Live 24! Padova: ufficiale Altinier, arrivano altri cinque tra cui Diniz e Fabiano

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Ore 21.40 – (Gazzettino, edizione di Treviso) Non solo movimenti in uscita per il Giorgione. Partiti Rocco Donè, Antonio Baggio e Mattia Episcopo, la società di via Rizzetti ha messo gli occhi su Leonardo Marcolin, esterno classe 1995, lo scorso anno in serie D al San Paolo Padova. Marcolin dovrà essere colui che andrà a prendere il posto di Episcopo che si è accordato con il Mestre. «Finora non abbiamo definito degli acquisti in quanto stiamo aspettando per vedere quanti giocatori rimarranno senza squadra, vista la crisi che sta attanagliando molte società», ha detto il mister Antonio Paganin che, assieme al team manager Tiziano Antonello, sta seguendo il mercato per la squadra rossostellata. «Il nostro obiettivo – ha aggiunto il mister castellano – è quello di confermare gran parte della rosa dello scorso anno: con alcuni giocatori abbiamo già raggiunto l’accordo con altri parleremo nei prossimi giorni, quando torneranno dalle ferie. L’unico giocatore con il quale abbiamo già raggiunto un accordo per il suo arrivo in maglia rossostellata è Marcolin, un esterno che ci potrà servire per coprire le partenze di Episcopo e Baggio». Sono previsti altri arrivi per rinforzare la rosa? «Due tre giocatori saranno promossi dalla squadra juniores e dagli allievi. Visti i risultati raggiunti mi pare che possano essere dei buoni inserimenti, poi arriveranno uno o due giocatori dal Bassano, dei giovani che ci potranno servire per integrare e migliorare la rosa». Senza Episcopo e Baggio l’attacco piange? «Giocheranno Gazzola e Bizzotto che si deve confermare dopo il campionato dell’anno scorso dove ha giocato poco. Per altri giocatori vedremo più avanti, intanto inizieremo con questo gruppo poi sicuramente ci sarà la possibilità di fare altri innesti, di giocatori liberi, ripeto, ce ne saranno davvero tanti». Tra i giocatori in uscita, oltre ai tre citati, c’è anche il giovane, classe 1996, Federico Trevisan, l’anno scorso protagonista nella Juniores castellana, che andrà a fare un anno di esperienza in Eccellenza alla Godigese sotto la guida di Marco Fabbian. A Godego potrà trovare più spazio rispetto quello che gli “prometteva” il Giorgione.

Ore 21.30 – (Gazzettino, edizione di Treviso) In casa del Montebelluna la settimana è stata caratterizzata dall’ingaggio di Mattia De Checchi. Con questo primo colpo la società biancoceleste ha tappato il buco creatosi in difesa a seguito delle partenze di Severgnini e Guzzo. Ora toccherà all’allenatore Gianfranco Fonti far tornare i conti e raggiungere gli obiettivi che la società si aspetta: «Nel reparto arretrato la conferma di Rigo in porta è una cosa positiva. Poi l’arrivo di De Checchi dà un indubbio contributo di esperienza, trattandosi di un elemento che ha alle spalle parecchie stagioni in serie D. Per il resto il pacchetto difensivo è molto giovane, tenuto conto anche del rientro alla base di Maronilli dopo l’anno trascorso all’Inter». A centrocampo come vede la sua squadra? «Con Perosin e Bressan c’è anche Dal Maso, di ritorno dopo una positiva stagione al Nervesa. Con loro tre abbiamo qualità e quantità a sufficienza. Rimane da chiudere la questione con Nicoletti, so che deve avere un ultimo colloquio con la società». Il nodo più grande da sciogliere rimane anche quest’anno quello dell’attaccante. «Lo sappiamo. In organico ci sono ragazzi giovani e bravi come Pertosa, Cecchel, Fasan e Sartori che potrebbero esplodere all’improvviso. Però serve una punta che garantisca un buon bottino di gol. La società sta lavorando per portare a casa l’elemento giusto. Rimango fiducioso che qualcosa di positivo salterà fuori a breve». La società ha intanto ingaggiato il nuovo allenatore in seconda. Si tratta di Marco De Nobili, che Fonti conosce bene avendolo già avuto ai tempi della Sanvitese. Altro arrivo è quello di Andrea Brunello come preparatore dei portieri. Fissate poi due amichevoli: sabato 8 agosto alle 17 con il Martellago fuori casa, poi il 13 con il Graticolato con sede da destinarsi. Altri impegni saranno ufficializzati nelle settimane immediatamente successive al raduno, previsto per il 23 luglio alle 8 nella sede di via Biagi. Sono infine stati confermati i giovani Gagno al Brescia, Vedova alla Cremonese e Rizzotto all’Inter. GARBUIO – Il 23enne centrocampista, in uscita dal Montebelluna, interessa a Eclisse Careni, Nervesa ed Union Pro.

Ore 21.10 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Giovedì tornerà dalle vacanze il ds della Sacilese Fiorin e anche il mercato biancorosso potrà decollare. Ok per Giacomini, Stentardo e Canzian, si spera in Gnago e Cacurio. Tramonta l’ipotesi Maccan, almeno per ora. Sembra tutto fatto per Diaw a Tamai, mentre si cerca sempre Paladin. Operazione complicata per Minisini (Pordenone) e Bolzan. A Fontanafredda settimana decisiva per Manucci, il difensore ex Sacilese che piace al tecnico De Pieri. Poi si cercherà la punta.

Ore 21.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Se dovesse risutare infruttuoso anche l’ultimo incontro fra i croati e la Sacilese, in programma il 23 luglio? È la domanda posta ieri a Maurizio Mazzarella, ideatore e fautore della trattativa fra le due parti. «Potrei “dirottare” gli amici croati altrove – risponde l’avvocato pordeninese -. Durante l’ultima visita li ho portati a vedere lo stadio Omero Tognon di Fontanafredda e ne sono rimasti affascinati».
Ma contatti “veri” con la società rossonera, almeno sino a ieri, non ce ne sono stati. «Non ho sentito Mazzarella – conferma Gianpietro Bertolini -, ma certo non mi dispiacerebbe incontrarlo e parlare con lui un po’ di calcio. Né – sorride il presidente, che con la fusione di due anni fa ha fatto cadere il muro di Talmasson – mi dispiacerebbe conoscere gli amici croati dell’avvocato. Ho letto che producono anche birra. Magari qui, dalle nostre parti, potremmo far loro apprezzare un bicchiere di buon vinello». Per ora sono solo scambi di battute. Mazzarella ha però assicurato che Fontanafredda sarà una delle tappe della prossima visita dell’amico Dusko nella Destra Tagliamento. Si aprono scenari inattesi, che potrebbero portare a una collaborazione fra Sacilese e Fontanafredda, se non proprio a una nuova fusione con costituzione di quella Grande Livenza ipotizzata anche dallo stesso ds biancorosso Denis Fiorin prima dell’avvento “straniero”.

Ore 20.40 – (Alto Adige) Ha 28 anni ma è già un veterano della categoria il nuovo acquisto dell’Alto Adige: Giacomo Tulli arriva a titolo definitivoe si è accasa in maglia biancorossa per almeno due anni (firmato ieri un biennale). Tulli è un attaccante che può vantare in meno di 10 anni oltre 190 presenze tra serie B (dove ha giocato per due stagioni 2010/2012 con il Vicenza con 25 presenze e 1 gol all’attivo) C1 (Fermana, Sambenedettese, Rimini, Pisa, Vicenza) e C2 con il Mezzocorona (stagione 2008/2009 con 31 presenze e 12 gol) per un totale di 43 gol all’attivo. Il marchigiano (è nato a Fermo nell’87) arriva a Bolzano dall’Ancona dove in LegaPro ha giocato 32 incontri e firmato 6 reti. Intanto in casa Alto Adige è tempo per il trombettiere di suonare l’adunata. Domani a Maso Ronco vecchi e nuovi biancorossi si ritroveranno alla corte di mister Stroppa. Sarà l’atto ufficiale che darà inizio alle sedicesima partecipazione dell’Alto Adige tra i professionisti. La giornata sarà dedicata alle visite mediche, all’espletamento delle pratiche burocratiche e poi via con i primi allenamenti sul sintetico dell’impianto dell’Oltradige. Una sorta di “riscaldamento” in vista del ritiro che scatterà da sabato 18 luglio. Per la quarta stagione consecutiva i biancorossi suderanno nel centro sportivo di Vipiteno, dotato di due campi in erba naturale dedicati agli allenamenti. Da quest’anno cambia la sede del quartier generale, fissata presso l’hotel “Alpenhof”, un tre stelle dotato di ogni comfort che si trova in Val di Giovo e ad appena sei chilometri di distanza dal Centro sportivo. Il ritiro dell’Alto Adige scatterà dal 18 luglio e si concluderà il primo agosto. Lo staff di Mister Stroppa ha già definito il programma delle amichevoli. Appena il giorno dopo l’inizio del ritiro, Coser e compagni affronteranno a Stanghe (inizio alle ore 17,00) il Verona di mister Mandorlini. Domenica 26 luglio, con inizio alle ore 17,00, i biancorossi si trasferiranno a Castelrotto per la seconda uscita ufficiale prevista contro il Bologna, neopromosso in serie A. Il 30 luglio, nell’incantevole impianto di Molin da Coi di Santa Cristina in Val Gardena, l’Alto Adige affronterà la terza amichevole contro lo Spezia. La nuova stagione sportiva si aprirà ufficialmente venerdì 14 agosto con le gare di Coppa Italia, mentre il campionato prenderà il via domenica 6 settembre. Il 17 luglio è in programma il Consiglio Federale che, tra i temi all’ordine del giorno, stabilirà gli organici dei campionati, tra i quali quello della Lega Pro. A questo proposito c’è da dire che il panorama delle società partecipanti potrebbe registrare la prima defezione. Il Real Vicenza, in queste ore, sta sfogliando la margherita se decidere o meno di abbandonare la Lega Pro. Il club biancorosso, minato da una seria crisi, non è riuscito a recuperare le risorse necessarie (leggasi nuovi azionisti), così ha iscritto la squadra con riserva, recuperando così tempo per poter presentare la fidejussione necessaria. Il termine scade proprio oggi e, voci vicine alla dirigenza vicentina, danno per scontata la decisione del presidente biancorosso Lino Diquigiovanni di non iscrivere la squadra al prossimo campionato di Legapro.

Ore 20.20 – Otto club non si iscrivono alla Lega Pro 2015-2016. Dopo le uscite di scena di Monza, Barletta, Castiglione e Grosseto, oggi ecco altre quattro rinunce. Hanno rinunciato alla categoria Venezia e Real Vicenza, che non hanno trovato nuovi acquirenti in grado di garantire l’iscrizione, oltre a due big della terza serie come Varese e Reggina.

