzer e Signorini, Foscarini ha già deciso come agire: «Farò giocare Gorini…». A parte la battuta, il tecnico punterà su De Leidi. «Sarà lui a giocare dal primo minuto», ammette l’allenatore. LANCIANO. Due pareggi consecutivi per gli abruzzesi. Anche D’Aversa ha problemi numerici in difesa (solo cinque i disponibili). «Il nostro obiettivo è la salvezza, ma questo non significa che si può fare di più e arrivare nelle prime dieci. Giocare per la salvezza però ti fa scendere in campo con una mentalità diversa, più combattiva e noi da questo non possiamo prescindere», il pensiero del tecnico. ABBONAMENTI. Da martedì prossimo a lunedì 20 ottobre i tifosi avranno nuovamente la possibilità di sottoscrivere l’abbonamento per l’intera stagione. Probabile formazione Cittadella (4-3-3): Valentini; Cappelletti, Scaglia, De Leidi, Barreca; Busellato, Rigoni, Benedetti; Sgrigna, Gerardi, Coralli.

Ore 14.00 – (Gazzettino) Dopo due sconfitte consecutive è lecito aspettarsi la reazione del Cittadella. Nel gioco e di conseguenza anche nei risultati. «Abbiamo la necessità di cambiare strada», il pensiero schietto di Claudio Foscarini alla vigilia dell’incontro con il Lanciano. «Ci serve la prestazione giusta per riprendere il cammino delle prime quattro giornate. Il Cittadella deve cambiare passo e ritornare al risultato», sottolinea il tecnico. Che prosegue: «A parte la trasferta di Trapani, dove non abbiamo proprio centrato la partita, con Pro Vercelli e Bologna pur uscendo sconfitti non ho visto un brutto Cittadella. Il primo tempo di sabato a me è piaciuto, ma siamo stati poco incisivi, poi nella ripresa siamo spariti. Con la Pro Vercelli la squadra ha cercato il gioco, qualche disattenzione come quella del gol preso al 93′ ci è costata cara. La squadra tutto sommato si sta ben comportando, dobbiamo però ritrovare la continuità, anche nel corso dei novanta minuti». Il Cittadella ha avuto un’intera settimana per preparare al meglio la partita. «Lavorare così è un vantaggio, posso seguire e valutare ogni singolo calciatore, preparare alcuni aspetti tecnici e tattici in maniera diversa e più approfondita». Il Lanciano è una squadra di giovani. «Sarà una partita bella e difficile, per il Cittadella ma credo anche per loro. Il Lanciano ti aspetta per poi ripartire, e ha giocatori molto abili in questo frangente. Gioca con il 4-3-3 da qualche anno, con due esterni molto veloci, da metacampo in su può metterti in difficoltà. Non dobbiamo concedere spazi, e quando manovriamo bisognerà farlo in maniera intelligente».

Ore 13.50 – (Mattino di Padova) «In ogni caso, guardo sempre il lato positivo delle cose. La situazione di emergenza può essere una grande opportunità per coloro che hanno giocato meno. Ho una rosa ristretta, ma tutti quest’anno possono dire la loro e conquistarsi il posto». In difesa è certo l’impiego di De Leidi accanto a Scaglia. «Giocherà lui», annuncia Foscarini. Quanto al modulo, il tecnico dovrebbe optare per il 4-4-2 con Gerardi e Coralli in attacco e Sgrigna (nella foto sopra in azione a Bologna) e Minesso ad agire sulle ali. «Non è importante il modulo. Possiamo giocare con il 4-4-2 o con il 4-3-3 (in questo caso tornerebbero in corsa per una maglia da titolare Busellato e Lora, ndr), ma la cosa che conta è il modo in cui si interpreta la partita». L’avversario di oggi, il Lanciano, reduce dall’1-1 interno contro il Bari nel posticipo di lunedì, ha gli stessi punti (7) del Cittadella. «Sarà una partita bella, ma difficile», osserva Foscarini. «Il Lanciano è una squadra giovane, che ti aspetta ed è brava nelle ripartenze. Non concede spazio alla manovra. Gioca un 4-3-3, con gli esterni alti, che sono molto abili e veloci. Quanto all’allenatore degli abruzzesi, credo che D’Aversa sia uno dei giovani emergenti, ma che per valutarne il lavoro bisogna ancora attendere qualche giornata». Primavera. Oggi, alle ore 15, scende in campo anche la Primavera di Giacomin a Sesto San Giovanni (Milano) contro l’Inter. I baby granata sono reduci dalla bella vittoria di sabato scorso sul sintetico del Tombolato contro i campioni d’Italia del Chievo. Probabile formazione Cittadella (4-4-2): Valentini; Cappelletti, Scaglia, De Leidi, Barreca; Sgrigna, Rigoni, Benedetti, Minesso; Gerardi, Coralli.

