Padova-Teramo, le voci dalla sala stampa. Brevi: “Abbiamo faticato, ma crediamo ancora al primo posto!”

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Guido Ugolotti, allenatore Teramo: “Siamo stati bravi nel primo tempo e abbiamo fatto giocare male una squadra che di solito gioca partite migliori tra le mura amiche. Nel primo tempo li abbiamo messi in difficoltà, non con le ripartenze come si può pensare, ma coi cross. Il secondo tempo va analizzato a tutto tondo, guardando le diverse situazioni. Noi avevamo sprecato tanto col Pordenone in settimana e quando i nostri avversari hanno alzato il ritmo la loro qualità è venuta fuori. I loro cambi sono stati di qualità, noi dopo aver preso il gol non abbiamo saputo reagire. Poi abbiamo provato a prendere metri cambiano col 4-3-3 anche se questo modulo non ha portato a niente. Nelle ultime partite qualcosa di buono era stato fatto. Noi ci alleniamo sul campo sintetico e questo può aver influito sulle energie rimaste. La mentalità del Teramo deve essere questo. A Teramo si vive di ricordi, che sono cose belle, ma la realtà è che la squadra si deve salvare. Dobbiamo lavorare sulla solidità difensiva e dobbiamo migliorare quando abbiamo la palla. Non possiamo pensare di venire a Padova e fare una partita diversa, abbiamo fatto la gara che avevamo preparato anche se di sicuro abbiamo qualità per fare meglio”. Ore 16.50 –

Oscar Brevi, allenatore Padova: “Le difficoltà del primo tempo ci sono state. Abbiamo fatto più fatica perché abbiamo commesso qualche errore e non riuscivamo a essere aggressivi. Abbiamo pagato la fatica eccessiva, non siamo riusciti ad andare a prenderli alti, però loro erano più dinamici e noi non siamo stati bravi a ripartire. La partita me l’aspettavo molto complicata, poi loro nel secondo tempo si sono abbassati ed è uscita la stanchezza, bisognava fare gol su una situazione di giocata individuale. Loro erano ben coperti e non era facile scardinarli. Abbiamo dovuto rischiare qualcosa, questa vittoria è importante. Qualcuno ha pagato le due partite ravvicinate, magari abbiamo attaccato poco la porta su tutti i cross che sono piovuti. I tanti calci d’angolo? Loro avevano tanti saltatori e non era semplice fargli gol in questo tipo di situazione. Noi crediamo che dobbiamo continuare a lavorare e stare attaccati alle prime, le altre continuano a vincere, dobbiamo ottenere il massimo, ma chiaro che chi è davanti ha più margine per sbagliare. Il Teramo? Nelle ultime partite sta facendo bene, è organizzata, nelle ultime partite ha fatto bene, si vede il miglioramento e non sarà facile per nessuno superare questa squadra. Io irritato? A fine primo tempo avevamo pensato a un cambio tattico, poi loro hanno cambiato sistema di gioco e ho dovuto alzare di più la voce per sistemarci. La miglior difesa del campionato? Non basta per ammazzare il campionato, chiaro che se Venezia le vince tutte non è semplice, ma mancano ancora 11 partite, tra cui gli scontri diretti, facciamo il massimo e poi vediamo. Il secondo posto? Ti da un po’ di vantaggio non giocando la prima, ma è un vantaggio relativo. Alfageme? Non verrà fermato, ha stretto i denti con l’infortunio dopo una settimana che non è stata semplice, si è messo a disposizione e lo voglio ringraziare”.

Francesco Dettori, centrocampista Padova: “Abbiamo avuto qualche difficoltà nel primo tempo contro un Teramo chiuso in difesa. Non era andata benissimo, mentre nella ripresa si sono aperti un po’ gli spazi e siamo stati più bravi a sfruttarli. Questi tre punti per noi sono fondamentali. Il gol non era facile, sulla sponda di Luis ho cercato di calcolare il rimbalzo del pallone e viste le condizioni del terreno di gioco non è stato semplice, però ho calciato deciso e alla fine è andate bene. Ma era nell’aria, sentivo che avremmo fatto gol da un momento all’altro>. <Nella ripresa loro sono calati un po’, ma soprattutto noi siamo stati più brillanti. Ci eravamo accorti che quanto fatto nei primi 45 minuti non sarebbe bastato, abbiamo scelto di pressarli più alti e questo li ha mandati ancora di più in difficoltà”.

Carlo De Risio, centrocampista Padova: “Serviva un pizzico di cattiveria in più e una maggior pressione nel cercare il gol  e infatti siamo cresciuti minuto dopo minuto nel secondo tempo. La rete l’abbiamo trovata, forse anche con un pizzico di fortuna, ma la prestazione è stata ancora una volta quella giusta. Ero convinto che sarei guarito, non ho mollato e mi sono allenato sempre bene. E così deve fare anche il Padova, che gara dopo gara deve rimanere lì attaccato senza preoccuparsi di quello che fanno le altre. A Reggio ci aspetta una gara difficilissima, ce la andiamo a giocare e vogliamo fare il risultato. L’importante è pensare prima di tutto alla nostra prestazione”.




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