Ore 20.00 – Un’ulteriore conferma. Qualora ce ne fosse davvero bisogno: Fabiano Medina Da Silva e Marcus Plínio Diniz Paixão hanno scelto il Padova. E l’hanno fatto senza esitazione alcuna nonostante le offerte giunte anche da categorie superiore: a confessarlo è Alessandro Cicchetti (nella foto scattata ieri dalla nostra redazione a colloquio con Diniz a Piazzola sul Brenta), procuratore dei due difensori brasiliani. Queste le sue dichiarazioni, rilasciateci presso la sede della società biancoscudata allo stadio Euganeo: “Confermo quanto detto dal ds De Poli: Fabiano e Diniz hanno trovato l’accordo col Padova e torneranno in città già nella serata di domani. Fabiano? E’ vero che si era inserita all’ultimo la Juve Stabia, ma lui con grande coerenza ha mantenuto la parola data scegliendo i biancoscudati. Diniz? Vale lo stesso discorso: ha avuto richieste addirittura dalla serie B, ma ha dato la propria preferenza al Padova”. Il blasone conta. E anche la serietà del progetto…

Ore 19.40 – (Gazzetta di Mantova) Con le prime visite mediche è iniziata ufficialmente la stagione calcistica del Mantova 2015-16. Nella nuova sede del centro di medicina sportiva (Green Park) ieri si sono presentati Tano Caridi, il giovane Nicolò Marangi di ritorno dalla Virtus Vecomp, lo staff tecnico di mister Maspero, il baby portiere (’97) Umberto Gottardi (dal Chievo) oltre ai due neoacquisti Bonato e Carini. Per l’estremo difensore Francesco Bonato, classe ’93, di Verona, si tratta di un ritorno oltre che di un sogno che si realizza. «Venni acquistato dall’Acm nella stagione 2009-10 – spiega Bonato – e giocai con gli Allievi Nazionali allenati da Sauro Frutti. Poi purtroppo ci fu il fallimento e io andai alla Sambonifacese in C2: mi acquistò il Chievo che mi girò al Venezia, al Castiglione e lo scorso anno al Real Vicenza». Bonato si rende conto che l’occasione per lui è importante: «Ogni volta che ho giocato contro il Mantova dentro di me speravo un giorno di poter ritornare. Io titolare? Spero, ma so anche che devo dimostrarlo sul campo: sono pronto a giocarmi questa sfida in una piazza che per la categoria ha pochi eguali». Per Filippo Carini, classe ’90, bolognese di Crespellano, l’arrivo è slittato di un anno: «Già – afferma il difensore centrale – se n’era parlato la scorsa stagione di un mio arrivo al Mantova ma poi non se ne fece nulla. Vengo con il massimo delle motivazioni per riscattare un’annata non esaltante (prima Lecce, poi da gennaio a L’Aquila, ndr). Tecnicamente sono un mancino e mi considero abbastanza forte di testa anche se sarete voi a giudicarmi. La società mi ha fatto un’ottima impressione: pensiamo soprattutto a mantenere la categoria – conclude – e poi vedremo quello che potrà succedere in seguito». Oggi sarà la volta di Luca Manarin, del centravanti Valelerio Anastasi (ex Primavera ai tempi della B), di Luca Mattei (trequartista dal Rezzato) e di Alessandro De Respinis, che rientra dal prestito al Santarcangelo.

Ore 19.30 – (Gazzetta di Mantova) Ancora un intoppo di mercato sull’asse Mantova-Pavia. I proprietari cinesi del club biancazzurro hanno infatti esonerato il dg Massimo Londrosi e adesso vogliono capire bene i dettagli dello scambio Siniscalchi-Sereni messo in piedi fra i due club. «Ci hanno chiesto di avere un incontro – spiega il ds biancorosso Alfio Pelliccioni – per chiederci ragguagli sull’operazione, dalla quale al Mantova spettava un conguaglio. Domani (oggi per chi legge, ndr) ci vedremo e capiremo meglio. Londrosi mi ha detto di aver già depositato in Lega il contratto di Siniscalchi, mentre quello di Sereni non è ancora a posto. Bisognerà capire inoltre se la firma del dg era valida nel momento in cui è stato depositato il contratto». Insomma, un giallo in piena regola. Intanto il Mantova continua a muoversi sul mercato. La novità di giornata è l’accordo con l’Inter per il prestito del 20enne esterno destro Leonardo Longo (da gennaio 3 presenze nel Grosseto), il cui arrivo sostituisce quello di Luca Marongiu. Praticamente ufficiale (anche se manca la firma) è anche il prestito dalla Pro Vercelli del centrocampista Mattia Lombardo, figlio del notissimo Attilio, che lo scorso anno ha totalizzato 16 presenze in Lega Pro fra Cremonese e Pontedera. È slittato a oggi, invece, l’incontro per il rinnovo del contratto con capitan Matteo Paro. Non dovrebbero esserci problemi in merito, così come dovrebbero essere presto superati quelli per il ritorno in biancorosso di Silvano Raggio Garibaldi: «Sto trattando con l’Entella la rescissione del mio contratto – spiega lo stesso mediano -, servirà qualche altro giorno ma credo che un’intesa si troverà perché c’è la volontà di entrambe le parti. Spero dunque di poter venire presto a Mantova, dove vedo che la società sta allestendo una buona squadra». Squadra che in giornata dovrebbe arricchirsi di altri due giocatori: in programma c’è infatti un incontro con il Genoa per un doppio scambio. Dal club ligure tornerà il difensore Francesco Todisco e arriverà il 18enne attaccante Giuseppe Panico; al Genoa andranno invece due baby biancorossi, il trequartista degli Allievi (1999) Luca Pernigotti e il portiere dei Giovanissimi (2001) Lorenzo Ruggiero. In giornata il Mantova proverà inoltre a piazzare un colpo importante in attacco: «Stiamo per mettere le mani su un giocatore di livello – afferma il socio Paolo Musso -, speriamo di poterlo ufficializzare domani (oggi, ndr). Lasciatemi poi dire che, dopo aver conosciuto Caridi, sono rimasto impressionato dal suo valore sul piano umano. Ha l’entusiasmo di un ragazzino di 15 anni e il carisma del vero leader. Credo che sia per Mantova ciò che Del Piero è stato per la Juve».

Ore 19.10 – (La Provincia Pavese) La bomba esplode a mezzogiorno: il Pavia ha licenziato il direttore generale Massimo Londrosi. L’ufficialità arriverà soltanto oggi, ma da ieri la decisione è presa: l’uomo di fiducia dei cinesi che hanno risollevato le sorti del Pavia dall’ultimo posto della passata stagione ai play off di quella appena conclusa non ha più la fiducia del presidente Zhu e del manager Wang. Per il Pavia è una rivoluzione nel bel mezzo del ritiro estivo, con la squadra già costruita, ma con la preparazione estiva ancora tutta da definire. E Londrosi non era soltanto il direttore generale del Pavia (quindi l’uomo chiamato a gestire la società e i pagamenti, sia quelli interni che quelli verso l’esterno), ma era anche il direttore sportivo (quindi il manager che fa il mercato, e quello del Pavia non è ancora chiuso), e il procuratore speciale della squadra, ovvero la figura deputata, ad esempio, a stabilire i premi per i singoli giocatori. Sui motivi del divorzio (pare per niente amichevole) tra il Pavia Calcio e Massimo Londrosi bocca cucita sia in via Alzaia che da parte dell’ormai ex direttore generale azzurro. La società spiegherà oggi in tarda mattinata cosa l’ha spinta a silurare il dirigente che fino al’altra sera era al timone della squadra, Londrosi, con ogni probabilità, reagirà a strettissimo giro di posta. Per il momento, però, dai corridoi trapela che negli ultimi giorni ci sarebbe stato un intenso scambio di sms tra la Cina e Pavia, tra il presidente Zhu e Londrosi. Roba recentissima, pare: venerdì scorso è arrivato il via libera della Covisoc all’iscrizione degli azzurri al campionato di Lega Pro e sabato c’è stato un incontro tra Londrosi e il manager David Wang. A metà giugno la società aveva affiancato a Londrosi un secondo traduttore dal cinese: un segnale, per alcuni, che la fiducia non era più assoluta. Sta di fatto che la rottura arriva in un momento particolarmente delicato: domani scatterà il rinnovo per la campagna abbonamenti azzurra, presentata in grande stile solamente una settimana fa. Ma anche sul fronte calciomercato Massimo Londrosi stava portando avanti trattative per le diverse cessioni che il Pavia è chiamato a fare per sfoltire una rosa ampia in cui ci sono giocatori in esubero e che non rientrano più nei piani dell’imminente stagione. E il futuro? Per ora si può ipotizzare che Andrea Mussi, collaboratore tecnico di Londrosi fino a ieri, possa esserne il successore. Anche perché nelle trattative di mercato lo ha sempre seguito e ha in mano i contatti con i club con cui il Pavia sta cercando di chiudere le cessioni. Ci sono anche nomi importanti nella lista dei partenti: su tutti quello di Alex Pederzoli che dopo essere stato la mente del centrocampo azzurro è stato sostituito nello scacchiere tattico dall’arrivo di Giovanni La Camera. Ma altri elementi vanno sistemati durante questo periodo di mercato estivo: da Rocco Sabato a Alessandro Corvesi per il quale si stava parlando con l’Arezzo. Con il Cuneo dialogo invece per il portiere De Toni e per Bracchi. Non ha giocato a Pavia, ma è tornato dopo la risoluzioni delle comproprietà il brasiliano Caio De Cenco che piace al Renate dove ha un estimatore nel nuovo direttore sportivo ed ex tecnico azzurro Gianluca Andrissi. Tante operazioni aperte dalla gestione Londrosi e che a questo punto dovranno essere concluse del suo successore. Sarà comunque la dirigenza del Pavia a chiarire il tutto, probabilmente per bocca del numero due della proprietà cinese David Wang, punto di riferimento anche nei momenti di cambiamento come lo era stato con l’esonero di Riccardo Maspero.

Ore 18.50 – Questo il comunicato ufficiale apparso pochi minuti fa sulla pagina facebook della Tribuna Fattori per una lodevole iniziativa dopo il disastroso uragano che ha colpito la Riviera del Brenta: “LA SOLIDARIETÀ VA OLTRE I COLORI E LE RIVALITÀ……… PER LA NOSTRA GENTE! TRIBUNA FATTORI PD e CURVA SUD VENEZIAMESTRE hanno organizzato per domenica 19 luglio un incontro di calcio presso lo stadio di Noventa Padovana (pd). Oltre ai rappresentanti delle due tifoserie,parteciperanno alla partita ex calciatori di entrambe le società calcistiche. Saranno presenti inoltre, le autorità comunali di Padova,Venezia,Noventa Padovana E TUTTO IL GUADAGNO SARÀ DEVOLUTO IN BENEFICENZA ALLE POPOLAZIONI DELLA RIVIERA DEL BRENTA RECENTEMENTE COLPITE DAL TORNADO. Si ringrazia per la collaborazione e la dispinibilita nel contribuire il Comune di Noventa Padovana,Atletico Noventana e Zago snc ingrosso bevande. PROGRAMMA: Apertura stadio ore 15, Inizio partita ore 16e30, Termine evento ore 19e30. INGRESSO EURO 5 CON UNA CONSUMAZIONE. Per tutto il pomeriggio sarà in funzione un bar con birra alla spina,bibite e panini. RISPETTEREMO L’OPINIONE CHI NON DOVESSE PER VARI MOTIVI CONDIVIDERE TALE INIZIATIVA, ALLO STESSO MODO CHIEDIAMO DI RISPETTARE CHI INVECE LA CONDIVIDE. TUTTI PRESENTI PERCHÉ LA NOSTRA GENTE HA BISOGNO DI NOI…..AVANTI ULTRAS!!!”.