Ore 13.40 – (Mattino di Padova) «Se giochiamo con la giusta intelligenza, sono convinto che possiamo battere il Lanciano». Claudio Foscarini ci crede. Il tecnico granata è convinto che oggi la sua squadra saprà rialzarsi dopo i due k.o. consecutivi con Pro Vercelli e Bologna, riprendendo contro gli abruzzesi la corsa verso le zone che contano della classifica di serie B. Al Tombolato sarà, quindi, un Cittadella votato all’attacco, nonostante le tante assenze che costringono l’allenatore a portare in panchina solamente sette giocatori, compreso il difensore della Primavera Ugo. Non saranno infatti della partita i difensori Pellizzer e Signorini, entrambi squalificati, il terzino Donazzan, il centrocampista Paolucci e l’attaccante Schenetti, tutti infortunati. «Arriviamo da due sconfitte consecutive e abbiamo la necessità di invertire la rotta», rileva Foscarini. «C’è bisogno di centrare una prestazione positiva e di cogliere un grande risultato. Nonostante gli ultimi due stop, credo che la squadra si stia ben comportando e che debba solamente trovare continuità di gioco ed intensità nella manovra». I tanti forfait costringeranno i giocatori che scenderanno in campo oggi pomeriggio a prestare maggiore attenzione sotto il profilo disciplinare. «Parlo spesso con i ragazzi dei comportamenti e degli atteggiamenti da tenere in campo», puntualizza il mister trevigiano. «Se gli errori sotto il profilo tecnico-tattico possono essere perdonati, questo non vale a livello disciplinare. Mi sono venuti a mancare due giocatori per squalifica nello stesso ruolo, e questo ci ha portati ad avere delle difficoltà in una determinata zona del campo».

Ore 13.30 – (Corriere del Veneto) La verità è che nessuno si sarebbe aspettato due sconfitte consecutive fra Pro Vercelli e Bologna. Il solito problema della continuità che affligge il Cittadella: spesso e volentieri, nel momento in cui sembra a un passo il decollo definitivo, ecco la caduta. Oggi contro il Lanciano c’è una mano tesa per il riscatto immediato ma anche la zavorra di due squalifiche pesantissime, quelle di Pellizzer e di Signorini. «Abbiamo un problema in difesa – ammette Foscarini – ma la soluzione posso dire di averla già trovata e giocherà De Leidi, per il resto servirà avere l’atteggiamento giusto». Il Lanciano è un avversario imprevedibile, una vera e propria mina vagante del torneo: «Hanno un allenatore emergente come D’Aversa che ritengo uno dei più preparati assieme a Scazzola – evidenzia Foscarini – e poggiano molto sugli esterni alti che possono essere molto pericolosi. Coralli è pienamente recuperato, avevo pensato di metterlo dentro negli ultimi 15 minuti a Bologna ma era reduce da un infortunio ed era troppo rischioso. Comunque è a disposizione, può darci una grossa mano». Detto che Schenetti è stato costretto ancora ad alzare bandiera bianca e che per rivedere Paolucci e Donazzan ci vorranno un paio di settimane, Foscarini ha convocato appena 18 giocatori, con il giovane Ugo della Primavera aggregato in pianta stabile alla prima squadra. Probabile formazione Cittadella (4-3-1-2): Valentini; Cappelletti, Scaglia, De Leidi, Barreca; Rigoni, Busellato, Benedetti; Sgrigna; Gerardi, Coralli.

