Lumezzane-Cittadella, l’ex Benedetti: “Vogliamo i tre punti! E mi aspettavo di giocare di più, ma…”

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Il pendolino si è fermato al binario 6. Sei come le presenze accumulate sin qui tra Coppa Italia e campionato. Amedeo Benedetti non nasconde che, dopo essere stato sempre titolare nella primissima parte della stagione, sperava di trascorrere qualche minuto in più in campo. Ma questo generoso terzino sinistro 24enne, cresciuto ispirandosi a Javier Zanetti e oggi al Cittadella in prestito dal Chievo, ha capito subito come funziona la musica nella… stazione granata. «Sicuramente mi aspettavo di giocare di più, ma le scelte le fa l’allenatore. Il mio compito è lo stesso dei compagni: metterlo in difficoltà e farmi trovare pronto quando decide di impiegarmi», afferma Benedetti, che vive in un appartamento di Borgo Treviso assieme alla fidanzata Martina. «Proprio come ha fatto Minesso, decisivo contro l’Alessandria: ha giocato poco sin qui, ma quando l’ha potuto fare ha sempre dato il massimo». Nelle uscite più recenti, per la corsia mancina Venturato ha preferito puntare su Donazzan, terzino che interpreta il ruolo in modo un po’ diverso da lei, spingendo meno ma forse offrendo maggiori garanzie in copertura. Crede che sia questa sia la ragione delle ultime panchine? «Non lo so. Di certo le mie caratteristiche si conoscono: sono uno che dà il meglio quando può liberarsi in fascia, arrivare in fondo e crossare». Contro il Lumezzane, sabato, potrebbe ritrovarsi davanti diversi avversari che conosce bene, visto che ha giocato con i lombardi sino al febbraio scorso. «Ho trascorso lì una stagione e mezza, abbastanza sofferta sul piano dei risultati, passando alla Reggina nel corso dell’ultimo mercato di riparazione. Anche se è trascorso poco tempo, in realtà non sono rimasti più di 7 o 8 elementi del gruppo in cui c’ero anch’io. Quella di oggi è una squadra molto più organizzata e cattiva rispetto alla mia». Per il Citta, di nuovo in vetta alla classifica, la partita è una sorta di esame di maturità: dovrà infatti confermarsi con un avversario meno “stimolante” di Pavia e Alessandria, cosa non sempre riuscita in passato contro le “piccole”. «Non credo che la sconfitta contro l’Albinoleffe sia da imputare ai pochi stimoli. Casomai ai nostri errori. Di certo, quello di sabato sarà un bel banco di prova. Dovremo guardarci da un avversario tosto: il Lumezzane scende in campo con un 4-1-4-1 abbastanza coperto, è difficile da affrontare e ha diversi elementi in grado di crearci problemi». A partire da Barbuti, bomber della squadra con 3 reti. «Ma penso pure a Cruz e a Varas, che sino a un paio di stagioni fa militava nel campionato di Eccellenza e ha saputo farsi largo: un attaccante tecnico e veloce che conosco bene, perché ci ho giocato assieme. E in difesa c’è il mio amico Belotti, il capitano, che sarò contento di salutare prima della partita. Ma i tre punti li vogliamo noi». La squadra. Ieri solita seduta pomeridiana. L’unico osservato speciale è Jallow, che ha lavorato con i compagni nella prima parte dell’allenamento, saltando la partitella finale per non rischiare di aggravare il risentimento al bicipite femorale sinistro. L’impressione, però, è che a Lumezzane ci sarà.

(Fonte: Mattino di Padova)




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