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Ore 09.45 – Enrico Charles Bo: “Biancoscudati coraggio, sabato sera attaccate dal primo minuto, non demordete: un goal, intanto poi arriverà,
è solo una partita di Calcio. Cestaro tra il pubblico anche se lui di diversa origine calcistica non guasta. E voi chi portate tra i giocatori??? Ex e non???”

Ore 16.00 – Augusto: “Grazie Dimitri per aver messo in evidenza il problema delle assurde commissioni applicate da TicketOne a chi si compra i biglietti da casa. Ho inviato una mail a TicketOne chiedendo come mai se uno va a comprarsi il biglietto in tabaccheria paga meno che non comprandoselo da casa (casomai dovrebbe essere il contrario) e la risposta che mi hanno dato è che le commissioni per chi acquista sul sito sono esplicite… Ogni commento credo sia superfluo”

Ore 12.00 – Corrado Fiolini: “Buongiorno a tutti, vorrei dire la mia: dall’inizio della stagione e in atto una polemica strisciante ma continua fra alcuni addetti ai lavori (Edel e Bonetto sr. In particolare) e la tifoseria biancoscudata. Forse e il caso di ricordare a questi signori lo scorso campionato, quando un’unità di intenti formidabile fra società, stampa, squadra e tifosi ci permise di disputare un campionato fra i piu belli degli ultimi 30 anni. Quest’unità di intenti ritrovata e un patrimonio che non va disperso. Ma in particolare vorrei ricordare al sig. Bonetto che quando nell’ estate del 2014 lui ha preso in mano la società assieme a Bergamin doveva sapere che qui a Padova l’ambiente era completamente da ricostruire e da imprenditore dovrebbe sapere anche che ricostruire e la parte piu difficile. Se lo zoccolo duro dei tifosi si e stretto ancora di piu attorno al Padova (3500 abbonati lo scorso anno, 3411 quest’anno, che comunque valgono il primo posto nel nostro girone ed il secondo assoluto in una C dove ci sono molte piazze calde), la città e alla finestra per capire se Bergamin e Bonetto sono un bluff o fanno sul serio. Certo, chi c’e sempre allo stadio conosce la risposta; ma la città e rimasta delusa e scottata troppe volte per dare ancora fiducia a scatola chiusa. Perché se siete obiettivi, riconoscerete che i padovani non sono stupidi e non amano essere presi in giro, ed in passato (soprattutto negli ultimi 20 anni) sono stati solo presi in giro a livello calcistico… Oggi questi siamo, diamo tempo al tempo e con i risultati si avvicinerà anche la città. E qui cari signori che polemizzate facendo paragoni assurdi fra Padova e piazze con ben altra tradizione calcistica come Parma, Bergamo o Verona, vogliamo sforzarci di analizzare il “curriculum” calcistico di Padova negli ultimi 50 anni? Meno di 20 campionati di B, appena due in serie A, piu di trenta fra C1, C2 e D, retrocessioni per illecito, dirigenze incapaci e truffaldine, fallimento, tentata fusione portata avanti di nascosto rispetto alla piazza, uno stadio anticalcio… io ci sono sempre stato allo stadio, ma non biasimo quei padovani che ad un certo punto hanno detto “basta”. Signor Bonetto, con tutto il rispetto e la gratitudine per averci fatti tornare in vita, ho trovato le sue dichiarazioni parecchio infelici!
A Stefano Edel (persona che stimo e che ritengo cometente) dico solo che i suoi attacchi al pubblico per qualche apprezzamento alla guardalinee di Padova-Sudtirol (che non ne ha azzeccata una, bisognerebbe dire anche questo, come per esempio non si dice nulla delle esultanze prrovocatri di Maritato come non si e detto nulla di quella di Ruopolo a Mantova) perché all’uscita dello stadio sabato qualche tifoso mugugnava per la prestazione inguardabile sanno molto di pretestuoso. Perché non dice anche che la stragrande maggioranza del pubblico ha incitato a gran voce la squadra anche quando erano in balia degli avversari, e che a fine partita la Fattori ha chiamato a gran voce la squadra sotto la curva applaudendoli nonostante la prestazione squallida? Non e questa la “cultura sportiva” tipica del tifo inglese o dei paesi del Nord Europa che tanto piace ai giornalisti di casa nostra? Ed allora perché nessuno sottolinea questi aspetti? Caro Stefano, il diritto all’informazione e anxhe un dovere che prevede di dire tutto a 360 gradi, e finché i tifosi del Padova verranno dipinti come dei trogloditi che non sono, senza evidenziare gli aspetti positivi che pure hanno (li elenco? Pazienza, attaccamento, fedeltà, obiettività) lo zoccolo duro non crescerà mai. A Vicenza, a parità di numeri e con bacino d’utenza simile (la loro provincia non e tanto piu piccola della nostra) si esaltano, mentre qui ci tiriamo delle gran martellate sugli zebedei. Questa cosa non la capisco proprio.
CAPITOLO STADIO: ultimamente ho avuto modo di visionare l’impianto del Pĺebscito sia internamente che esternamente, e mi sono reso conto che potrebbe tranquillamente diventare con un po di impegno un nuovo Tardini o Manuzzi: uno stadio per il calcio sui 20.000 posti, perfetto anche in caso di serie A! Ultimamente si parla molto anche del fatto che il Padova dalla prossima stagione sitrasferira armi e bagagli al Plebscito in attesa di un completo rifacimento dell’ euganeo che pero dubito che avverrà. Tuttavia non si e ancora visto uno straccio di progetto in merito a parte una ricostruzione 3D fatta al computer. E possibile per una volta fare chiarezza? Vi ricordo che di recente il Cagliari ha disputato due campionati a porte chiuse perche il proprio stadio non aveva l’agibilita, quindi vi invito a ragionare molto bene sul progetto, soprattutto quando parlate di capienze. Questo è quanto”

