Padova-Santarcangelo, l’analisi del “Gazzettino”

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Poteva essere la domenica perfetta. Invece a togliere in parte il sorriso ai biancoscudati è arrivato il gol quasi a tempo scaduto (ormai un marchio di fabbrica) del Venezia, annullando così i benefici effetti che avrebbe potuto avere il 2-0 al Santarcangelo nella rincorsa alla vetta. La sconfitta della Reggiana e il pareggio del Parma hanno comunque permesso al Padova di puntellare il terzo posto in classifica e di portarsi ad un solo punto dal secondo. Non è stato facile per la truppa di Brevi avere ragione della formazione romagnola, in corsa per i play off e reduce da una striscia positiva di cinque risultati. Molto incoraggianti sul piano della manovra i primi venti minuti: buona la spinta sulle corsie esterne di Madonna e Favalli, preziosi i movimenti tra le linee di Neto Pereira e Dettori, aggressivi al punto giusto Mandorlini e De Risio nell’azione di riconquista del pallone. Unica nota stonata l’ultimo passaggio a liberare l’uomo davanti alla porta. E così, pur con qualche affanno, la difesa del Santancargelo ha avuto sempre buon gioco. Le fasi successive sono state più equilibrate. Gli ospiti hanno cominciato a mettere con più insistenza il naso fuori dal guscio, mentre l’azione offensiva della compagine di casa è diventata meno fluida. Quando il Santarcangelo vedeva ormai prossimo il traguardo dell’intervallo, il Padova ha però trovato il guizzo vincente con Altinier, fino a quel momento quasi impalpabile, ma come sempre implacabile quando c’è da colpire in area. Sanguinoso il pallone perso a metacampo da Carlini sul pressing feroce di Favalli (Marcolini in panchina è andato su tutte le furie), veloce ripartenza del numero tre biancoscudato che dopo una precisa triangolazione con Dettori ha servito sul piatto d’argento un assist al bacio per Altinier che in corsa, di prima intenzione, non ha dato scampo al portiere Nardi.

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Decisivi per il 2-0 i cambi di Brevi: al novantesimo Mazzocco si è inventato un numero d’alta scuola in mezzo al campo, l’azione si è quindi sviluppata sulla sinistra per Favalli che dopo avere vinto un contrasto ha servito un pallone con il contagiri a De Cenco il quale di giustezza ha trafitto Nardi. Primo sigillo in campionato per il brasiliano e partita in ghiaccio.

(Fonte: Gazzettino, Claudio Malagoli. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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