Padova, Bergamin: “Nuovi soci? Potrebbero esserci novità a breve. E ci sono padovani e non, però è gente…”

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Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli

Di pari passo con la squadra, che anche nella vittoria a Chioggia ha confermato il suo strapotere, non è un segreto che da qualche tempo lo stato maggiore biancoscudato stia portando avanti sotto traccia contatti che potrebbero riservare novità sul fronte societario in vista di un approdo in Lega Pro. Anche se per le eventuali comunicazioni bisognerà attendere il ritorno dell’amministratore delegato Roberto Bonetto dagli impegni di lavoro in Indonesia. «Tornerà alla fine della prossima settimana – spiega il presidente Giuseppe Bergamin – e in quella successiva potrebbe essere messa all’ordine del giorno qualche comunicazione. Vediamo se possono essere soci, sostenitori o qualcosa altro, è un po’ difficile identificare la formula in questo momento, la vedremo con i nostri interlocutori». Quindi si tratta di più di un soggetto. «Sì, ci sono persone che si stanno affezionando a questa nostra iniziativa e speriamo di riuscire a coinvolgerli, anche se non è semplice».

Perché da parte loro c’è un po’ di reticenza? «No, ma prima di esporsi uno ci pensa bene. Noi abbiamo lanciato delle proposte e loro ci stanno riflettendo». Parliamo comunque di una partecipazione minoritaria nell’assetto del club, con lei e Bonetto sempre al timone? «Sì, l’obiettivo potrebbe essere questo. Io e Bonetto rappresentiamo l’inizio di un percorso e dobbiamo comunque mantenere la direzione con una presenza importante». I vostri interlocutori sono padovani? «Ci sono padovani e anche non padovani, però è gente che conosciamo bene e che può dare determinate garanzie». Passando al successo con la Clodiense, come sempre Bergamin era al fianco della squadra al “Ballarin”. «È una vittoria che ci dà soddisfazione dato che era una partita da temere anche alla luce dell’andata. Abbiamo trovato le nostre difficoltà, ma l’abbiamo chiusa nel primo tempo. Mentre nella ripresa un pizzico di nervosismo ci ha impedito di giocare come sappiamo, però abbiamo contenuto bene l’avversario e alla fine vinto con merito».

Quanto è orgoglioso di questo Padova? «Più passano le settimane e più mi rendo conto di avere costituito un gruppo importante con gente seria che si è calata con umiltà nella realtà in cui siamo caduti per cercare di raggiungere un risultato bello, che speriamo si confermi nelle prossime settimane. Oggi c’è soddisfazione, ma non è completa. Dobbiamo mantenere viva la concentrazione, l’impegno e l’umiltà e lottare fino all’ultima giornata». Anche se, avendo il Padova otto punti di vantaggio sull’Altovicentino a cinque partite dal termine, i festeggiamenti potrebbero scattare prima. «Speriamo, ma gli imprevisti sono sempre dietro all’angolo». La Pasqua è alle porte, cosa si sente di dire ai tifosi? «Faccio loro gli auguri. Poi anche a Chioggia, dove potevano esserci problemi per diversi motivi organizzativi, ho visto che hanno tenuto un comportamento esemplare e ne siamo orgogliosi». Cosa farà in questi giorni di festa? «È un periodo che sono un po’ stressato tra il lavoro e queste ultime giornate di campionato. Farei volentieri un viaggio, ma sarebbe ugualmente stressante, e quindi preferisco rimanere a casa».




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