Ore 11.40 – Federico: “Ciao Dimitri, sempre complimenti per il bel lavoro che fai con questo sito. Ho sentito che Bitonci ha concesso un ulteriore proroga per il pagamento della prima rata dei debiti al comune della vecchia società. A questo punto mi chiedo e ti chiedo: qual’è una tempistica realistica con cui si tornerà ad avere il vecchio logo ACP ? Grazie per la tua risposta”. (d.c. – Credo ci vorranno al massimo un paio di mesi)

Ore 16.00 – Augusto: “Buongiorno, questa mattina ho comprato il biglietto per la partita con il Cittadella. Il costo è di 16 euro (acquistandone 4 contemporaneamente) per avere a disposizione una schifosissima gradinata in ferro. Bergamin e Bonetto si ricordino cosa paghiamo noi in queste trasferte e rendano pan per focaccia a chi se ne approfitta come in questo caso. Per la partita di sabato spero si ripeta quanto successo a Reggio Emilia dove abbiamo giocato alla grande pur provenendo da una partita (col Pordenone) giocata in maniera pessima. FORZA PADOVA!!! Una precisazione… Se avessi acquistato un solo biglietto tramite TicketOne il costo sarebbe stato di 19,50 euro ben il 50% in più del costo del biglietto. Ma è normale?”

Ore 22.50 – Chicco: “Partita innegabilmente negativa e sconfitta più che meritata. Credo comunque che l’arbitro abbia dato una mano insieme ai guardalinee,. La squadra è entrata con l’atreggiamento sbagliato,ma è anche difficile poter reagire se ogni volta che provi ad attaccare ti fermano per fuorigioco inesistenti. Arbitri inadeguati,fischi quasi a senso unico che hanno contribuito ad innervosire la squadra,bucolo sostituito per non restare in dieci. Ho visto arbitri migliori l’anno scorso”

Ore 22.30 – Enrico Charles Bo.: “Ma che fate, spingete in attacco con tutti gli effettivi con un 5-3-2 offensivo o un 4-3-2-1 o 4-5-1 e due trequartisti offensivi tutto per tutto.”

Ore 22.20 – Francesco: “Buongiorno, potrebbe spiegare questo passaggio del Corriere che lascia alcune cose sottintese: “Potrebbe trattarsi solo di un passaggio a vuoto, le impressioni fanno pensare a qualcosa di più complesso”. Cosa intende di preciso? Problemi in squadra, problemi tattici, problemi di uomini (riserve non all’altezza, malumori, rosa non completa), presunzione, ecc… Grazie” (d.c. – Mi riferisco a problemi strutturali della squadra e qui torniamo all’analisi che ho fatto a inizio sul valore sulla carta del gruppo a disposizione di Carmine Parlato. Emersi molto chiaramente sabato pomeriggio)

Ore 22.10 – Enzo: “Senza voler esere gufo giocando come ora ed inoltre privi di Neto Pereira faremo fatica a salvarci.La ns.squdra sin’ora ha vinto più per fortuna che per gioco espresso.Invece di migliorare peggiora di settimana in settimana.Ricordo la partita in amichevole che ho visto a BELLUNO che ci ha dominato.Tutte le squadre incontrate giocano con palla a terra e belle triangolazione. Noi con il modulo ad una sola punta: palle lunghe a cercare una povera punta sperduta in mezzo a tre o quattro difensori. Tutti fermi e lenti e nessun schema di gioco.Il povero Petrilli allorché riesce con bravura a saltare gli avversari lancia la palla ma purtroppo termina agli avversari.Spero che Mr. PARLATO  assieme ai giocatori si rivedono per ore come ha giocato il Sud Tirolo.Non credo che per subire meno goal Mr.  PARLATO contro il Cittadella adotterà  il modulo inedito del 7-2-1”