Ore 18.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Anche gli amori appena nati possono finire. Potrebbe essere così, per esempio, tra il Pordenone e Federico Maracchi: il centrocampista triestino si allontana improvvisamente dalla sua seconda stagione in neroverde. La novità è che la sua permanenza non riguarda più (o almeno non soltanto) la categoria in cui giocherà il ramarro nella stagione 2015-16. Su Maracchi sono piombate nel weekend due potenze dalla sicura militanza pro. Si tratta della Cremonese, che alcune settimane fa ci aveva provato anche per Maccan, e la Feralpisalò. E lui, il “Mara”, ci sta pensando. Una brutta tegola per il mercato neroverde, che sperava di poter contare (a ripescaggio avvenuto) nella conferma del nuovo idolo del Bottecchia. «In LegaPro la mia prima scelta sarebbe il Pordenone», diceva solo pochi giorni fa il centrocampista triestino, ex Tamai. Lo faceva prima che si muovessero per lui le grandi della C. Ora il quadro è cambiato: tocca al Ramarro, adesso, provare a rilanciare per convincere Maracchi a restare. Non sarà facile, ma un primo contatto è previsto già per le prossime ore. Contatti che andranno in scena anche per Andrea Migliorini, un altro dei pilastri che la dirigenza neroverde vorrebbe tenere. La prima ufficializzazione in entrata invece riguarderà il portiere Vicario, ex Fontanafredda e Udinese. Seguiranno Talin e Valente dal Legnago. Ancora in ballo il mediano Casagrande. Tutto da definire Matteo Tomei.

Ore 18.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Il commissario Tommaso Miele ha deciso: Coppa Italia al via venerdì 14 agosto, campionato dal 6 settembre. Con quali squadre? I giochi sono fatti, almeno quelli all’interno delle strutture federali. Oggi alle 19 dalla roulette della Covisoc uscirà il numero delle iscritte al 2015-16 di LegaPro, quello delle escluse e, di conseguenza, il lotto dei posti disponibili per le ripescande. Il tutto verrà poi ufficializzato durante il Consiglio federale di venerdì 17. Naturalmente bisognerà attendere l’esito dei prevedibili ricorsi e quello delle indagini della Procura del pallone sulle società indagate per aver truccato partite. L’estate sarà calda, non solo meteorologicamente parlando. I NUMERI – Al De Marchi i meno ottimisti ipotizzano 5 posti liberi: quelli di Barletta, Castiglione e Grosseto che non si sono nemmeno iscritte, del Monza fallito e di chi verrà ripescato in B (Brescia o Virtus Entella) in luogo del fallito Parma. Gli inguaribili ottimisti “vedono” addirittura 11 poltrone vuote, aggiungendo Martina Franca, Reggina, Varese, Venezia, Real Vicenza e Lupa. Per entrambi i gruppi il ramarro non dovrebbe avere problemi a ottenere il pass per il ritorno in Terza serie, grazie alla dichiarata disponibilità di Mauro Lovisa di versare la supertassa di mezzo milione di euro stabilita dalla Figc per chi vuole salire in C. Avrebbero un’analoga disponibilità soltanto l’Albinoleffe fra le retrocesse dalla LegaPro e l’Altovicentino tra le squadre che l’anno scorso non sono riuscite a lasciarsi alle spalle la D. Se le cose non cambieranno (tutto è possibile, nel carrozzone del nostro calcio), per occupare i posti disponibili varrà il criterio dell’alternanza fra le aventi diritto provenienti dalla LegaPro e quelle dalla Lega D. IN REGOLA – Avrebbero (il condizionale resta d’obbligo) risolto i loro problemi Benevento, Pisa, Ischia, Savona e Vigor Lamezia, che integreranno con la fideiussione mancante le domande già presentate il 3 luglio. SCOMMESSE – Non sono prevedibili invece al momento gli effetti dello scandalo (anzi degli scandali, visti i diversi filoni) su calcioscommesse e partite truccate. Comunque vada, anche in caso di esclusioni di massa i gironi dovrebbero rimanere tre. Sempre che valgano le assicurazioni di Carlo Tavecchio.

Ore 18.20 – (Messaggero Veneto) A dieci giorni dal raduno, in programma venerdì 24 luglio, la domanda, direbbe qualcuno, sorge spontanea: con quali giocatori si presenterà il Pordenone? Al momento si sa che tutti i “big” della scorsa stagione si sono svincolati a causa della retrocessione in serie D. Alcuni se ne sono già andati (Ferrani, Placido, Mattielig), ad altri si chiederà la pazienza necessaria per conoscere la categoria di appartenenza. Il dubbio. Tra questi, il portiere Gianni Careri, l’eroe dello “spareggio” per i play-out con l’Albinoleffe, alle prese con un lungo infortunio, e Federico Maracchi, che segnò il gol decisivo di quella gara. Ma proprio il centrocampista pare in questo momento tentato dalle sirene provenienti, in particolare, da Cremonese e Feralpisalò. Lui stesso ha dichiarato che in serie D difficilmente resterebbe, mentre in Lega Pro potrebbe ancora sposare il progetto neroverde. Quanto deciderà di aspettare? Per l’ufficialità dell’eventuale ripescaggio bisognerà attendere sino a fine mese. Forse troppo per le ambizioni di un giocatore che le 30 presenze e i 5 gol dell’anno scorso in Lega Pro hanno consacrato tra i migliori interpreti del suo ruolo nella categoria. La certezza. In attesa dei tempi federali e dei nuovi innesti (al momento, sebbene non ufficiali, Vicario, Talin e Valente), la certezza del Pordenone di Tedino si chiama giovani del vivaio. Chi, meglio dell’ex ct dell’under 17 (ieri al suo posto è stato nominato l’ex Venezia Alessandro Dal Canto, ndr), può valorizzarli? Così in ritiro dovrebbero vedersi diversi elementi della Berretti (finita nella top 16 nazionale) e degli allievi (a un passo dalle semifinali scudetto). Tra gli indiziati, l’attaccante Andrea Savio (classe ’97,) e il difensore Alessandro Zavan (’99). Quest’ultimo ancora sul taccuino della Juventus, con cui ha disputato (vincendolo) un torneo in provincia di Teramo lo scorso giugno. Ottimismo. Intanto continuano ad arrivare buone notizie sul fronte delle possibili escluse dalla Lega Pro. Ormai vicine ad alzare definitivamente bandiera bianca Venezia (ha rimesso il mandato il legale incaricato della vendita del club), Real Vicenza e Varese. Potrebbero essere perlomeno 8, dunque, i posti da colmare.

Ore 18.00 – Qui Euganeo, queste le dichiarazioni di Fabrizio De Poli: De Poli: “Fabiano e Diniz? C’è l’accordo, manca solo la firma ma saranno dei nostri. Fabiano firmerà un contratto annuale, Diniz un biennale. Zaffagnini? Per adesso abbiamo preso tempo. Canete? Stiamo aspettando il suo agente spagnolo, ma può darsi che arrivi anche qualche altro centrale difensivo. Altinier? I numeri parlano a grande favore per lui, perché cacciarla dentro 17 volte in una stagione in Lega Pro è tanta roba. In avanti a posto con lui? Potrebbero ancora arrivare due giocatori, e uno dei due potrebbe fare sia l’esterno che anche l’interno. Neto Pereira? È nel nostro mirino. Torromino? Sta ricevendo offerte importanti, e noi abbiamo bisogno di giocatori nel breve termine. Abbiamo chiuso anche per Turea, esterno destro classe 1997 dell’Este. Anastasio? Arriverà. Di Nicola? Aspettiamo ancora qualche giorno. Il terzino destro? Siamo su un giovane. Pardo terzo portiere? Stiamo valutando di portare in ritiro uno/due portieri del 1997, e uno è Pardo che quindi è dei nostri. De Risio? Mi dispiace che si sia accasato a Castellammare, strano che abbia fatto questa scelta perché non è neanche una questione economica… A centrocampo? Conto di chiudere qualcuno entro sabato, stiamo cercando un Under ma anche un Over. Petkovic? Gli abbiamo fatto un biennale perché puntiamo molto su di lui”.

Ore 17.30 – Qui Euganeo, queste le dichiarazioni di Marco Bergamin: “Altinier? È un colpo a cui tenevamo molto, lo seguivamo da un mese e siamo contenti di averlo messo a segno. L’ho convinto anche andando al mare a Jesolo, dove lui si trovava… Le sue caratteristiche? Assomiglia ad Inzaghi, con un gran fiuto del gol perché nell’ultima stagione ne ha messi a segno 17. Il contratto triennale? È un segnale importante, è uno degli uomini di punta su cui costruire il futuro di questa squadra! Il campionato? Sarà dura, perché ci sono squadre come Alessandria e Pavia che stanno costruendo organici importanti”.

Ore 17.10 – Qui Euganeo: arriva Altinier in sala stampa. Queste le sue prime dichiarazioni da giocatore biancoscudato: “Era da un po’ che se ne parlava con la società, e finalmente abbiamo trovato l’accordo! Parlavo col Padova già da tempo, poi si è inserito il Mantova che è anche la mia città ma io sono abituato a mantenere la parola data e quindi ho scelto i Biancoscudati… Il contratto? Triennale, segno di un progetto serio e duraturo. Io prometto il massimo impegno e la professionalità, come sempre! Sono davvero contento per tutto… Parlato? Ci ho parlato ma non approfonditamente. Cunico? Ci ho già giocato, lo sento sempre perché è un amico. Mi ha consigliato di venire? Con piazze come Padova non c’è bisogno di ricevere consigli, il nome parla già da solo! I tifosi? So che è una piazza esigente con una grande storia alle spalle, ma l’ho già messo in preventivo e non è affatto un problema… Il mancato rinnovo con l’Ascoli? Sarebbe da chiedere a loro, non mi hanno fatto sentire sicuramente importante!”.

Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Non c’erano più i tempi tecnici per la cessione, così ho rimesso il mio mandato alla Venice Football Academy di Yury Korablin». Non ha molto da aggiungere l’avvocato Fausto Baratella, se non la «cronistoria» delle ultime 24 ore al telefono con Dinamica Consult. «Domenica alle ore 20 voleva vedermi in tarda mattinata, oggi (ieri, ndr) alle 11 mi hanno chiamato spostando tutto alle 15.30. Ho chiesto di anticipare alle 15, invece mi hanno detto che sarebbero venuti alle 17 perché stavano raccogliendo le ultime carte, ma alle 15.40 ho richiamato io dicendo che non c’erano più i tempi tecnici. Ho comunque atteso un’altra ora prima di inviare il comunicato di chiusura alle 17 in punto». Una decisione che ha fatto infuriare Dinamica Consult dopo una frenetica mattinata mestrina per l’imprenditore Guido Minerva, il «presidente di garanzia» Gerardo Meridio e il legale Vincenzo De Tata. «Il termine inventato dall’avvocato Baratella non ha alcun fondamento e se ne assumerà la responsabilità. La fidejussione è pronta per essere consegnata in Figc a Roma, andremo da Roberto Querci Della Rovere (presidente del collegio sindacale del Venezia, ndr) che rappresenta la Venice Football Academy. Ci proveremo fino alle 19 di oggi, come avrebbe dovuto fare chi invece non ha voluto salvare il Venezia».

Ore 16.50 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Da oggi lavoriamo per il Venezia in serie D, per un progetto duraturo con gente seria che rispetti finalmente la città e la passione dei tifosi». Appreso della fumata nera, col mancato passaggio di proprietà dell’Fbc Unione Venezia da Yury Korablin alla cordata rappresentata da Dinamica Consult, il sindaco Luigi Brugnaro (cui spetterà un ruolo attivo per far nascere una nuova società che possa ripartire dalla D) ha subito guardato avanti mettendo i suoi paletti. «Sono molto dispiaciuto per questa fine, prendo atto che l’avvocato Baratella ha reso noto «di aver concluso il suo incarico per difetto di offerte di acquisto concretamente percorribili» – il riferimento di Brugnaro al comunicato diffuso alle ore 17 dal legale incaricato di vendere la società – e invito tutti a voltare pagina. La terza fine in soli 10 anni lede la dignità della città e di tutti gli sportivi, non solo arancioneroverdi. Seguirò personalmente la situazione e la disponibilità di forze economiche per fare ripartire subito il Venezia dalla serie D». Su questo fronte le voci riferiscono di un trittico di non meglio precisate cordate, una veneziana (con l’ex dirigente Vincenzo Marinese?), una da fuori regione e una americana: quest’ultima, si dice, farebbe capo a un pool di avvocati legati al presidente newyorkese del Bologna (appena risalito in serie A) Joe Tacopina. Il quale, stando a quanto aveva dichiarato a febbraio Yury Korablin, nello scorso mese di dicembre (e anche a giugno?) si sarebbe già fatto avanti per il Venezia ricevendo un «niet». Nell’occasione il patron moscovita aveva dichiarato «Chi vuole la nostra morte dovrà attendere, andrò avanti io», parole poi disattese dai fatti visto che il Venezia dopo l’esclusione dalla Lega Pro oggi non presenterà alcun ricorso uscendo nuovamente dal calcio professionistico. «Avevamo percepito non esserci grosse possibilità di cedere la società e quindi di continuare ad inseguire il ricorso e la riammissione pur con 6-7 punti di penalità – la delusione del dg Dante Scibilia -. Un epilogo che si poteva evitare. La serie D? Chi vuole ripartire deve fare riferimento al sindaco Brugnaro, io resto in stand by».

