Padova-Pavia, Fabiano: “Playoff? Abbiamo il dovere di provarci. E mi piacerebbe restare perché…”

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Ha sofferto in silenzio, senza mai alimentare una virgola di polemica. Anzi, negando anche i malumori che montavano dietro le quinte, da perfetto professionista qual è sempre stato. Persino quando con Carmine Parlato gli veniva preferito Daniel Niccolini, una decisione tecnicamente senza spiegazioni. Fabiano Medina Da Silva ha atteso in silenzio il suo momento, ha firmato una prestazione impeccabile contro il Renate e ha convinto Giuseppe Pillon a confermarlo anche a Mantova. Fuori Dionisi, dentro Diniz sulla destra e coppia con Sbraga che ancora una volta ha funzionato a meraviglia. «Non è stato facile stare fuori — ammette Fabiano — ma il gruppo e la squadra vengono prima di tutto, ho accettato e rispettato ogni decisione di tutti gli allenatori che ho avuto. L’ho fatto sempre, senza mai fare polemiche, anche quando non ero d’accordo. Se ho qualcosa da dire, eventualmente ne parlo con chi di dovere in privato e non a mezzo stampa. In ogni caso sono contento delle mie prestazioni, ho avuto queste possibilità e credo di averle sfruttate. Ma sono molto più contento delle due vittorie che sono arrivate. Con il Cittadella non meritavamo di perdere, adesso ci siamo presi sei punti e siamo lì, salvezza in tasca».

E Fabiano, comunque, dall’alto della sua esperienza non esclude alcuno scenario nel futuro biancoscudato, tantomeno l’aggancio alla zona dei playoff per la serie B, che pure rimane abbastanza distante. Abbastanza ma non troppo, fa capire il difensore brasiliano. «Se potremo ambire a qualcosa di più lo scopriremo fra Pavia e Pordenone — dice — che sono due scontri diretti». Sinora il Padova ha «tradito» le attese soprattutto contro le big del girone A, battendo soltanto la Feralpisalò tra le squadre che lo precedono in classifica. «Effettivamente i numeri e le cifre dicono questo — ammette Fabiano — ma è anche vero che il nostro trend è in netta crescita. Per i playoff abbiamo il dovere di provarci, non sono così distanti, anche se sappiamo tutti che sarà molto difficile conquistarli. Dobbiamo fare almeno quattro punti fra Pavia e Pordenone, non abbiamo scelta. Se vogliamo fare il salto di qualità dobbiamo mettere la quinta e tirare come degli ossessi fino a fine stagione. Poi faremo i conti e scopriremo dove finiremo il nostro campionato». E per il futuro il difensore fa una mezza promessa, che è anche un assist servito ai vertici della società di viale Nereo Rocco: «A Padova io e la mia famiglia — dice Fabiano — ci troviamo a meraviglia. Mi piacerebbe molto restare qui. Se la società vuole…». Il messaggio è stato lanciato, ora si attende la risposta.

(Fonte: Corriere del Veneto, Dimitri Canello)




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