Scandalo Savona-Teramo: contestata la responsabilità diretta a Campitelli e la responsabilità oggettiva al San Paolo per Matteini

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Secondo il Centro di Pescara il procuratore federale Stefano Palazzi “si è convinto che Savona-Teramo sia stata una partita combinata. E lo ha messo nero su bianco nell’avviso di conclusione delle indagini spedito ai protagonisti di questa vicenda venuta a galla nell’ambito dell’inchiesta Dirty Soccer della Procura antimafia di Catanzaro. Si tratta di un atto propedeutico al deferimento. E il capo degli 007 della Figc ha ipotizzato la responsabilità diretta e oggettiva per il Teramo calcio e per il Savona, e responsabilità oggettiva per il Barletta calcio (non iscritto alla Lega Pro), L’Aquila calcio (Lega Pro) e l’Atletico San Paolo Padova (serie D)”. Palazzi ha individuato la responsabilità diretta per Teramo e Savona, per il presunto coinvolgimento dei due presidenti Luciano Campitelli e Aldo Dellepiane, in qualità di legali rappresentanti dei due club. Ai club in questione viene attribuita anche la responsabilità oggettiva per i presunti illeciti contestati, per il Teramo al direttore sportivo Marcello Di Giuseppe, per il Savona calcio al consulente Marco Barghigiani. Al calciatore Marco Cabeccia e al collaboratore Enrico Ceniccola, entrambi all’epoca tesserati del Savona, viene contestata l’omessa denuncia di illecito sportivo. Responsabilità oggettiva contestata anche al Barletta calcio in merito al presunto coinvolgimento del proprio tesserato Ninni Corda, all’Aquila calcio per l’allora responsabile dell’area tecnica Ercole Di Nicola e all’Atletico San Paolo Padova per il calciatore Davide Matteini. L’avviso di conclusione delle indagini, a fronte del quale le persone coinvolte hanno adesso 48 ore di tempo per chiedere di essere ascoltate, è arrivato anche a Giuliano Pesce (ex ds del Lanciano), all’epoca inserito nell’elenco speciale dei direttori sportivi presso la Figc (che sarebbe coinvolto nelle manovre per alterare il risultato della partita) e a Fabio Di Lauro, all’epoca allenatore di base iscritto nei ruoli del settore tecnico della Figc, quest’ultimo protagonista, come Di Nicola, anche nella prima tranche dell’inchiesta sfociata negli arresti del 19 maggio scorso. Il deferimento per responsabilità diretta, come ricorda l’articolo de Il Centro, è lo scenario peggiore, quello che prevede anche la retrocessione all’ultimo posto in classifica dell’ultimo campionato di Lega Pro. E, quindi, la perdita della serie B conquistata sul campo. Ovviamene, questa è la tesi dell’accusa. Non una sentenza. E i legali del Diavolo punteranno a derubricare il capo di imputazione, da responsabilità diretta a oggettiva. Ovvero a dimostrare che Campitelli non c’entra nulla nella presunta combine, come ha urlato più volte nelle ultime settimane. Sarà decisivo il dibattimento durante il quale il Teramo cercherà di dimostrare l’estraneità del presidente in primis. E poi che la combine non è stata affatto consumata. Finora, l’accusa ha mostrato (quasi) tutte le sue carte; Chiacchio, e quindi il Teramo, lo farà durante il processo sportivo di primo grado che dovrebbe essere celebrato, a Roma, nella settimana dal 3 al 9 agosto.

 

Fonte: Il Centro di Pescara




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About Dimitri Canello

Direttore responsabile del sito web Padovagoal. Nato a Padova l'11 ottobre 1975, si è laureato nel marzo del 2002 in Lingue Orientali con la specializzazione in cinese. Giornalista professionista dal settembre 2007, vanta nel suo curriculum numerose esperienze televisive (Telemontecarlo, Stream Tv, Gioco Calcio, Sky, La 7, Skysport24, Dahlia Tv, Telenuovo, Reteazzurra, Reteveneta, Telecittà), sulla carta stampata (collaborazioni con Corriere dello Sport, Tuttosport, Corriere della Sera, Repubblica, Il Giornale, World Soccer Digest, Bbc Sport online, Il Mattino di Napoli, Corriere del Veneto) e sui media radiofonici (RTL 102.500, Radio Italia Uno)

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