Ore 16.40 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Il «Day after» del Venezia, che dice addio alla Lega Pro, va nella direzione della Serie D. Come dopo il fallimento del 2009, anche questa volta potrebbe rinascere dalle ceneri dell’Fbc di marca russa una nuova compagine societaria, con nuovi soggetti finanziari, nuova denominazione per presentare richiesta di iscrizione in sovrannumero nei dilettanti. A farsi garante dell’operazione dovrà essere il sindaco Luigi Brugnaro, ma occorre che vi siano investitori disposti ad accollarsi gli oneri di iscrizione (a cominciare dalla fideiussione da 300mila euro) e il budget finanziario per far partire la squadra, tutta da costruire. Dovrebbero essere tre in questo momento i soggetti interessati alla nuova realtà arancioneroverde. Una cordata straniera, una di imprenditori locali (e non) e una di imprenditori veneziani, vicini al sindaco Brugnaro. Se si dovesse percorrere la strada che porta alla cordata straniera, il calcio arancioneroverde muterebbe radicalmente orizzonte transitando dall’orbita russa a quella americana. C’è infatti una cordata Usa seriamente interessata ad investire nello sport veneziano ad alto livello, senza interessi speculativi (vedi lo stadio e dintorni di Korablin), ma solo di natura sportiva. Con tutta l’intenzione di riportare quanto prima il Venezia in alto. Più vicine alla realtà locale le altre due cordate, in particolare quella veneziana che avrebbe al suo interno imprenditori vicini al sindaco Brugnaro, come ad esempio Vincenzo Marinese, già socio del patron della Reyer in una precedente proprietà del Venezia, all’inizio dell’era dei Poletti. La partita si apre adesso e spetterà al sindaco Brugnaro esercitare un ruolo di garanzia per verificare la serietà delle compagini. I tempi sono stretti, ma non impossibili: la domanda di iscrizione sovrannumeraria va presentata entro il 25 luglio, insieme alla fideiussione, più altri 50mila euro di tasse varie per l’iscrizione. La finestra che si apre è quella prevista dal regolamento federale che consente, in caso di mancata iscrizione a un campionato professionistico (dalla Serie A alla Lega Pro), alla città in questione di presentare domanda a un campionato dilettantistico, previo versamento a fondo perduto della fideiussione. Sull’altro versante, l’Fbc Unione Venezia perderà l’affiliazione alla Lega Pro e si procederà allo scioglimento della società. Ma non sarà un passaggio indolore, visto che vi sono dei debiti in essere pari a circa due milioni. Non potendo ricapitalizzare, la società si avvia verso la strada del fallimento. Ma il «marchio» potrebbe anche non sparire e la nuova società iscritta alla Serie D potrebbe fare richiesta presso il tribunale fallimentare di rilevarlo. Con tempi più lunghi rispetto a quelli sportivi: è quanto è accaduto al Padova, che lo scorso anno ha disputato la Serie D come «Biancoscudati», ma ora ha potuto tornare al marchio originale. C’è anche un ulteriore patrimonio da non disperdere, quello del settore giovanile arancioneroverde.

Ore 16.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Lo sconcerto e il dispiacere per non essere riusciti a salvare la società e il campionato di Lega Pro raccolgono sotto un sentimento comune la città, compreso ovviamente il sindaco Luigi Brugnaro. Che appena giunta la notizia nel tardo pomeriggio di ieri commenta: «Prendiamo atto che, purtroppo, è fallita l’operazione di mantenimento della categoria Lega Pro e questo provoca dispiacere. Da adesso si apre una nuova pagina». La pagina si chiama «piano B», il «piano A» era quello della cordata. «È un’ipotesi che avevamo previsto fin dall’inizio – dice Brugnaro – l’auspicio ora è che il calcio in città riparta bene, da persone competenti che lo amino, animate da una vera passione, tifosi compresi». Ed è pronto a scendere in campo ancora una volta l’avvocato Mauro Pizzigati, ex presidente del Venezia Calcio e traghettatore della società dalla presidenza Enrico Rigoni a quella di Yuri Korablin (senza dimenticare il ruolo nel salvataggio della Reyer post fallimento nel 1996). «Bisogna trovare imprenditori disponibili seriamente – ammette – riconoscendo che chi entra nel calcio la fa anche per inserirsi in un territorio dove vuole fare degli affari. Korablin, invece di sparire poteva spiegare le sue difficoltà: doveva per tempo dire che aveva intenzione di vendere, così non ha messo la società in condizione per verificare alternative». E Pizzigati ricorda l’ingresso dell’imprenditore russo: «Ci furono tante cordate poi ma scegliemmo Korablin, all’epoca fu un’operazione positiva». E spezza una lancia in favore del magnate russo con gli effetti della crisi del rublo: «Fin dall’inizio mi disse che era interessato al calcio Venezia come trampolino per costruire uno stadio e per affari immobiliari nel Quadrante di Tessera. E oggi direi che si è ripetuto il film già visto a Venezia ai tempi di Zamparini». Lo storico attaccante degli arancioneroverdi ai tempi della serie A, Paolo Poggi, punta il dito contro chi in dieci anni ha portato la squadra a ben tre fallimenti (i primi due furono di Dal Cin- Gallo nel 2005 e quello dei Poletti nel 2009) «Il problema è che la gente non ha capito che il solo avvicinarsi al nome di Venezia comporta il prendersi delle responsabilità – commenta Poggi – ora il sindaco Brugnaro deve affidare la rinasciata con una nuova società a qualcuno che conosca il valore del calcio e della città», conclude l’attaccante tra l’amarezza per veder fallire il lavoro «di qualità e portato avanti con spessore umano» dello staff tecnico e del settore giovanile. I tifosi non nascondono la rabbia. Franco Vianello Moro, presidente di Venezia United si dice «sconcertato di come certi personaggi facciano perdere tempo, è anche a causa loro se il calcio in Italia è in queste condizioni». Vianello Moro chiede una rifondazione del club «dal basso» con la presenza dei tifosi nel cda (Venezia United ha lanciato anni fa l’idea di una Public company veneziana per dare spazio ai tifosi nella gestione del club), il mantenimento dei colori e dell’identità storica e un nome quanto più vicino possibile a quello attuale. «È difficile fare sport a Venezia, qui si preferisce dare i soldi ai centri sociali», ironizza Andrea Vianello, rappresentante della Curva Sud Venezia Mestre. Franco Scappin, del Club Nuovi Leoni Curva Sud attacca: «L’amministrazione comunale si disinteressa della squadra, mentre industriali e albergatori guadagnano con la città». «I presidenti spariscono, ma lasciano la squadra allo sbando», chiude con amarezza Luigi Carbon, dell’Associazione Venezia Club.

Ore 16.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Tempo scaduto, il Venezia dice addio alla Lega Pro. Dopo l’ennesima giornata fatta di annunci e appuntamenti mancati, naufraga il tentativo in extremis di salvare la società e la categoria. Ma il finale si avvelena di polemiche e accuse: la cordata che in questi giorni ha tenuto banco, affidandosi all’intermediazione della Dinamica Consult, ieri non si è presentata chiedendo l’ennesimo slittamento dell’appuntamento. «Avevamo tutto pronto – dice il portavoce dell’agenzia – avevamo solo chiesto di posticipare a più tardi l’incontro e invece la trattativa è stata chiusa in anticipo». La Dinamica, dopo aver mancato l’appuntamento di domenica, aveva chiesto un nuovo incontro all’avvocato Fausto Baratella per le 15,30 di ieri. Ma in viale Ancona non si è visto nessuno. «Alle 16 hanno chiamato chiedendo se potevano arrivare alle 17. Ho risposto che a quell’ora le banche sono chiuse e che non c’erano più i tempi per procedere», riferisce il legale mestrino. Scaduti i tempi per formalizzare alla compravendita, alle 17 l’avvocato incaricato dal presidente Yuri Korablin di vendere almeno il 75% delle quote sociali ha dunque inviato una comunicazione ufficiale al sindaco Luigi Brugnaro, al presidente del collegio sindacale Roberto Querci Della Rovere e al dg arancioneroverde Dante Scibilia, spiegando di aver «concluso in data odierna l’incarico per difetto di offerte di acquisto concretamente percorribili», ringraziando i tifosi per la partecipazione con cui hanno seguito le vicende. Ma Dinamica Consult protesta: «Noi avevamo tutte le carte, compresa la fideiussione. Ma ci proveremo fino all’ultimo – annuncia il portavoce Nicola Dall’Armellina – scavalcaremo l’avvocato Baratella, che evidentemente non aveva la volontà di cedere il Venezia, andremo dal mandatario del presidente Korablin». Ma i tempi tecnici per formalizzare la compravendita non ci sono, perché oggi alle 19 scadranno i termini per presentare ricorso contro l’esclusione dalla Lega Pro. E oltre alla fideiussione e alle quote sociali (28mila euro, oppure 21mila in caso di acquisto del 75%) va documentato l’avvenuto pagamento di stipendi e contributi pregressi. Cosa che non è stata fatta. «Ma questo non deve interessare l’avvocato Baratella, a lui deve interessare solo se abbiamo le quote — ribadisce Dall’Armellina assicurando che la fideiussione è arrivata — la aspettavamo da Corvezzo, ma è sparito. In ogni caso adesso ce l’abbiamo». Chiamato in causa, Renzo Corvezzo rompe il silenzio e respinge le accuse al mittente. «Se avessi avuto la disponibilità della fideiussione in prima persona — dice l’ex patron del Treviso — non mi sarei certo affidato a Dinamica. Mi è stata chiesta una consulenza e l’ho data. Punto. Per quanto mi riguarda, la trattativa non è mai partita». Nella cordata rappresentata dalla Dinamica figurerebbero imprenditori italiani con interessi all’estero (in Gran Bretagna in particolare), tra cui il napoletano Guido Minerva e l’ex segretario del Mir (Moderati in Rivoluzione, confluito in Forza Italia), il vicentino Gerardo Meridio incaricato del ruolo di presidente di garanzia. Il quale ieri pomeriggio sosteneva che la fideiussione non ci fosse, per poi modificare la propria versione in serata: «Mi è stato riferito da Dinamica che la fideiussione c’è e che si sta facendo di tutto per arrivare a buon fine. Il mio ruolo è quello di presidente di garanzia, queste persone hanno a cuore il salvataggio del Venezia e mi sembrano serie». Sullo sfondo delle polemiche il triste destino del Venezia, avviato sulla strada della sparizione e del terzo fallimento. «In questo momento c’è profonda tristezza per quello che è successo — commenta il dg ormai uscente Dante Scibilia — finisce un anno difficile, nel quale è stato fatto tutto quel che potevamo, ma non è bastato. Se si fosse presa prima la decisione di cedere il Venezia non ci saremmo trovati in questa situazione. Si è arrivati al 22 giugno, quando si poteva iniziare a cercare un acquirente a febbraio». La situazione è precipitata quest’anno dopo che in precedenza il presidente Yuri Korablin aveva sempre sostenuto il Venezia, rilevato da Enrico Rigoni nel marzo del 2011 e portato dalla serie D alla Seconda e poi alla Prima divisione. Quest’anno, però, la svalutazione del rublo e le difficoltà degli investitori russi hanno chiuso i rubinetti finanziari e Korablin non è più apparso pubblicamente in città.

