Padova-Pordenone, Zubin: “Pronostico? Dico pareggio per non scontentare nessuno, ma i ramarri…”

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Un doppio ex “fresco”, molto amato a Pordenone perché è stato capitano e l’ultimo, vero, grande bomber: 80 gare e 51 gol in totale. Per questo la sua opinione vale tanto. «Sono categorie diverse, ma mi auguro che De Cenco sia il mio erede: è un ottimo centravanti». É Emil Zubin a benedire il nuovo goleador neroverde. L’italo-croato, leader della squadra promossa in Lega Pro, la scorsa stagione in forza prima ai “ramarri” e poi al Padova (con cui ha vinto il secondo torneo di fila in D), si pronuncia in maniera molto positiva sul suo successore e sulla squadra di Tedino che vede «la favorita del match dell’Euganeo». Una gara a cui vorrebbe assistere dal vivo. Zubin, attualmente, è senza squadra dopo essere stato messo fuori rosa dalla Triestina. La società alabardata, economicamente, non sta bene e a farne le spese sono stati lui e anche altri ex neroverdi (Mattielig, Zanardo, Pramparo). «A dicembre dovrei tornare in corsa – spiega -: ho già ricevuto diverse chiamate, anche se non vorrei muovermi da casa (abita a Verteneglio, in Istria, ndr). Scenderei anche in Eccellenza». Intanto segue come al solito il calcio, il Pordenone. «Il presidente Lovisa si merita queste soddisfazioni – afferma –: ci sentiamo ancora. So quanta passione ci mette e, dopo la retrocessione dell’anno scorso, meritava una partenza così. Spero che i “ramarri” continuino». «De Cenco è molto forte, sa fare tutto – spiega il centravanti –. I sei gol segnati sono arrivati in vari modi. Ha ottime qualità. Poi lavora per la squadra, corre, si sbatte: se prosegue su questa strada può davvero lasciare un segno». Zubin loda Tedino. «Lo conosco da avversario – afferma –: l’ho affrontato più volte in D. Ci metteva sempre in difficoltà, ogni gara aveva la mossa giusta e che tirava fuori a sorpresa. Una qualità che sta mettendo in atto anche in Lega Pro: c’è la sua mano in questa partenza». Pronostico per domenica? «Ho tanti amici in entrambe le piazze, dico “X” per non scontentare nessuno – risponde –. Anche se in questo momento il Pordenone ha qualcosa in più. Spero di essere all’Euganeo, altrimenti guarderò il match su Sportube”. Perché al cuor non si comanda, anche se Qualcuno ancora lo incolpa per l’addio anticipato ai “ramarri”.

(Fonte: Messaggero Veneto)




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