Ore 13.10 – (Gazzettino) Sarà una domenica storica per Thermal e Abano, avversarie per la prima volta in serie D. Sale la febbre per il derby di scena alle 15 allo stadio delle Terme, che riapre dopo i lavori di sistemazione del terreno. Ci sono tutti gli ingredienti per una giornata di festa sugli spalti e di spettacolo sul campo, con le squadre separate di un punto in classifica: Thermal cinque lunghezze, Abano una in più. Prima del fischio d’inizio, anche un simpatico prologo stile Champions League che vedrà protagonisti i ragazzi dei due settori giovanili: i baby calciatori di Thermal e Abano affiancheranno i giocatori al momento di scendere in campo. A favorire lo spettacolo dovrebbe contribuire anche il nuovo manto erboso dello stadio. «Per vederlo al meglio avrebbe necessitato di 50-60 giorni di riposo – afferma l’assessore Angelo Montrone – ma abbiamo anticipato la riapertura per questa partita. Sarà comunque in buone condizioni, un campo degno per il derby. Per il Comune è un evento straordinario la sfida tra due squadre aponensi. Mi auguro che possa essere una partita piacevole per il pubblico, sento che c’è attesa tra la gente. E mi piace molto l’idea che a questo derby partecipino anche i ragazzi dei due settori giovanili che sono il fiore all’occhiello del nostro territorio». Sulla carta a giocare in casa è il Thermal. Per Vinicio Bisioli è il primo derby: «È un evento per la piazza. Il fatto di avere due squadre nella quarta serie nazionale fa pensare alle potenzialità del territorio. Quanto alla mia squadra, siamo in grande emergenza ed è un peccato perché avrei voluto giocarmela con tutta la rosa a disposizione. Pazienza, faremo di necessità virtù. Confido molto nei ragazzi a disposizione, non faranno mancare impegno e volontà. L’Abano? Il suo entusiasmo e l’essere una compagine collaudata ne fanno una squadra molto competitiva». Cacurio (squalificato), Baldovin, Raffa, Sabbion, Lucon, Neagu gli indisponibili, sono in dubbio Rocco, Sadocco, Banzato e Pitasi. Primo derby anche per Massimiliano De Mozzi dell’Abano: «Speriamo che sia una bella partita tra due formazioni che si affrontano a viso aperto, così ne giova lo spettacolo. Mi aspetto che la squadra faccia il suo gioco con tranquillità e personalità. Il presidente Rizzato ha parlato ai ragazzi, ci tiene che sia una bella partita. Il Thermal? Ha un anno in più di esperienza in serie D e un allenatore con carisma ed esperienza che ha calcato anche palcoscenici importanti». Tutti a disposizione i neroverdi. I prezzi dei biglietti: tribuna 10 euro (5 per donne e bambini fino a 14 anni); gradinata 8 euro.

Ore 13.00 – (Gazzettino) Anticipo di campionato in diretta su Rai Sport oggi alle 14 per il San Paolo che va a caccia del primo successo sul difficile campo del Piacenza, una delle favorite alla vittoria finale anche se domenica ha incassato il primo stop con la Fortis Juventus. Una sfida delicata per i gialloblù, relegati all’ultimo posto in classifica con Formigine e Imolese. «Non attraversiamo un momento positivo – afferma Damiano Longhi – ma gara dopo gara puntiamo a migliorare e a trovare la prima vittoria, che è quello che ci manca per sbloccarci a livello mentale. Mi aspettavo un campionato difficile, anche se avevo preventivato di avere qualche punto in più in classifica dopo cinque partite. Siamo ancora in tempo per recuperare: il nostro obiettivo è conquistare la salvezza». Un flash sul Piacenza: «Sono forti dalla trequarti in avanti, dobbiamo essere bravi a raddoppiarli sugli esterni e a restare molto corti. Dietro invece hanno preso sempre gol». Passando alla squadra, sono a disposizione Antonelli e Matteini, con quest’ultimo non al top della condizione. Rimangono ai box Marcolin (squalificato), Gomiero e Rebecca.