Ore 15.50 – (La Nuova Venezia) «Prendiamo atto che non è stato possibile arrivare a una conclusione positiva dell’operazione che avrebbe consentito all’FBC Unione Venezia di rimanere in Lega Pro salvando la categoria tra i professionisti». Il sindaco Luigi Brugnaro è stato tra i destinatari del comunicato dell’avvocato Fausto Baratella. «Quando sparisce una società si prova sempre grande dispiacere», ha proseguito il numero uno di Ca’ Farsetti, «però nello stesso tempo c’è anche la grande consapevolezza che bisogna ripartire subito per consentire alla città di ripresentarsi al via in una categoria inferiore, come la serie D, cercando di ricreare un rinnovato entusiasmo in tutte le componenti che ruotano attorno al calcio. Servono persone che amino questi colori e che possano gettare le basi per un progetto a lunga gittata nel tempo, ricreando un rapporto stretto con la tifoseria. Chiusa una porta, adesso si deve aprirne un’altra». Adesso, come promesso ai tifosi nell’incontro avuto a Ca’ Farsetti qualche settimana fa, il sindaco dovrà vigilare sugli imprenditori che si faranno avanti per costituire ex novo una nuova società che possa chiedere alla Federcalcio l’iscrizione in sovrannumero alla prossima D. Nel caso Parma, con due ipotetici nuovi proprietari, il sindaco Federico Pizzarotti ha telefonato al presidente federale Tavecchio caldeggiando la cordata Barilla-Scala. Cala il sipario sull’FBC Unione Venezia, marchio creato nell’estate del 2009 da Enrico Rigoni come proprietario e presidente. «C’è un sentimento di profonda tristezza che mi attanaglia», ha spiegato il direttore generale Dante Scibilia, «è una sconfitta difficile da digerire perché avrebbe potuto essere evitata. Se il presidente Korablin avesse dato mandato di cedere la società a gennaio o febbraio, non saremmo arrivati a questo punto. Ci sarebbero stati interlocutori con cui dialogare nell’arco della stagione e arrivare a una soluzione senza doverci affidare ai tempi supplementari. Dando mandato di vendita solo il 22 giugno, era praticamente impossibile trovare un acquirente. Se il presidente era in difficoltà sul piano economico o si era stufato, aveva tutto il diritto di andarsene, ma dandoci il tempo di provare a salvare la società. In tanti hanno cercato di sfruttare questa situazione, era scontato che arrivando agli ultimi 20-30 sarebbe stato quasi impossibile trovare interlocutori che chiudessero veramente la trattativa. Questa è la mia ultima intervista da direttore generale dell’FBC Unione Venezia. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno lavorato con noi in questa stagione complicata, ma un cenno voglio farlo soprattutto a Ivone De Franceschi. Senza di lui questi mesi sarebbero stati ancora più difficili, la sua presenza è stata fondamentale».

Ore 15.45 – Qui Euganeo, queste le dichiarazioni a caldo di Lazar Petkovic: “Ho firmato un contratto biennale, è un onore per me rimanere in questa piazza e giocare con questa maglia! La Lega Pro? Dobbiamo continuare a dare tutto, come nella scorsa stagione. L’alluce? Sto meglio, anzi il dottore ha detto che non si aspettava un recupero così veloce! Parto con la squadra sabato, e poi vediamo. Favaro? Non l’ho ancora incontrato, l’ho visto solo da avversario nella prossima stagione… Gli do il mio benvenuto e sono pronto ad aiutarlo sin dai primi giorni!”.

Ore 15.40 – Qui Euganeo: esce dalla sede biancoscudata Lazar Petkovic, che ha appena rinnovato il contratto che lo legherà al Padova anche nelle prossime due stagioni.

Ore 15.30 – (La Nuova Venezia) Cala il sipario sull’FBC Unione Venezia, ma scende con tinte gialle e in mezzo alle polemiche. L’atto ufficiale che sancisce la fine del club arancioneroverde arriva alle 16.59 e porta la firma dell’avvocato Fausto Baratella, il legale mestrino al quale la Venice Academy aveva affidato l’incarico di curare la cessione della società. «Con riferimento al mandato ricevuto», ha scritto l’avvocato Fausto Baratella, «avente ad oggetto la cessione di tutta o parte della partecipazione di Venice Football Academy al capitale sociale di Football Club Unione Venezia società sportiva professionistica, comunico di aver concluso in data odierna l’incarico per difetto di offerte di acquisto concretamente percorribili». Seguono i ringraziamenti al collegio sindacale, a Dante Scibilia e ai tifosi». Oggi niente ricorso, venerdì il Consiglio Federale calerà la mannaia. Rispetto al comunicato c’è però un prima e, soprattutto, un dopo. «Mi hanno contattato i rappresentanti della Dinamica Consult», aveva spiegato Baratella all’ora di pranzo, «l’appuntamento è fissato per le 15-15.30 nel mio studio». Verso le 16 un’ulteriore verifica. “Mi hanno chiesto si spostare l’appuntamento alle 17, a questo punto non si può più far niente. Tra un po’ invierò il comunicato». Ma non è finita qua perché alla Dinamica Consult non ci stanno. «Quanto accaduto è inverosimile», hanno spiegato i rappresentanti dell’azienda, «è tutto il giorno che corriamo per Mestre. Al mattino siamo andati da un nostro avvocato di fiducia per buttar giù il ricorso. Quando abbiamo contattato Baratella nel primo pomeriggio, chiedendo di riceverci alle 17, lo stavamo ancora perfezionando, ci è stato risposto che alle 16 avrebbe chiuso la pratica. Noi abbiamo pronta la fideiussione, che dobbiamo esibire alla Figc non all’avvocato, e l’assegno da 28 mila euro per rilevare il 100% della società. Non c’è scritto da nessuna parte che si doveva chiudere alle 16. E i debiti pregressi? Acquisendo il capitale del Venezia, le persone interessate si accollerebbero tutte le pendenze pregresse. E adesso? Scavalcheremo l’avvocato Baratella e andremo a parlare con la persona a cui Korablin ha affidato la procura di vendita. Noi siamo professionisti seri e vogliamo essere trattati come tali. Per noi il tempo scade alle 19 di martedì e tenteremo tutte le strade possibili». Non resta che richiamare l’avvocato Baratella. «Da queste persone non ho mai ricevuto un documento, una proposta concreta, nulla di nulla. Ho atteso fino alle 17 nel mio studio prima di spedire il comunicato, non si è presentato nessuno. Sono venti giorni che sono a disposizione di tutti, a qualsiasi ora del giorno, domenica compresa. Che vantaggio avrei avuto a chiudere il contatto così? Il mio mandato era di vendere, ma non c’erano gli estremi, di alcun tipo».

Ore 15.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Un piccolissimo spiraglio, che tuttavia sembra chiudersi prima ancora di aprirsi. Nella tarda serata di domenica il presidente del Real Vicenza Lino Diquigiovanni ha ricevuto una telefonata dallo Studio legale associato Giani Moscardini di Montebelluna che gli preannunciava un possibile acquirente che si sarebbe palesato nella giornata di ieri. Una volta compiute le prime verifiche, però, a ieri a tarda ora non risultavano sviluppi concreti e ben difficilmente situazioni come queste tendono a concludersi in una fumata bianca. «Qualcosa si è mosso – ammette Diquigiovanni – ma credo sia troppo tardi per aspettarsi qualcosa di buono. Io sono qui, c’è tempo fino a domani (oggi per chi legge, ndr ) alle 19, però i tempi sono ormai scaduti». Sorprese alle porte non sembrano essercene e, dunque, oggi pomeriggio dovrebbe arrivare il «de profundis» sull’avventura calcistica di Diquigiovanni. Sottolineando che il colpo di scena finale non va comunque escluso al 100%, anche perché l’attuale proprietà non ha debiti e il club è pulito, dopo il Venezia il Veneto rischia di perdere un’altra squadra professionistica. Nata nel 2010 e protagonista di una scalata irresistibile fino a sfiorare addirittura la serie B con il primo posto conquistato dopo il rotondo 3-0 rifilato al Novara.

Ore 14.40 – (Giornale di Vicenza) Il campionato di Lega Pro prenderà il via domenica 6 settembre, ma ai blocchi di partenza non ci sarà il Real Vicenza. La chiusura del club paventata in questi mesi si è di fatto materializzata. Questa sera, alle 19, scadrà il termine per presentare la fidejussione (il Real Vicenza aveva presentato domanda di iscrizione senza tuttavia versarla, ndr), e salvo colpi di scena e di coda (un acquirente che bussi alla porta) la società biancorossa chiuderà i battenti. Con il dispiacere, enorme, del presidente Lino Diquigiovanni. «Se non si aprono nuovi spiragli – sussurra al telefono con un filo di speranza finisce tutto. Andremo un po´ avanti con le squadre del settore giovanile».Cinque anni di promozioni, trofei, bel calcio non si mettono alle spalle in una manciata di secondi. Ma Diquigiovanni, che nel 2010 diede forma al Real Vicenza, non è persona che si butta giù facilmente. Anzi. «Non mi piango addosso, nella mia vita ho sempre preso decisioni – spiega -. Guardiamo in faccia la realtà. Fare calcio in questo modo, senza essere seguiti dal pubblico, e mettere a repentaglio la propria salute, non va bene. Tre anni fa fui colpito da ictus, poi il calcio mi salvò. Ho settant´anni e non voglio rischiare. Mi sono state proposte piazze importanti e tuttavia lontane. Non potevo accettare di spostarmi così tanto, sarebbe stato molto complicato per me».In questi mesi molte voci sono rimbalzate. L´ipotesi di trasferire il Real a Treviso, cambiando la denominazione e la sede di gioco, era la più logica. Per Diquigiovanni senz´altro. Ma non se n´è fatto nulla. Quindi, all´orizzonte, sono spuntate le cordate romane ma si è trattato di un fuoco di paglia. Fino ad arrivare al naturale fuggi fuggi dei giocatori in rosa, che hanno dovuto anteporre il futuro professionale all´attaccamento alla maglia biancorossa e alla voglia di restare a Vicenza.«Ho ricevuto telefonate da ogni parte, di persone dispiaciute per la situazione. Credo di aver già spiegato i motivi per cui si sta arrivando alla chiusura. Io volevo andare a Treviso, disputare una stagione con largo seguito di pubblico; la piazza era giusta. Poi avrei lasciato in mano ad altri la società».Idee molto chiare che non sono state accolte nella Marca. È brutto parlare di capolinea, ma ci siamo ormai. Oggi il Real Vicenza saluterà la Lega Pro. «Non ho rimpianti – attacca il massimo dirigente biancorosso -, il calcio mi manca ma bisogna anche avere le motivazioni per farlo. Alla fine di questa esperienza, durata cinque anni, penso che un po´ di storia l´abbiamo fatta anche noi. Nell´ultimo campionato disputato abbiamo fatto un girone d´andata da primi della classe e un girone di ritorno da quintultimi». Ora, però, la chiusura è (quasi) Real.

