Cittadella, Salvi: “Il gol di testa? E’ il primo che faccio, ma non è un caso perché…”

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I gol di testa su azione d’angolo stanno caratterizzando questo brillante avvio di campionato del Cittadella. A Bari ha aperto le danze Manuel Pascali, che ha bruciato i difensori locali su calcio dalla bandierina di Lucas Chiaretti, sbloccando il risultato a favore della squadra granata. Sabato scorso al Tombolato nella sfida con la Ternana è stato Alessandro Salvi, svettando nell’area avversaria, a mettere al sicuro il risultato sfruttando un altro pallone calciato da Chiaretti dalla bandierina. Difensori in gol, dunque, e non per caso. Più di qualche tifoso durante il raduno estivo a Lavarone, mentre attendeva il pranzo alla “Festa del tifoso”, aveva notato l’insistenza con la quale Chiaretti, e non solo lui, calciava palloni su palloni dalla bandierina mentre in centro area venivano eseguiti movimenti preparati secondo schemi precisi. Pascali era uno di quelli che più spesso incocciava la testa con il pallone mettendolo in rete, gesto ripetuto come in fotocopia nel pomeriggio in amichevole con il Levico. Le stesse esercitazioni vengono spesso perfezionate durante la preparazione al Tombolato, come spiega Alessandro Salvi: «Ci prepariamo nelle situazioni da calcio piazzato durante gli allenamenti e direi quest’anno anche in misura superiore rispetto alla passata stagione. Sono quattro-cinque gli schemi sui quali lavoriamo con più insistenza e durante la partita li applichiamo in base alle caratteristiche dell’avversario». Per capire quale sarà lo schema scelto c’è un linguaggio particolare. «Abbiamo dei segnali – riprende Salvi – che noi conosciamo e in base ai quali sappiamo dove andrà indirizzata la palla e chi deve andare a colpirla». L’ex difensore dell’Albinoleffe non è mai stato un goleador, in particolare di testa. «Di solito ho messo a segno uno o due gol a stagione e sempre di piede. Con la Ternana – precisa – è proprio il mio primo gol di testa. Non è mai stato nelle mie abitudini andare a saltare nelle situazioni da calcio d’angolo. È da quest’anno che, parlando anche con l’allenatore, ci sto provando». Visti gli effetti vale quindi la pena di insistere. Sulle due bellissime vittorie a Bari e con la Ternana, conclude Salvi: «Possono apparire una sorpresa, ma da calciatore che vive la dinamica del nostro gruppo non ritengo questi due successi fuori le righe. La compattezza e la voglia di fare bene sono tali che i risultati ne sono la conseguenza». Edoardo Gorini, che fa parte dello staff tecnico di Roberto Venturato, conferma che nella programmazione vengono curati in modo particolare le situazioni che si creano dai calci piazzati: «Nel calcio moderno è un aspetto che può fare la differenza, perciò vengono studiati i particolari e ci si esercita a trovare sempre nuove soluzioni. Almeno in due pomeriggi alla settimana dedichiamo parecchio tempo agli sviluppi delle situazioni dai calci d’angolo e alle punizioni dal limite dell’area. Abbiamo in rosa diversi elementi adatti come saltatori in area e che sanno farsi trovare al posto giusto come Pascali, Scaglia, Litteri, Salvi e lo stesso capitano Iori». Chiaretti, Paolucci e Benedetti sono invece fra coloro che sanno sfruttare le punizioni da fuori area. Conclude Edoardo Gorini: «Due dei quattro gol di questo inizio di campionato nati da calcio d’angolo sono un buon bottino, ma anche nella scorsa stagione questo aspetto è stato positivo».

(Fonte: Gazzettino)




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