Lega Pro, gironi divisi in verticale nella prossima stagione? Solo un’ipotesi, ma i tifosi…

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Su e giù per lo Stivale. In barba ai tifosi… Premessa d’obbligo: siamo ancora nel campo delle ipotesi, quindi prima di allarmarsi è meglio attendere ulteriori aggiornamenti in merito. Però è giusto informare in primis chi segue in lungo e in largo la propria squadra del cuore. Perché l’indiscrezione farà senza dubbio discutere: nella prossima stagione i gironi di Lega Pro potrebbero (condizionale quantomai d’obbligo) essere divisi in verticale e non più orizzontalmente. Alcuni rumours (peraltro ciclici, anche se nuovi nel post-Macalli) già circolavano, ma a sganciare la bomba è il “Messaggero Veneto”, che spiega: “Si vorrebbe dare più equilibrio al valore dei gruppi: per molti i gironi A e C sono molto più competitivi del B, in cui il livello sarebbe più basso. Col taglio dei raggruppamenti in verticale si avrebbe così una qualità media più equa, diversa da quella attuale”. Una spiegazione quasi plausibile, se non fosse che tale “taglio” rappresenterebbe una spesa maggiore non solo per le società ma anche per i tifosi, che sarebbero chiamati a sostenere costi elevati causa trasferte “stile serie B”.

Un argomento che tocca da vicino i sostenitori Biancoscudati. Perché stando così le cose il Padova potrebbe ritrovarsi in un girone con squadre romagnole (Santarcangelo e Rimini), marchigiane (Ancona e Macerata) ed abruzzesi (Teramo) ma anche pugliesi (nel girone C al momento militano Lecce, Foggia, Fidelis Andria, Monopoli e Martina) nonché il Matera. Un autentico giro d’Italia, insomma. E contando che si punta al ritorno ad una Lega Pro a 60 squadre vien da sé che l’elenco andrebbe ulteriormente implementato.

Meglio aspettare notizie ufficiali, però. Per evitare giramenti vari…




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