Ore 14.10 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Il Bassano continua a muoversi sul mercato con grande determinazione. Dopo alcuni rinnovi di peso (fra cui Bizzotto, Rossi, Pietribiasi e Semenzato) e in attesa di Toninelli e di Cattaneo, oggi si dovrebbe arrivare al nero su bianco con l’ex capitano del Vicenza, Daniele Martinelli, pronto a firmare un contratto di un anno. È in programma un faccia a faccia fra le parti che potrebbe essere decisivo. Se ci sarà la fumata bianca, Martinelli sarà il compagno di reparto di Nicola Bizzotto, fresco di rinnovo e sostituirà Giusto Priola, passato al Catanzaro. Oggi verrà presentato il nuovo acquisto Roberto Candido e ci sono concrete chance di arrivare a Frascatore, di proprietà della Roma.

Ore 14.00 – “Inizia una nuova avventura”: questo l’aggiornamento di stato – con tanto di stemma del Padova – pubblicato sul proprio profilo Facebook da Armando Anastasio, che quindi si può considerare a tutti gli effetti un nuovo giocatore biancoscudato.

Ore 13.50 – (Giornale di Vicenza) Una squadra che si raduna alla spicciolata il 13 e parte per il ritiro venerdì 17 infischiandosene bellamente della scaramanzia, particolare che nel pallone tutti fanno finta di ignorare e che in realtà incide tantissimo, come minimo deve avere come testimonial Paperoga, il più sfigato tra i paperi. Evidentemente il Bassano è consepevole di essersi già sufficientemente immolato alla malasorte nel torneo appena concluso, tra la discutibile sentenza del Novara (a proposito, il terzo e ultimo grado del Coni, rinviato la scorsa settimana è previsto entro fine mese), le assenze pesanti nella doppia finale col Como e il grave infortunio che ha tolto di mezzo il panzer Maistrello prima dell´atto conclusivo. Altrimenti non inizierebbe il nuovo anno galleggiando nella numerologia più classica della jella. Meglio così, sintomo di acclarata sicurezza. Sicchè all´adunata odierna, un passaggio informale e utile per una sessione di test fisici e visite mediche, oltre a Furlan, erano assenti anche Toninelli e Cattaneo: il primo dei tre svincolati illustri attende di firmare col Lecce di Tonino Asta e il suo posto è già stato preso da Roberto Candido. Quanto a Dario e a Veleno, la loro permanenza in giallorosso è francamente appesa a un filo. La svolta auspicata per queste ore non si è materializzata e salvo cataclismi dell´ultimo minuto, entrambi saluteranno a malincuore il Soccer Team. Per il difensore, da quattro anni in giallorosso è arrivata sul tavolo del suo procuratore una proposta biennale da parte dell´Ascoli di Petrone, suo mentore nell´annata gloriosa del salto in C1 e della Supercoppa di categoria. Il ragazzo pare intenzionato ad accettare, tantopiù che i bianconeri marchigiani sono tra i più autorevoli candidati al balzo in serie B tramite riammissione al posto del Teramo, nell´occhio del ciclone delle scommesse. Quanto a Cattaneo, anch´egli sta valutando un paio di opportunità di livello in Lega Pro. Intanto la società ha scelto di anticipare la partenza per il ritiro di Asiago di 24 ore, da sabato a venerdì poiché domenica 19 alle 17 allo stadio asiaghese è previsto il primo test contro l´Unione dei Sette Comuni. Poi, giovedì 23, sempre alle 17 altro collaudo in altura contro un avversario in via di definizione, eppoi domenica 26, ancora ad Asiago alle 17, il clou con l´amichevole contro l´Altovicentino. Infine, mercoledì 29 sgambata in famiglia, prima del rientro in città. Qui, giovedì 6 agosto, debutto in pianura con la Clodiense, sparring partner sul terreno del XXV Aprile. E l´esordio in Tim Cup, la Coppa Italia dei big il 14 agosto non riguarderà il Bassano, ammesso di diritto al secondo turno della manifestazione.

Ore 13.20 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) E’ un Vicenza sereno quello che è partito domenica pomeriggio per il ritiro di San Vito nel Cadore, pur se la rosa è incompleta e se qualche giocatore importante, come Ragusa e Di Gennaro, ha salutato e non tornerà. «Il nostro obiettivo sarà fare meglio dello scorso anno — ha spiegato Pasquale Marino — non tanto in termini di classifica, sulla quale è difficile far previsioni, quanto piuttosto in termini di solidità di gruppo. Con la volontà di esprimere un calcio spettacolare come quello che abbiamo offerto nella passata stagione, sia in casa che fuori. Dal punto di vista tecnico stiamo lavorando a ridurre la diversa caratura tra quelli che vanno in campo e quelli che giocheranno un po’ meno, in modo da far crescere la competizione e con essa la grinta e la determinazione in ogni giocatore. Come è noto, ho spinto molto perché venissero confermati gli elementi che tanto bene hanno fatto con noi nello scoro torneo, sarà proprio il loro amalgama a rendere più facile l’inserimento dei nuovi tasselli». Un Marino quindi soddisfatto di quanto fatto finora dalla dirigenza berica, anche se è chiaro che ci attenda rinforzi soprattutto a centrocampo, reparto in cui Roberto Gagliardini e Michele Pazienza potrebbe chiudere con il Vicenza entro la settimana in corso. Più complicato trovare un sostituto di Di Gennaro, anche in considerazione del rifiuto di Enzo Maresca a scendere di categoria. Ma il mercato del Vicenza si concentrerà nei prossimi giorni anche sul futuro di Andrea Cocco che, ha il contratto in scadenza con la società berica nel giugno 2016 ed è nel mirino di squadre di serie B (Pescara e Cagliari) e di serie A (Empoli e Atalanta). E una possibile cessione del centravanti sardo non la esclude nemmeno Marino, che ammette che di fronte ad un’offerta importante Cocco potrebbe partire. «In assenza di “offertissime” alle quali non si può dire di no, faccio conto ancora sui suoi gol – spiega Marino – anche se nel periodo di mercato tutto può succedere. In ritiro valuterò la condizione dei vecchi e il valore dei nuovi, compresi i ragazzi che sono rientrati da fine prestito, tipo Spiridonovic». In attacco, in attesa che si chiarisca la situazione di Cocco, resta in piedi la trattativa con la Juventus per Mame Thiam , anche se la società bianconera preferirebbe sistemarlo in una serie A europea (Olanda o Portogallo); nel caso Thiam dovesse restare in Italia, il Vicenza avrebbe ottime possibilità di aggiudicarsi l’attaccante senegalese. In tema di arrivi, diventa sempre più tenue la speranza di riportare Federico Moretti in biancorosso, con la società berica che ha pronta l’alternativa: Michele Pazienza, ex mediano di Juventus, Udinese e Bologna, dovrebbe accordarsi firmando un contratto di un anno. E sempre domani dovrebbe arrivare Milan Milanovic , il cui acquisto è già stato definito e deve solo essere firmato. Nei progetti c’è anche l’acquisto di un attaccante esterno, preferibilmente mancino; voci ed indiscrezioni volevano il Vicenza sulle tracce di Antonio Piccolo del Lanciano, ma la notizia non ha trovato conferme concrete. Tutto bloccato invece nella ricerca di un portiere di riserva dietro a Mauro Vigorito, con la netta impressione che la società biancorossa possa decidere di attendere anche l’ultima fase del mercato.

Ore 13.05 – Giovedì alle ore 11.30 presso la Sala Giunta del Comune di Padova verranno presentati il nuovo logo del Calcio Padova e la nuova compagine societaria.

Ore 13.00 – (Giornale di Vicenza) Rinviata ancora la chiusura della trattativa che riporterà in biancorosso, a titolo definitivo, Milan Milanovic, il serbo infatti ieri non è arrivato in Italia come si pensava, il suo rientro è previsto per domani o giovedì. Intanto però ieri il d.s. Paolo Cristallini ha sistemato ogni cosa con il procuratore del difensore e dunque Milanovic, firmato il contratto, salirà subito in Cadore per aggregarsi al gruppo. Oggi potrebbe essere il giorno di Michele Pazienza, ormai si è trovato l´accordo su ogni aspetto e dunque si dovrebbe chiudere. Il centrocampista, classe 82, svincolato dal Bologna, dovrebbe firmare un contratto di un anno con l´opzione per il secondo. Stabilito un nuovo appuntamento invece con l´Atalanta per per Roberto Gagliardini, il giovane centrocampista si sa è conteso dall´Avellino che è sulle sue tracce da tempo, ma il Vicenza insiste e Cristallini domani si risentirà con la società neroazzurra. La speranza è di chiudere in settimana.Per quanto riguarda il portiere da mettere alle spalle di Mauro Vigorito la società biancorossa si sta guardando attorno, all´inizio aveva puntato su Richard Marcone, ma con il Trapani non si arriva a concludere e allora l´interesse si è spostato sul giovane Stefano Gori, classe 96, del Milan e pure su Riccardo Piscitelli, un 93, di proprietà del Benevento. Per quanto riguarda Mame Thiam si è sempre in attesa delle decisioni della Juventus, proprietaria del cartellino, che preferirebbe sistemare l´attaccante senegalese all´estero, non dovesse accadere il Vicenza è pronto a farsi avanti sapendo di dover battere la concorrenza di altri club, primo fra tutti il Bari, ma forte del fatto che Thiam avrebbe espresso una preferenza per il club biancorosso. Questione di ore infine e sarà perfezionato il passaggio in prestito di Piergiuseppe Maritato all´Alto Adige.

Ore 12.40 – (Giornale di Vicenza) Volti nuovi, tanti giovani al ritrovo dei biancorossi. Tra i convocati per la preparazione del Vicenza Calcio a San Vito del Cadore si leggono i nomi di parecchi ragazzi, a partire dal giovanissimo Alex Rizzotto, classe 1998. Tutti accolti calorosamente dai tanti tifosi vicentini che domenica hanno salutato la squadra al momento della partenza. Qualcuno si fermerà, altri potrebbero partire nel corso del lungo mercato che finirà il 31 agosto. Conosciamo più da vicino alcuni dei baby neo arrivati alla corte di Marino. Kevin MAGRI. Del 1995, nato a Campobasso. Il giovane difensore centrale nello scorso anno ha fatto esperienza in Lega Pro, prima con la maglia del Lumezzane e poi con quella della Reggina. Arriva dalla Primavera del Chievo Verona. Le sue prime parole sono proprio sull´accoglienza ricevuta a Vicenza: «Mi sono trovato bene sin dal primo minuto, la società si è dimostrata molto cordiale con me. Ora conoscerò i miei compagni e vedo che sin dall´inizio c´è già un bel pubblico». E su mister Marino: «È sempre stato un ottimo allenatore, lo scorso anno qui ha Vicenza ha fatto grandi cose. E credo che sia un ottimo punto di partenza per fare un buon campionato anche quest´anno”. Mancino naturale, sulle sue doti tecniche dice: “il mio ruolo è il centrale di difesa, ma volendo posso anche fare il terzino».Marco PINATO. Nato a Monza nel 1995, ha trascorso la trafila delle giovanili con la maglia rossonera del Milan, fino alla stagione 2013/2014 quando era nella rosa della Primavera guidata da Filippo Inzaghi. Mancino, il suo ruolo naturale è il terzino sinistro, ma nel corso della sua carriera si è fatto apprezzare per le sue doti offensive. Ha un buon piede, capace di passaggi e cross, ma non solo: è anche battitore dicalcidipunizione e rigori.Un rinforzo importante per i colori biancorossi,che sembra già essersi ambientato bene: «Qui a Vicenza ho trovato un ambiente carico di entusiasmo e le prospettive sono positive. Vediamo di fare il meglio, sia come singolo che come squadra, poi si vedrà fino a dove potremo arrivare»,ha detto il giovane. Un Pinato carico, che dichiara: «Posso fare più ruoli della catena, ma vorrei specializzarmi a fare il terzino. E il primo obiettivo della mia stagione sarà quello di conquistarmi il posto e dovrò essere bravo io a mettere in difficoltà il mister».Alex RIZZOTTO. È il più piccolino in rosa, classe 1998, viene da Montebelluna. Arriva in prestito dalle giovanili dell´Inter, che lo ha comprato nel 2014, dopo che aveva esordito giovanissimo in serie D. È stato convocato anche in nazionale Under 17 ed è considerato un dei numeri uno più promettenti. Per lui quest´anno è la prima esperienza tra i professionisti e ha detto: «È una bella opportunità per me che voglio sfruttare al meglio, per farmi un nome e per crescere». E sulle parole di Marino quando ha detto di voler aumentare la competitività all´interno del gruppo dice: «Questo è fondamentale, io spero di riuscire a dare il massimo e magari riuscire a fare qualche presenza in serie B».