Ore 12.50 – (Mattino di Padova) L’Atletico San Paolo gioca d’anticipo. Oggi i gialloblù affronteranno il Piacenza allo stadio Leonardo Garilli (calcio d’inizio alle 14, arbitro Fabio Pasciuta di Agrigento). E sarà una partita fondamentale per classifica ed equilibri, anche perché l’ultimo posto in compagnia di Imolese e Formigine sta facendo scricchiolare la panchina di Damiano Longhi, alla ricerca di una vittoria (la prima in campionato) scacciacrisi. L’allenatore è stato riconfermato ancora una volta dal presidente Giuseppe Tramonti, nonostante il pareggio di domenica scorsa acciuffato in extremis con il Romagna Centro, apparso un brodino più che una prova di forza. L’avversaria di giornata sarà un’altra nobile decaduta del panorama calcistico italiano: il Piacenza, infatti, ha vissuto il suo periodo migliore tra fine degli anni ’90 e i primi del 2000, calcando i campi di serie A e B, prima di chiudere baracca con la dichiarazione di fallimento e la radiazione dalla Figc dell’estate 2012. Il “nuovo” Piacenza è rinato dall’Eccellenza, ma quest’anno ha costruito una rosa per primeggiare in serie D. I “Lupi” biancorossi, allenati da Francesco Monaco, ex mediano di Sampdoria e Lucchese, inseguono la vetta a quota 8 punti, cinque in meno della capolista Este. L’Atletico San Paolo, però, vuole bloccare la rincorsa emiliana: «Incontreremo una squadra attrezzata con molti giocatori d’esperienza, soprattutto a centrocampo e in attacco», avverte Longhi. «Da parte nostra c’è tutta l’intenzione di puntare alla vittoria per dare una scossa all’ambiente». Sulla sua posizione, invece, il tecnico glissa: « Vado avanti a testa alta perché ho sempre lavorato per il bene della squadra. Due punti sono pochi, è vero, ma già da agosto eravamo a conoscenza delle difficoltà che avremmo incontrato con una rosa giovane che, sono certo, alla lunga mostrerà il suo valore». Non saranno della partita gli attaccanti Alberto Rebecca, infortunato, e Agostino Marcolin, squalificato. La partita verrà trasmessa in diretta su Rai Sport 1 a partire dalle 13.55. San Paolo (3-5-2): Rosiglioni; Caco, Fornasier, Masiero; Gusella, Longhi, Gomiero, Sambugaro, Gomiero, Mascolo, Cristaldi. All. Longhi.

Ore 12.30 – Parlato: “Le quote Snai? È come se dovesse giocare la Juventus contro una squadra di Lega Pro. Sulla carta i numeri dicono che siamo favoriti, ma se pensiamo di andare in campo e vincere a mani basse siamo fuori strada e rischiamo di incappare in un pomeriggio da incubo. Se invece pensiamo che ci dobbiamo conquistare tutto sul campo e giochiamo come sappiamo penso che non ce ne sia per nessuno. Dipende da noi”

Ore 12.28 – Parlato: “Voglio vedere tutti e undici sul pezzo. Le scelte di formazione? Dipenderanno da diversi fattori, anche dal modulo che sinora abbiamo interpretato al meglio nel 4-2-3-1. Abbiamo bisogno di intensità e di concretezza. L’inserimento di Nichele dipende da diversi fattori, anche dallo schieramento dei giovani. Esternamente ho piena fiducia, vogliamo vedere con i nostri occhi la squadra nel modo giusto”

