Live 24! Padova-Mestre, -2: si torna subito a sudare alla Guizza, il turno infrasettimanale chiama…

Condividi

Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] «Siamo in una settimana particolare – ha commentato Zironelli – ragion per cui ho pensato di dare spazio anche a coloro che sino a qua sono stati meno impiegati. Io non faccio distinzioni, tutti sono utili. Non avevo dubbi nella loro risposta. Sono contentissimo. Siamo riusciti a gestire al meglio la partita senza rischiare ed è una soddisfazione constatare che Gagno ha chiuso il match senza sporcare i guanti. Li facevamo verticalizzare ma non giocare. Siamo stati bravi lì, perché recuperavamo sempre il pallone ed eravamo pronti a far ripartire l’azione». Nel primo tempo avete faticato ad andare al tiro. «Sì, non siamo stati bravi ad andare al tiro, ma nella ripresa abbiamo messo dentro parecchie palle, provando anche la conclusione da fuori come voglio io, perché quando non si trovano spazi non si può sempre continuare a girarla ma bisogna anche provare a tirare». Una vittoria che infonde ancor maggior fiducia in vista del derby di mercoledì con il Padova. «Certo. Ho scherzato con i ragazzi dicendo loro che dopo questi tre punti potevamo trovarci direttamente davanti all’Euganeo. Questa con il Bassano era una partita che sentivamo alquanto ed averla vinta in questa maniera ci galvanizza. I ragazzi stanno dimostrando a loro stessi che valgono questa categoria. Dico che lo sapevamo, ma adesso dobbiamo continuare ad andare avanti in questa maniera perché la strada è ancora lunga e dura. Non ci possiamo concedere distrazioni, bisogna restare sempre sul pezzo. Non ho dubbi che i miei giocatori lo faranno». […]

Ore 19.40 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Basta un rigore di Beccaro nella ripresa per far volare il Mestre. Per la sfida con il Bassano, la prima di un ciclo particolarmente impegnativo che in sette giorni vedrà gli arancioneri affrontare nel turno infrasettimanale il Padova e poi domenica nuovamente al Mecchia il Renate, mister Zironelli sorprende tutti ricorrendo a piene mani al turnover, confermando solamente quattro elementi degli undici che avevano iniziato lo scorso match con il Ravenna. Primo tempo senza particolari emozioni con il Mestre a fare la partita cercando di allargare le maglie difensive vicentine che non lasciano spazio. […]

Ore 19.20 – (La Nuova Venezia) A fine gara i primi ad uscire sono i giocatori arancioneri, “gasati” dalla vittoria e già con la testa al derby di mercoledì. Il primo a parlare è Spagnoli che ieri è partito dall’inizio con il non facile compito di sostituire Neto. «Il morale ora è altissimo e la squadra sta dando segnali di miglioramento partita dopo partita e ci stiamo divertendo. Il mister ha rispetto per tutti i giocatori e l’allenatore è stato molto chiaro a inizio gara: prima di tutto dobbiamo puntare all’obiettivo salvezza mantenendo sempre i piedi per terra poi ciò che verrà in più tanto di guadagnato. Ora arriva il Padova. Parliamo di una grande squadra con ottimi giocatori che non è prima per caso ma siamo convinti di potercela fare». Gli fa eco Rubbo sul quale è stato fatto il fallo da rigore che ha deciso la gara. «Grande partita contro una grande squadra. Siamo felici e carichi per mercoledì. Sul rigore posso solo dire che c’era. Sono stato toccato da dietro mentre ero già in area. Forse non ero in chiara occasione da gol ma penso che la decisione dell’arbitro sia stata corretta. Non c’era l’intenzione di farmi male, il difensore ha agito d’istinto senza pensare che da quella posizione non potevo essere più di tanto pericoloso». […]