Ore 12.10 – (Gazzettino) Il Cittadella ha ufficializzato l’ingaggio di Alessandro Salvi, difensore ex Albinoleffe. Nato a Bergamo il 5 giugno 1988, il neo acquisto granata fa ha esordito tra i professionisti con il Prato, in C2, nella stagione 2008-2009, con due presenze. Trenta le partite giocate l’anno successivo con la stessa maglia (2 gol realizzati). Nel 2010 è passato all’Albinoleffe dove è rimasto fino al 30 giugno scorso, quando si è svincolato. Con la società bergamasca ha collezionato 120 presenze tra serie B e C1. Entusiasta della positiva conclusione della trattativa è Stefano Marchetti: «È da un po’ che speravo di arrivare a Salvi. È ancora giovane ma è da tanti anni che gioca, e può vantare una grande esperienza sia in Lega Pro che in serie B». Il direttore generale descrive le qualità salienti del giocatore: «È un difensore esterno destro, dal grande temperamento e personalità. Ha gamba ed è bravo sia tecnicamente che tatticamente. Una buonissima scelta per il Cittadella, un rinforzo di valore. Sono davvero contento dell’arrivo di Salvi: quando segui da tempo un calciatore e alla fine riesci a portarlo nella tua squadra ti rimane tanta soddisfazione». Alessandro Salvi sarà quindi a disposizione di Roberto Venturato per il raduno, fissato per domani alle 16 al Tombolato. Stefano Marchetti, però, non si ferma qui: c’è un ruolo molto importante da ricoprire al meglio, quello del portiere. In “pole” c’è sempre Enrico Alfonso, padovano, stessa classe nel nuovo arrivato Salvi; anch’egli può vantare una lunga carriera da giocatore ed è un volto noto al tecnico Venturato, che l’ha già avuto nelle squadre che ha allenato. In questo caso, però, il diggì granata non vuole sbilanciarsi: «Non dobbiamo forzare le cose, probabilmente non riusciremo ad avere il portiere per il giorno del raduno, confido invece di averlo con noi per l’inizio del ritiro a Lavarone». Dove dovrebbe esserci anche Vaccarecci, arrivato in granata a gennaio. E tra gli obiettivi di Marchetti c’è anche l’esterno destro Luca Nizzetto, 29 anni, del Modena. Una figura che piace, e molto anche, per il 4-4-2 che ha in mente l’allenatore Venturato, che l’ha avuto con sè nella Cremonese. A proposito di Albinoleffe, intanto, c’è da registrare l’interesse della società per Claudio Foscarini, che sembra ormai tagliato fuori dalla corsa per la panchina della Ternana. AMICHEVOLI. Definito il quadro dei test amichevoli durante il ritiro in montagna. Il Cittadella il 24 luglio a Rovereto (Trento) alle 17.30 affronterà il Chievo, quindi domenica 26 allo stadio di Lavarone, sede del ritiro granata, la squadra di Venturato giocherà con l’Al Ahli Sport Club (società palestinese), nel giorno della “Festa del tifoso”. L’ultimo impegno il 29 luglio alle 17.30 a Dimaro (Trento) contro il Napoli. Il Cittadella tornerà in pianura il primo agosto: due settimane per preparare il primo impegno ufficiale della stagione, con la Coppa Italia di Lega Pro che comincia venerdì 14 agosto.

Ore 11.50 – (Gazzettino) Dopo diciotto anni dall’ultimo trionfo, la Nazionale universitaria vince la seconda medaglia d’oro nella finale delle Universiadi di Gwangju superando 3-0 i padroni di casa della Corea del Sud. La squadra di Piscedda, arrivata in finale grazie alla vittoria ai rigori con il Giappone, ha disputato una gara perfetta, dominando dall’inizio alla fine. Tra i vincitori c’è anche Daniel Cappelletti, difensore del Cittadella, uno dei protagonisti in maglia azzurra. «Credo sia una grande soddisfazione personale del calciatore ma anche per la nostra società – ha commentato Stefano Marchetti – Vincere una medaglia d’oro in una competizione mondiale non capita tutti i giorni, Cappelletti dev’esserne fiero». Adesso il rientro in Italia, quindi le vacanze. Il giocatore ovviamente non sarà presente al raduno del Cittadella di domani, in forse anche la sua partecipazione al ritiro di Lavarone, come spiega il direttore generale: «Non abbiamo stabilito ancora niente perché non c’era una data certa del suo rientro in Italia. Vedremo nei prossimi giorni quando potrà aggregarsi alla squadra. Di sicuro dovrà svolgere un lavoro differenziato».

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Avrà pure saltato le vacanze, Daniel Cappelletti, ma ne è valsa la pena. Tra gli inamovibili dell’Italia del Ct Massimo Piscedda portata in Corea del Sud, il terzino destro del Cittadella torna dalle Universiadi con una splendida medaglia d’oro. In finale, infatti, gli azzurri hanno travolto ieri 3-0 la Mazionale padrona di casa, salendo sul gradino più alto del podio a 18 anni di distanza dall’ultimo – e unico – trionfo nella storia della rassegna, curiosamente ottenuto, sempre a spese della Corea, nel 1997 a Palermo. «Non posso che dedicare questa medaglia a Chiara, la mia ragazza» la prima dichiarazione a caldo del giocatore, raggiunto telefonicamente a Gwangju, sede della finale. «È lei che ha sofferto più di tutte per la lontananza e per il fatto che ci sono saltate le vacanze: dovevamo partire per l’isola di Mykonos, in Grecia, e invece abbiamo dovuto disdire la prenotazione perché è arrivata la convocazione. In questi giorni ho vissuto un’esperienza incredibile: con questo gruppo abbiamo realizzato un mezzo miracolo, visto che ci siamo conosciuti una settimana prima della competizione. Il nostro segreto? Ci siamo divertiti dal primo all’ultimo giorno, è stata questa la nostra forza». Il risultato della partita è eloquente: dominio totale degli azzurri, frutto di una prestazione da applausi favorita anche dall’espulsione del difensore coreano Park Dong Jin al 6’ del primo tempo. L’Italia era giunta a giocarsi l’oro dopo aver battuto ai rigori il Giappone, con l’ultimo penalty messo a segno proprio da Cappelletti. Contro la Corea, unica rivale ad averla battuta nella fase a gironi, la nostra Nazionale ha subito fatto vedere che quella sconfitta non aveva lasciato scorie e ha approfittato ben presto della superiorità numerica. Al 12’ segna Biasci da pochi passi, al 32’ è un sinistro dal limite dell’area di Regoli a bucare la rete avversaria. L’Italia, ispirata da Dezi – più volte convocato nell’Under 21 di Luigi Di Biagio – è padrona del campo e non corre alcun rischio, tanto da calare il tris con Morosini, scatenato sulla destra, in contropiede, per il definitivo 3-0. Per Cappelletti, che studia Mediazione linguistica alla Statale di Milano, una prestazione attenta in fase difensiva, come d’abitudine per il giocatore nativo di Cantù che, non è un caso, nel corso dell’ultimo campionato di serie B si è imposto nelle classifiche di rendimento dell’intera categoria come il difensore capace di strappare più palloni dai piedi avversari. A lui sono giunti i complimenti del presidente del Cittadella Andrea Gabrielli: «Daniel merita questo risultato perché è un bravo ragazzo, in campo e fuori. Lo vedo sempre, in trasferta, approfittare di ogni momento per studiare, segno che ha capito quanto sia importante realizzarsi anche oltre al calcio e pensare al futuro. L’ho seguito costantemente nel corso del suo cammino alle Universiadi: questa vittoria addolcisce i postumi della retrocessione. Speriamo sia di buon auspicio per la stagione che sta per iniziare». Il giocatore granata rientrerà in Italia domani, ma ancora non è stato deciso quando si aggregherà al gruppo che, nelle stesse ore, comincerà a lavorare allo stadio Tombolato agli ordini del nuovo allenatore Roberto Venturato. Intanto, la società ha ufficializzato l’acquisto di Alessandro Salvi, difensore 27enne nato a Bergamo e nelle ultime cinque stagioni in forza all’Albinoleffe. Nel suo curriculum 31 partite in serie B e 88 in Lega Pro: terzino destro, all’occorrenza può giocare anche come centrocampista di fascia. È il secondo nuovo arrivo sotto le mura dopo Manuel Pascali.

Ore 11.00 – (Gazzettino) Qualche minuto più tardi è stato invece Zaffagnini a lasciare gli uffici insieme al suo agente, senza però rilasciare dichiarazioni. Sorprese finite qui? Neanche per idea. Poco dopo altri arrivi, questa volta con il team manager Giancarlo Pontin: con lui in auto i difensori brasiliani Fabiano e Diniz. Per entrambi il discorso si è protratto fino a tarda sera. Quanto a Fabiano, fresco di svincolo dal Martina, il corteggiamento è stato avviato già da tempo e il club biancoscudato è deciso a chiudere dato che sul giocatore si è fatta sotto la Juve Stabia, che ha già soffiato Arcidiacono e De Risio. Diniz è reduce da tre anni con il Lecce (63 partite e tre gol), e in Italia ha giocato anche con Como, Crotone, Livorno e Monza. Insomma, se il Padova riuscirà a mettere a segno queste operazioni avrà sistemato il pacchetto arretrato, nel quale figura già anche Niccolini, e si sarà assicurato un bomber di razza per la categoria.

Ore 10.50 – (Gazzettino) Le operazioni sono scattate a metà pomeriggio, con l’arrivo a Piazzola del direttore sportivo e di Carmine Parlato. Intorno alle 18 ecco invece i primi giocatori “scortati” da Marco Bergamin: a varcare i cancelli sono stati Altinier a bordo della sua Bmw coupè bianca e su un’altra Bmw il suo procuratore Sergio Lancini in compagnia di Andrea Zaffagnini, difensore classe 1988 che quest’anno ha collezionato 36 partite con l’Aquila e che nelle ultime quattro stagioni ha militato sempre in Lega Pro indossando anche la maglia dell’Andria. Un paio d’ore più tardi Altinier ha lasciato Piazzola, fermandosi per un flash al volo con i cronisti. «Domani (oggi, ndr) mi devo rivedere con il Padova. Le sensazioni? Buone, ma in accordo con la società non posso dire niente di più». I biancoscudati gli avrebbero messo sul piatto un contratto triennale per superare la concorrenza delle altre pretendenti, tra le quali anche il Mantova.