Ore 12.25 – Arriva Parlato: “Ci può anche stare che sulle fasce venga schierato o meno un terzino fuoriquota, che sia Dionisi, Niccolini o Sentinelli non ci devono essere problemi perché sono tutti titolari potenziali. Devo fare ragionamenti basati sugli Under e sugli equilibri. In qualsiasi modo si schiereranno, voglio vedere una squadra con la testa e con l’atteggiamento giusto. Al di là degli uomini tengo molto che il Padova faccia meno errori possibili”

Ore 12.10 – Qui Appiani: termina l’allenamento.

Ore 11.50 – Qui Appiani: provate soluzioni da palla inattiva.

Ore 11.30 – Qui Appiani: partitella finale in corso, torna in gruppo Pittarello.

Ore 11.10 – Qui Appiani: provati tre diversi moduli, molte le soluzioni a disposizione di mister Parlato.

Ore 10.50 – Qui Appiani: contrattempo nel corso del torello di riscaldamento per Pittarello, che inizia a correre a parte insieme a Salam Dené.

Ore 10.30 – Qui Appiani: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 10.10 – (Gazzettino) Le maglie sono tutte già in vendita al prezzo di 70 euro. «È un onore – ha dichiarato l’amministratore delegato Roberto Bonetto – collaborare con un’azienda importante che opera nel calcio ad alti livelli. Spero, e ne sono sicuro, che rappresenteremo al meglio questo marchio e che il sodalizio proseguirà in categorie più consone». E dopo quattro vittorie in campionato e tre in Coppa, dunque l’auspicio è che anche le nuove casacche vengano onorate sul campo. «Finora l’hanno fatto, continueranno a farlo con un ulteriore salto di qualità. Le grandi società – conclude – si vedono anche nei piccoli particolari come la qualità delle maglie». In precedenza la squadra si è allenata agli impianti della Guizza: contro l’undici trentino Parlato dovrebbe poter contare sull’intera rosa. Questa mattina la rifinitura all’Appiani. Ad arbitrare la sfida di domani sarà Giuliano Parrella di Battipaglia. Sempre oggi, con inizio alle 15, si giocano infine tre anticipi del girone C. Occhi soprattutto puntati sulla sfida tra Belluno, al comando a punteggio pieno con il Padova, e Triestina. In programma pure Dro-Mori Santo Stefano e Legnago-Tamai.

Ore 10.00 – (Gazzettino) La sfida di domani all’Euganeo con il Mezzocorona vedrà i giocatori del Padova indossare per la prima volta la nuova maglia ufficiale realizzata dallo sponsor tecnico Macron nel cui store, in via della Croce Rossa, si è svolta ieri pomeriggio la presentazione. All’evento erano presenti lo stato maggiore della società, la squadra al gran completo e lo staff tecnico-dirigenziale. A fare gli onori di casa il direttore commerciale dell’azienda bolognese Stefano Mazzardo e il responsabile marketing Gabriele Tacconi. Niente casacche “fluo”, come quelle di Juventus e Inter viste nei giorni scorsi, ma scelte all’insegna della tradizione con la prima maglia, indossata da capitan Cunico, bianca con inserti rossi; la seconda, che ha visto come modello “El Rulo” Ferretti, è identica, ma con i due colori invertititi. Gradita dai presenti pure la terza divisa, quella scelta l’anno scorso dai tifosi in un sondaggio sul web, blu con risvolti bianchi e rossi e il logo del Gattamelata in bianco sul lato sinistro: a indossarla il centrocampista Nicola Segato. Per i portieri (con Petkovic in versione “modello”) completo nero con in alto una fascia bianca e una verde.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «Spero che queste divise ci possano accompagnare verso grandi traguardi e verso il ritorno ad una dimensione più consona a questa piazza. Intanto sono felice per il seguito di tifosi, anche in questa occasione sono in tanti, e ci rendono orgogliosi». Un flash anche sull’impegno di domani: «Spero di soffrire meno che contro il Mori. È un testa-coda, ma i ragazzi hanno capito che tutti gli impegni vanno affrontati con la massima determinazione e così dovrà essere». Il vice-presidente Edoardo Bonetto ha seguito in prima persona lo sviluppo delle nuove divise: «Volevamo fortemente far rispettare la storia e la tradizione del Padova, per dare un segnale alla città di quanto teniamo a questi colori. La padovanità per noi è fondamentale. E con la terza maglia abbiamo voluto anche accontentare gli appassionati». Qualche tifoso ha storto un po’ il naso, e non a torto, per i prezzi alti: 70 euro il costo intero per la maglia, 55 per quella da bambino. I pantaloncini costano 35 (30 per i più piccoli), 12 i calzettoni. Stamattina rifinitura della squadra all’Appiani in vista della sfida di domani alle 15 all’Euganeo con il Mezzocorona. Il punto Snai di piazzale Stazione ha già diramato le quote per la prossima giornata di serie D. Padova favoritissimo (1,20) contro il Mezzocorona, una cui vittoria è data a 17. Va ancora peggio il San Paolo, con i bookmakers che pagano a 19 una vittoria sul campo del Piacenza (1,20). Thermal leggermente favorita (2,35) nel derby con l’Abano (2,90), Este dato a 1,33 sul campo del Formigine (9).