Ore 19.00 – (La Nuova Venezia) Umori diversi a fine partita. Il primo mister a recarsi in sala stampa è quello arancionero, Zironelli, soddisfatto per il risultato e la prestazione nonostante i tanti cambi. «Rubbo, Spagnoli e Kirwan hanno giocato una grande partita. I ragazzi sono abituati. L’anno scorso ho cambiato 34 formazioni e non vedo perché, allenando giocatori che mi danno tutto, non dovevo cambiare. Soprattutto considerando che ci aspettano 3 partite in una settimana. Abbiamo controllato da subito il gioco e corso pochissimi rischi e non abbiamo fatto errori in difesa. I ragazzi hanno dato l’anima e questa vittoria sarà una bella iniezione di adrenalina in vista della partita di mercoledì. Non abbiamo mai rubato niente. Questa è la dimostrazione che i miei giocatori meritano tutto ma dobbiamo rimanere coi piedi per terra e stare in campana non solo per le prossime partite ma perché tutto il campionato sarà molto lungo e noi dobbiamo affrontare ogni partita come se fosse una finale; sempre con la stessa grinta e voglia di imporre il nostro gioco. Non nego che il Bassano lo temevamo ma siamo riusciti a non farlo giocare per tutti i 90’». […]

Ore 18.40 – (La Nuova Venezia) Chiamiamolo turnover o pretattica in vista del derby con il Padova, fatto sta che il Mestre affronta il Bassano in un match che potrebbe permettere di scavalcarlo in classifica con una formazione ampiamente rimaneggiata. Gagno rileva Favaro in porta, linea difensiva a tre solita con il ritorno di Gritti, centrocampo a 5 con l’inserimento di Casarotto e Kirwan e attacco completamente rivoluzionato con Sottovia, Neto e Beccaro in panchina. Zironelli azzecca la mossa e il sorpasso è servito. Certo, l’entrata del trio d’attacco titolare ha dato la scossa ma il primo scoglio è superato e il Mestre si trova nella parte alte della classifica. […] La partita potrebbe cambiare al 16′. Prima Grandi si supera su un tiro ravvicinato di Beccaro, poi l’arbitro vede un fallo in area su Rubbo trattenuto al limite da Bianchi e fischia il rigore. Sul dischetto va Beccaro che infila Grandi con un preciso rasoterra a fil di palo. […] Finisce 1 a 0 e il Mestre sorpassa i cugini Bassanesi. Per il Mestre, ora, nemmeno il tempo di riposarsi, da oggi la testa va subito alla sfida dell’Euganeo mercoledì alle 20. 30. Sbancare lo stadio patavino significherebbe arrivare a due lunghezze dal primo posto. Il presidente Serena tiene i piedi per terra ma davanti a vittorie così importanti, per il tifoso è lecito anche sognare. In fin dei conti il miracolo non è già avvenuto l’anno scorso?

Ore 18.10 – (Il Piccolo) Le sue doti nella fase offensiva le aveva già mostrate diverse volte al pubblico dello stadio Rocco. Rientrato da alcune settimane nell’undici titolare dopo un infortunio, è Michele Troiani, scuola Chievo Verona, uno dei grandi protagonisti del colpaccio firmato dalla Triestina a Pordenone.Per il terzino destro alabardato due grandi gol, il primo con un bellissimo volo aereo, il secondo che ha definitivamente chiuso la partita sul 4-2 con una stoccata mancina appena dentro l’area piccola. Difficile chiedere di più al giovane alabardato, il cui commento alla gara denota anche la giusta umiltà.«Era una partita molto difficile, il Pordenone è una squadra veramente tosta da affrontare. Con queste previsioni e questo tempo l’unica soluzione era mettere l’elmetto e giocare con il cuore, vincere i contrasti sulle seconde palle e cercare fino alla fine di non mollare mai. Credo che lo abbiamo fatto dal primo all’ultimo minuto e che questa vittoria sia pienamente meritata». Fare due gol sul campo di una delle belle favorite non è una soddisfazione da poco. «Logica la soddisfazione ma la cosa più importante è la vittoria della squadra. La doppietta mi fa molto piacere, e in generale di aver dato il mio contributo». […] La classifica sorride..«Sei risultati utili consecutivi, con vittorie e pareggi, ci hanno permesso di muovere bene la classifica, adesso dobbiamo cercare di vincere più partite possibili con l’obiettivo di arrivare ancora più in alto».