Ore 10.40 – (Gazzettino) La data che segna l’inizio del ritiro si avvicina e il Padova accelera sul mercato. L’attaccante Christian Altinier (17 sigilli quest’anno con l’Ascoli) e i difensori Fabiano Medina da Silva, Marcus Diniz e Andrea Zaffagnini sono il pokerissimo che i biancoscudati hanno in mente di piazzare a stretto giro di posta. Al momento niente fumata bianca, ma i quattro giocatori hanno incontrato lo stato maggiore del club negli uffici dell’azienda dell’amministratore delegato Roberto Bonetto a Piazzola sul Brenta, e tutto lascia pensare che oggi possa il giorno degli annunci. Trattative fiume alle quali hanno assistito dall’esterno dell’azienda anche i cronisti sin dal primo pomeriggio, con Fabrizio De Poli che ha interrotto i lavori (sono andati avanti anche a serata inoltrata) per un veloce resoconto. «Non ci sono ancora le firme, ma se sono qui vuol dire che c’è la volontà delle parti di chiudere l’accordo, anche se visto quanto è successo negli ultimi giorni è sempre meglio aspettare che venga messo tutto nero su bianco. Ribadisco però che se sono qui vuol dire più che qualcosa. I tifosi chiedono acquisti dato che mancano pochi giorni alla partenza del ritiro? Ne mancano più di quaranta alla fine del mercato».

Ore 10.30 – (Gazzettino) «Abbiamo approvato il bilancio, andremo dal notaio Doria per l’aumento di capitale e per l’ingresso dei nuovi soci domani pomeriggio», ossia oggi. È l’amministratore delegato Roberto Bonetto a confermare la fumata bianca (scontata) al termine del consiglio d’amministrazione della società che si è tenuto negli uffici della sua azienda a Piazzola sul Brenta causa l’indisponibilità della sede biancoscudata all’Euganeo per il concerto di Vasco Rossi. Oggi, quindi, ci sarà il passaggio formale negli studi notarili dell’ingresso dei nuovi soci Poliero, Tosetto e Salot (quest’ultimo già all’interno della società nella passata stagione), i quali saranno presentati ufficialmente giovedì alle 11.30 in occasione di una conferenza stampa a palazzo Moroni. Nell’occasione dovrebbero essere confermate anche ufficialmente le quote con le quali i nuovi partner del presidente Giuseppe Bergamin e di Bonetto entrano all’interno del club. Quanto agli incarichi, non è un mistero che Poliero dovrebbe diventare il referente del settore giovanile biancoscudato dato che si occuperà del vivaio della società.

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) La Juve Stabia, tutto d’un tratto, è diventata la rivale numero uno del Padova sul mercato. Le “Vespe” dopo aver soffiato ai Biancoscudati l’attaccante Pietro Arcidiacono, protagonista di un lungo tira e molla con Fabrizio De Poli, ieri hanno messo sotto contratto anche il centrocampista Carlo De Risio, che dopo aver rescisso con il Benevento sembrava ad un passo dall’approdo a Padova. I motivi di questo duello sono da rintracciare nell’arrivo a Castellammare dell’allenatore Salvatore Ciullo, che è assistito da Jerry Palomba, lo stesso procuratore di De Risio, Arcidiacono e dello stesso Fabiano (33 enne ex Lecce, l’ultima stagione a Martina), l’unico giocatore che alla fine dei conti ha scelto quantomeno di arrivare a Padova per trattare il suo ingaggio. Quello di Marcus Diniz, invece, è un ritorno di fiamma, dopo che De Poli aveva già trattato il 27enne centrale il mese scorso. Diniz, prodotto delle giovanili del Milan, nelle ultime tre stagioni ha giocato con il Lecce, ma non ha rinnovato il contratto scaduto a giugno con i salentini. «Stiamo trattando, se sono qui vorrà dire qualcosa, ma ancora non ci sono le firme», le parole strappate in serata al ds De Poli.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Altinier è uscito pochi minuti prima delle 20 salutando la dirigenza con la promessa di rivedersi oggi. L’affare è in dirittura d’arrivo, mancano i dettagli ma la sensazione è quella che al massimo domani l’affare dovrebbe essere chiuso, consegnando a Parlato il secondo centravanti in rosa dopo Amirante. Assieme ad Altinier è arrivato anche il centrocampista Andrea Zaffagnini, 27enne difensore centrale, l’ultima stagione in Lega Pro con l’Aquila. Anche per lui, uscito senza rilasciare dichiarazioni, le trattative sono avviate ma non si è ancora arrivati alla fumata bianca. Poco prima delle 20, accompagnati del team manager Giancarlo Pontin, sono sbarcati a Piazzola anche altri due difensori centrali, i brasiliani Fabiano Medina Da Silva e Marcus Diniz. I due hanno trattato con la dirigenza fino a tarda sera, ma la presenza di Fabiano può aver spezzato quella che sembrava una sorta di maledizione.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Dopo tanti rinvii, contrattempi e qualche beffa, il Padova è vicino a piazzare i primi acquisti di luglio. Anche se manca l’ufficialità, e visti i dietrofront degli ultimi giorni non si può ancora dare nulla per scontato. È stata una giornata frenetica quella vissuta ieri, dove il quartier generale del Padova si è trasferito nella sede della Thema Italia, la società di Roberto Bonetto a Piazzola sul Brenta, complice l’inagibilità di viale Rocco per il concerto di Vasco Rossi. A Piazzola si è ritrovato tutto lo stato maggiore biancoscudato, per il cda che ha approvato il bilancio della scorsa stagione e ratificato l’ingresso dei tre nuovi soci Massimo Poliero, Walter Tosetto e Giampaolo Salot. Ma le novità erano altre. Nella sede della Thema, dalle 18 in poi, sono arrivati alla spicciolata quattro giocatori. Il primo è stato Cristian Altinier, 32enne centravanti svincolato, reduce da un annata da 17 gol in Lega Pro con la maglia dell’Ascoli.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Ecco, finalmente, le date della nuova stagione di Lega Pro. Il Commissario straordinario, Tommaso Miele, nominato dal presidente della Figc, Carlo Tavecchio, ha deciso che i battenti si apriranno ufficialmente venerdì 14 agosto con le gare di Coppa Italia, mentre il campionato partirà domenica 6 settembre. Venerdì prossimo, 17 luglio, a Roma il Consiglio Federale tra le tante questioni all’ordine del giorno stabilirà gli organici dei vari campionati, tra i quali, appunto, quello della Lega Pro. È possibile che, visto il probabile alto numero di esclusioni (qualcuno ipotizza addirittura fra le 12 e le 16 società), si decida la riduzione da tre a due gironi, con innalzamento del numero di squadre (attualmente era di 20 per ognuno dei raggruppamenti).

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Lo avevamo lasciato al Venezia quest’anno, prima di un esonero necessario per dare una scossa all’ambiente neroverde, con l’arrivo in panchina di un altro ex biancoscudato, Michele Serena, capace poi di portare la squadra in zona sicurezza, con il 12º posto finale in Lega Pro. Alessandro Dal Canto torna in pista, e stavolta entra nel giro degli allenatori azzurri, perché è il nuovo Ct dell’Under 17. Quarant’anni, nativo di Castelfranco Veneto, ha guidato il Padova alla finale playoff 2011 con il Novara, poi persa, quindi è stato al Vicenza e, appunto, al Venezia. Questo il nuovo organigramma delle Nazionali giovanili: Gigi Di Biagio all’Under 21, Alberigo Evani all’Under 20, Daniele Zoratto all’Under 16 e Antonio Rocca all’Under 15, Paolo Vanoli all’Under 19 e Roberto Baronio all’Under 18.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) «In carriera non mi è mai capitato di giocare al Menti di Castellamare — le prime parole di De Risio — se non con le giovanili del Benevento. Non vedo l’ora di poterlo fare, perché soltanto guardando i video della tifoseria stabiese, già mi vengono i brividi per le emozioni che trasmette. Penso che questa sia per me un’occasione da non perdere, arrivo alla Juve Stabia in un momento decisivo della mia carriera e mi farò trovare sempre pronto quando sarò chiamato in causa». Quanto a Fabiano , assistito da Gerry Palomba e Alessandro Cicchetti, ieri sera il tam tam dava il brasiliano vicino a un accordo. Tanto che Cicchetti si è diretto a Padova per mettere nero su bianco l’intesa definitiva con il Padova. Nessun annuncio ufficiale per il momento, ma dalle parti in causa trapelava comunque un certo ottimismo. E nella tarda serata di ieri sono stati avvistati anche Marcus Diniz (ex Lecce) e Andrea Zaffagnini, centrale prodotto proprio della cantera biancoscudata.

Ore 08.50 – (Corriere del Veneto) «Non ho ancora firmato — dice l’attaccante ex Portogruaro — ma ho buone sensazioni. Domani (oggi per chi legge, ndr ) potrebbe essere un giorno importante». E, con grande soddisfazione, (ma si attendono conferme considerati gli sviluppi degli ultimi giorni) Fabrizio De Poli sarebbe riuscito a tamponare una situazione che stava diventando preoccupante. Altinier è il bomber che Carmine Parlato vuole fortemente e la proposta triennale arrivata nei giorni scorsi da viale Nereo Rocco dovrebbe essere andata a segno. Se davvero l’affare andrà a buon fine, Altinier andrà ad occupare la casella di centravanti in cui è già sotto contratto Salvatore Amirante e, almeno il reparto offensivo, può considerarsi a posto nella sua prima bocca di fuoco. E dire che la mattinata era cominciata come peggio non avrebbe potuto. E cioè, come detto, con la retromarcia di De Risio, convinto dal suo ex allenatore Salvatore Ciullo, nel frattempo passato alla Juve Stabia, a mettere nero su bianco con le Vespe.

Ore 08.40 – (Corriere del Veneto) Il lunedì che precede l’ultima settimana prima della partenza per il ritiro di Pieve di Cadore per il Padova comincia malissimo ma (almeno così parrebbe) finisce bene. Si parte di prima mattina con il rifiuto di Carlo De Risio , che firma con la Juve Stabia senza il consenso dei suoi agenti impegnati a Cesena per definire l’affare Ragusa con il club romagnolo. Prosegue peggio con la firma di Alessandro Tulli , altro obiettivo biancoscudato, con l’AltoAdige ma si chiude nella maniera migliore. Ieri sera era segnalato in forte avvicinamento a Padova Cristian Altinier , obiettivo numero per l’attacco biancoscudato da ormai un paio di settimane. E in effetti con l’agente Sergio Lancini si è a un passo dall’intesa, per chiudere una trattativa che andava avanti da qualche giorno.

Ore 08.30 – Padova, amichevoli estive: la prima si terrà domenica 26 luglio a Pieve di Cadore contro una selezione locale. In programma anche una sfida con l’Udinese a Lignano Sabbiadoro il 5 agosto.

Ore 08.28 – Padova, il ritiro precampionato si svolgerà a Pieve di Cadore dal 18 luglio al 2 agosto.

Ore 08.26 – Se non lo hai ancora fatto, regalaci un “mi piace” e diventa fan della pagina facebook di Padovagoal a questo link. Per te tante foto esclusive e tanti contenuti imperdibili dall’universo Padova e dal mondo Cittadella lungo tutto il corso della giornata.

Ore 08.24 – Ringraziamo anche oggi i nostri sponsor Box Uomo, Icone Vintage, Black Bell Tattoo, Maglietteveloci.it, Studio Pignatelli Netstore, InterBrau Birra Antoniana, Agenzia fotografica Zangirolami, Piccolo Teatro Padova, Padovanuoto e Columbus Thermal Pool perché rendono possibile questa diretta.

E’ successo, 13 luglio: cda con sorpresa per il Padova, con quattro giocatori (Altinier, Diniz, Fabiano e Zaffagnini) giunti a Piazzola sul Brenta per trattare coi Biancoscuati




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