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) E la Biancoscudati Padova, adesso, ha anche le sue maglie. Sarà pure una società nuova, ma la tradizione non è stata per nulla intaccata nella scelta delle divise, in quel solco di continuità con il vecchio Calcio Padova che va dallo scudo ben in vista all’altezza del cuore e passa per l’assenso alla volontà dei tifosi, i quali appena tre mesi prima della radiazione della società avevano votato il proprio parere sulla terza maglia della stagione 2014/15. Così è stato e nulla è andato perduto. Ma meglio andare con ordine. Davanti a più di una cinquantina di tifosi incuriositi, la squadra, lo staff tecnico e la dirigenza intera hanno svelato al Macron Store di via Croce Rossa le nuove maglie. Bianca con risvolti rossi su maniche e colletto la prima, esattamente il contrario, con predominanza del bianco all’altezza delle spalle, la seconda. Ma quella che molto probabilmente vedremo indossata in parecchie occasioni in trasferta è la terza divisa, disegnata seguendo lo stesso modello che i tifosi avevano scelto la scorsa primavera, dopo un sondaggio tra quattro tipi di divise lanciato su facebook. E così, a distanza di un ventennio dagli anni d’oro del Calcio Padova, torna a far capolino il disegno del cavallo del Gattamelata, ben in vista su tutto il fianco della maglia blu. Nera, con strisce verticali bianche e verdi, la maglia del portiere. E mentre i giocatori si divertivano a fotografare con i telefonini e a prendere in giro i compagni che hanno posato come modelli per l’occasione, il presidente Bergamin non nascondeva l’emozione dopo aver sistemato un altro piccolo tassello della sua avventura: «Sono contento, le maglie mi piacciono, sono creative e di qualità, proprio come dev’essere la nostra società», le parole del numero uno.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) «Ma con queste premesse sono certo che arriveranno i risultati». Molto soddisfatto anche l’ad Roberto Bonetto: «Il fatto che Macron abbia voluto confermare un accordo che era stato sottoscritto prima del nostro arrivo e della sparizione della vecchia società ci riempie di orgoglio. Oggi è un grande giorno per tutti noi e siamo davvero convinti che possa essere soltanto l’inizio di un lungo percorso comune, che speriamo ricco di soddisfazioni reciproche». Intanto domani pomeriggio all’Euganeo arriva il Mezzocorona e l’obiettivo, manco a dirlo, è quello di proseguire la striscia positiva che dura dall’inizio della stagione centrando la quinta vittoria di fila. Parlato ci crede, i giocatori pure, i tifosi spingono la squadra ad altre vittorie. A pensarci soltanto due mesi fa…

Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) «Ogni giorno c’è qualcosa da fare e da migliorare, siamo stati costretti a fare tutto di corsa se pensiamo che due mesi fa o poco più non si sapeva nemmeno se questa società sarebbe esistita. I risultati? Mi hanno sorpreso, temevo che all’inizio avremmo avuto qualche problema ma i ragazzi hanno fatto qualcosa di eccezionale. Siamo convinti di aver fatto una squadra molto competitiva e forte, la speranza è che il campo confermi la bontà del nostro lavoro». Macron ha pensato alle tre maglie da gioco e a quella da portiere come una continuità con la tradizione, andando incontro alle preferenze della tifoseria per quanto riguarda la terza: «Finalmente il Padova ha una dirigenza e una proprietà all’altezza — si è sbilanciato lo Sports marketing manager Italy di Macron Gabriele Tacconi — siamo orgogliosi di questo accordo e siamo convinti che questa piazza meriti ben di più della serie D».

Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) A vedere e toccare con mano l’entusiasmo della tifoseria alla presentazione delle nuove maglie Macron (molto apprezzata soprattutto la terza, scelta lo scorso anno dai tifosi tramite un sondaggio online con il Gattamelata su sfondo blu) e l’incredibile bagno di folla che accompagna ogni mossa del duo Bergamin-Bonetto vien da riflettere. Possibile che tutto questo sia serie D? Che il Padova c’entri poco o nulla con questa categoria lo dimostra pure il prezzo scelto da Macron per il lancio delle nuove divise ufficiali (70 euro, più o meno in linea con quello di Napoli e Lazio). Qualche tifoso ha mugugnato, ma l’entusiasmo e la passione della città dopo la partenza sparata della squadra (12 punti in 4 partite, en-plein di successi pure in Coppa Italia) può tutto. E forse di più: «Siamo sempre più meravigliati e positivamente stupiti da quello che ci sta succedendo — sorride il presidente Giuseppe Bergamin — i nostri tifosi sono incredibili e anche la sottoscrizione di oltre 3500 abbonamenti va oltre ogni più rosea previsione».

Ore 08.38 – Serie D, girone C: tre delle nove gare della quinta giornata saranno anticipate a sabato. Si tratta di Ital Lenti Belluno-Unione Triestina, Dro-Mori Santo Stefano e Legnago Salus-Tamai.

Ore 08.36 – Serie D, il prossimo turno (domenica 5 ottobre, ore 15.00): Padova-Mezzocorona, Alto Vicentino-Ripa La Fenadora, Clodiense-Fontanafredda, Dro-Mori Santo Stefano, Giorgione-Union ArzignanoChiampo, Belluno-Triestina, Legnago-Tamai, Kras Repen-Montebelluna, Sacilese-Union Pro

Ore 08.34 – Serie D, girone C, la classifica dopo la quarta giornata: Padova e Belluno 12, AltoVicentino 10, Fontanafredda e Union Pro 7, Clodiense, Sacilese, Union Arzignano e Montebelluna 6, Union La Fenadora 5, Tamai e Kras Repen 3, Triestina, Giorgione e Mori Santo Stefano 2, Dro e Legnago 1, Mezzocorona -2.

Ore 08.32 – Serie D, girone C, i risultati della quarta giornata: AltoVicentino-Sacilese 2-2, Fontanafredda-Belluno 2-4, Mezzocorona-ArziChiampo 0-0, Montebelluna-Dro 2-0, Mori Santo Stefano-Giorgione 3-3, Tamai-Padova 2-3, Union Pro-Clodiense 1-0, Union Ripa La Fenadora-Legnago 2-1, Triestina-Kras Repen 1-1

Ore 08.30 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.28 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Macron Store, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Zero Emissioni, Ecosystem, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.

E’ successo, 3 ottobre: allenamento leggero alla Guizza per i Biacoscudati. Presentate le nuove maglie ufficiali.




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