Ore 17.50 – (Il Piccolo) […] «Non gridiamolo troppo forte» esordisce Sannino. «Noi abbiamo sempre fatto il nostro dovere, il calcio è fatto di risultati e di prestazioni. Ho sempre detto che l’unica volta in cui non abbiamo fatto quello che dovevamo fare è stato con il Renate in casa, per il resto siamo una squadra che può andare a battagliare contro chiunque. Questa vittoria qui a Pordenone è avvalorata dal fatto di aver giocato contro un’ottima squadra, una squadra che in condizioni di terreno asciutto ha grandi qualità e molta personalità, e credo che tenterà fino all’ultimo di provare a vincere il campionato. Devo fare un plauso ai ragazzi per l’interpretazione della gara, dovevamo giocarla proprio così, con il coltello tra i denti e con la voglia di non mollare mai. Sono contento, i ragazzi se la meritano e sono contento per i tifosi. Ma queste belle prestazioni non devono modificare quello che resta l’obiettivo della Triestina di quest’anno, questi sono punti importanti che contribuiscono alla nostra classifica, e dobbiamo proseguire consapevoli dei nostri pregi e dei nostri limiti». […] In merito al parapiglia finale commenta il tecnico alabardato «Mi spiace per quanto è accaduto nel finale, sono cose che in una partita di calcio possono capitare, ma restano all’interno del campo. Guardiamo piuttosto alla gara con il Teramo, sarà molto importante». Il gol che ha spaccato la partita è arrivato dal piede di Mensah, chiamato a sostituire l’infortunato Petrella. «Mensah – conclude Sannino – era stato fermo quasi un mese e avevamo in mente in ogni caso di sfruttare delle sue qualità, anche se non pensavo così presto nella gara. Ho dovuto poi sostituire anche lui perché era normale la sua stanchezza. Questo dimostra la fisionomia di questa squadra, che ha anche tanti giovani. Siamo contenti così».

Ore 17.30 – (Il Piccolo) Piove sul Bottecchia e sui trecento supporter eroici giunti da Trieste. E anche parecchio. Ma nel catino neroverde il Pordenone affonda e la Triestina nuota a tempo di record. Terza vittoria in trasferta (4-2) nello stadio-acquitrino di una delle favorite per la promozione in B e finora mai sconfitta.L’Unione affronta una delle formazioni più attrezzate del girone. E bissa l’impresa di Vicenza di due settimane fa. Ma fa anche meglio perché dimostra di saper combattere anche su un terreno (quello pesantissimo) che sulla carta non sta nelle sue corde manovriere e tecniche. Non sempre le imprese si ripetono ma gli alabardati ci hanno provato a prendere la corona di principi delle trasferte. E ci sono riusciti di fronte ai padroni di casa reduci da tre pareggi. La Triestina da parte sua cancella la partita da dimenticare al Rocco contro il modesto Santarcangelo. Il tutto grazie a una doppia rimonta un secondo tempo arrembante con Mensah e Troiani sugli scudi.Sannino mescola ancora una volta le pedine dello scacchiere iniziale. El Hasni e Codromaz (a causa degli infortuni di Mori e Aquaro) possono andare in difficoltà al cospetto della prima linea pordenonese. E allora il tecnico mette davanti alla difesa Porcari e Meduri con Bracaletti a fare da collettore per gli esterni Bariti e Petrella addetti alla costruzione delle trame offensive assieme ad Arma, illustre ex di turno al Bottecchia. Colucci deve fare i conti con qualche defezione e soprattutto quella del bomber Gerardi. […] Al termine della battaglia arriva anche il momento della rissa sulla panchina alabardata con l’espulsione di Silvestro e Milanese. Triplice fischio e impresa dell’Unione con un 4-2 che resterà nella storia. E non solo in quella di questo campionato.

Ore 17.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Più che una partita di calcio è un bestiario. In una serata da lupi, ramarri e muli si sbranano sul fango. «Non mi metto il bottone nero perchè abbiamo perso la partita – sbotta Leonardo Colucci, con una malcelata voglia di essere una jena -. Colpa mia se in queste ultime 6 partite non abbiamo vinto, i ragazzi lasciamoli stare. Dobbiamo lavorare di più. Il calcio è uno sport collettivo con grandi momenti individuali. Quando li perdi, rischi di perdere come squadra. Abbiamo una rosa strutturata per giocare pulita ma, non solo oggi che il campo chiedeva di giocare sulla seconda palla, anche su campo bello a volte bisogna essere sporchi». Si può dire che quando il gioco si fa duro, il Pordenone non comincia a giocare? «Sì, è così. È anche una questione caratteriale: non sempre si può lavorare con i guanti bianchi». Le porcate sono le disattenzioni che consentono 3 gol in altrettanti minuti, in avvio di secondo tempo. Come certe scorbutiche reazioni, che neanche un istrice ferito è così spinoso. «Non ci sono state disattenzioni perchè il secondo gol ce lo siamo fatti da soli – puntualizza -. Un altro lo abbiamo preso sbagliando le marcature. Se siamo una squadra di 24 titolari non vedo dove sia il problema, se gioca uno o l’altro». Risposta a chi avesse criticato la formazione? «Chi dovevo far giocare: Lulli al posto di Burato, o Ciurria al posto di Martignago? Logico che, perso, la colpa è mia. Mercoledi andremo a recuperare dei giocatori, mi auguro di non sbagliare la formazione. Oggi l’ho sbagliata, perchè abbiamo perso». […] Arma, ex attaccante neroverde, vuole chiarire che l’esultanza era con il gesto del ciuccio: «Dedicato a mio figlio, in tribuna. Vittoria molto importante, contro un avversario che può vincere il campionato. Il ritorno al Bottecchia è stato emozionante, ringrazio il pubblico e spero che non abbia capito male il mio gesto». […]