Ore 22.00 – Mario Liccardo: “Da un mese a questa parte è riesploso il tema-stadio. Andiamo con ordine, provando a riassumere i programmi enunciati: 1. Atletica non più all’Euganeo ma al Colbachini: perfetto ! Come sono cambiati i tempi da quando – 27 anni fa – Nebiolo a Roma (spalleggiato qui da Verrecchia e Ponchio) aveva imposto la pista perché Padova usufruisse dei contributi di Italia ’90 ….Intanto ci siamo sorbiti 20 anni di pista 2. Calcio Padova dall’anno prossimo al Plebiscito ! dove presto cominceranno i lavori di messa a norma : per il momento solo con le 2 tribune esistenti (4.000 posti ciascuna), ma nel 2017 con ampliamento della capienza grazie a una curva su un lato piccolo; e poi con una seconda curva per arrivare – si dice – a 14.000 posti, asseritamente sufficienti per la serie B e magari perfino in A 3. E dell’Euganeo che sarà ? Intanto grandi concerti e rugby della Nazionale, poi… si vedrà. Ma, mi chiedo: non si era partiti dall’annuncio di uno stadio per il Calcio Padova da 25.000 posti mediante rifacimento dell’Euganeo, finanziato da un centro commerciale o strutture simili, comunque in grado di dare ai privati le risorse necessarie per finanziare l’intervento ?…
In tal caso si potevano ipotizzare 2 scenari: O un progetto sul modello-Friuli, dove lo stadio è diventato solo da calcio attraverso una ristrutturazione a tappe, organizzata in modo tale che l’Udinese non ha dovuto giocare neppure una partita in altra sede O un progetto più radicale che comportasse la necessità, per alcuni mesi o un’intera stagione, di usufruire di un altro impianto. Inizialmente credevo che si parlasse del Plebiscito in questa seconda ottica, per un trasloco temporaneo; ma poi, improvvisamente è arrivato l’annuncio: l’Euganeo viene abbandonato per sempre ed il calcio si trasferirà (pure per sempre) al Plebiscito. Dico, anzi urlo : NNNOOOOOOOOOOOOOOOOOO ! I motivi del mio dissenso in breve! 1. Va bene che allo stadio ci va sempre meno gente, ma davvero si pensa che 14.000 sia una capienza adeguata per un Padova in serie B o addirittura in A ? E siamo sicuri che con le severe normative di sicurezza per i campionati professionisti,lì dove c’è l’attuale Plebiscito si potrà arrivare a quella capienza ? 2. Che tipo di stadio ”da calcio” vogliamo, per puntare ad un futuro minimamente ambizioso ? Fatto solo di 4 tribune (2 delle quali magari metalliche) “come una volta” (cioè scala per salire e scendere, spalti e nessun servizio) o dotato di una serie di comfort, sale ritrovo e ristoro ecc, in linea con gli anni 2.000 inoltrati e con gli esempi più avanzati ? Ed in tal caso dov’è lo spazio al Plebiscito per dotarlo di questi comfort ? 3. In quel contesto è pensabile un assalto domenicale anche solo di 10/14.000 tifosi di calcio, mischiati a ragazzini e ragazzine che vanno a pattinare all’adiacente stadio del ghiaccio o a vedere il baseball o la pallanuoto ? 4. I parcheggi adeguati a tali masse dove sono ?… Forse nelle stradine dell’Arcella o di Mortise ? auguri, residenti !… 5. E le strade di accesso ? 1 sola, con 4 imbuti pazzeschi: Pontevigodarzere e Stanga alle estremità con Grassi/Maroncelli e D’avanzo/Plebiscito in mezzo. Se vogliamo dissuadere definitivamente la gente dall’andare allo stadio, d’accordo: il deterrente sarà ottimo ! 6. A me piacerebbe uno stadio “da calcio”, non frutto di un ripiego ma completamente diverso, ben accessibile, all’avanguardia architettonicamente e nei servizi, con una capienza tale da favorire prezzi popolari: il Plebiscito non potrà mai essere tale ! Un’ultima postilla: farei un monumento a Zed per essere riuscito a far diventare Padova ombelico di tutto il nordest (e non solo), per i grandi spettacoli musicali. E sono convinto perciò che bisogna aiutarlo a trovare una soluzione più strutturata e capiente per il Geox e magari meno estemporanea per i concerti estivi. Ma la soluzione non può essere improvvisata e non può passare attraverso un’ulteriore penalizzazione dei tifosi del calcio Padova: ieri subordinati all’atletica, oggi a concerti e rugby. Sono invece convinto che – mettendoci un po’ di ingegno – si possa trovare il modo di conciliare in modo sinergico le diverse esigenze. Ma bisogna studiarci su senza approssimazione. Prima tappa: il Calcio Padova l’anno venturo resti all’Euganeo; nel frattempo si portino alla luce del sole opzioni e progetti relativi ad entrambe le aree, e si sposti semmai il Calcio Padova solo se e quando ci sarà un progetto approvato e pronto a partire, che ne imponesse il temporaneo trasloco. Se su questa prima opzione qualcuno non vorrà sentire ragioni, cari tifosi biancoscudati vorrà dire che ci sono altre opzioni che passano sulla nostra testa e perciò rassegnamoci ad una vita da serie inferiori !”




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