Parma-Padova, l’analisi del “Gazzettino”

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Una prova di forza e di grande maturità. Il Padova esplode in tutto il suo splendore e lo fa nello scontro diretto con il Parma, agganciato a quota 25 punti in classifica. Un successo che al Tardini mancava da ventisei anni (1-0, Pradella) e che carica a mille i biancoscudati in vista del derby con il Venezia. Anche perché è il sesto acuto in sette gare (Coppa inclusa) e i continui progressi sul piano dell’identità di squadra e del gioco sono sotto gli occhi di tutti. Tanto più che per la seconda volta di fila la vittoria arriva in rimonta: era accaduto con il Feralpi Salò e la storia si ripete con i ducali. Il tutto nel segno di Altinier (doppietta), l’ex di turno Mazzocco e Russo che rispondono a Calaiò mandando in estasi il popolo biancoscudato. Ma è tutti il collettivo che merita gli elogi, con una menzione speciale per Dettori tornato il trascinatore d’inizio campionato mettendoci numeri da categoria superiore.

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È l’apoteosi, anche per il popolo biancoscudato in curva. Intanto Favalli (problema alla caviglia) lascia il posto a Tentardini, poi dentro Neto Pereira con standing ovation riservata ad Altinier, e Germinale per Alfageme. Ma ormai la gara non ha più niente da dire, e lo strapotere biancoscudato è certificato.

(Fonte: Gazzettino, Pierpaolo Spettoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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