Ore 16.40 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Derby amaro per il Pordenone. I muli scalciano quattro volte i ramarri e infliggono loro la prima sconfitta stagionale. Si è giocato su un acquitrino, sotto la pioggia incessante. Difficile fare calcio in simili condizioni. È stata un’autentica battaglia navale, caratterizzata da palloni calciati lunghi, tanto agonismo, scontri individuali a livello fisico e qualche furbata di troppo. Vergognosa l’ultima, quando negli spiccioli finali, sul 4-2 gli alabardati in panchina hanno di proposito buttato in campo un secondo pallone, per far sì che il direttore di gara fermasse il gioco e di conseguenza il forcing neroverde. Da lì è nata una megabaruffa che ha coinvolto tutti. Un’ingenuità da parte dei ramarri, non nuovi a gesti di nervosismo autolesionista. Ne hanno fatto le spese Milanese, ad dell’Unione, e Silvestro, appena entrato in campo, che ha lasciato ancora una volta i ramarri in inferiorità numerica. Eppure il derby era cominciato nel migliore dei modi, con il gol di Misuraca dopo appena 180”. Sull’1-0 si è concluso il primo tempo. Pirotecnica la ripresa, iniziata con 3 gol in 3′. Al 50′ ha pareggiato Troiani, al 51′ Magnaghi ha riportato in vantaggio i ramarri e al 53′ Arma ha fatto valere la vecchia legge dell’ex (2-2). Il Pordenone aveva a disposizione 37′ più recupero per ristabilire il teorico rapporto di valori. Allo scoccar dell’ora Colucci ha operato le sue modifiche, inserendo Raffini e Silvestro per Martignago e Misuraca. Mossa inutile: a comandare sono stati gli alabardati, passati in vantaggio con un gran gol a giro di Mensah. Poi hanno consolidato il risultato con Troiani. […]

Ore 16.20 – (Messaggero Veneto) Alla fine non c’è stato il divieto di acquistare e consumare alcol nei pressi e all’interno del Bottecchia, ma qualche disordine allo stadio si è verificato comunque. In particolare gli episodi da censurare si sono registrati all’intervallo della sfida, quando i tifosi della Triestina sono riusciti, inspiegabilmente, a forzare senza fatica la barriera che li separava dei sostenitori neroverdi. Si è rischiato che le due tifoserie venissero a contatto e soltanto la prontezza delle forze dell’ordine presenti in gradinata ha evitato l'”invasione” e scontri pericolosi. Le due fazioni si sono insultate, com’è purtroppo consuetudine nel calcio, e sono anche volati oggetti, panini, bicchieri, fortunatamente senza conseguenze. La cosa peggiore, tuttavia, sono stati i petardi lanciati dai supporter alabardati proprio tra gli “avversari” che si avvicinavano al bar. […]

Ore 16.00 – (Messaggero Veneto) […] Abbattuto e duro nell’analizzare il momento Gianvito Misuraca, che spera di essersi procurato solo «una contrattura. Piove sul bagnato, è un momento “no”: dobbiamo compattarci e dare tutti di più. Non basta ciò che stiamo facendo. Se siamo in crisi? Sì, i numeri dicono questo. Ma se siamo una vera squadra supereremo il momento». Il centrocampista torna sulla partita: «Nel primo tempo non abbiamo concesso nulla – argomenta -: nella ripresa, subìto il secondo gol, ci siamo un po’ persi». […]

Ore 15.40 – (Messaggero Veneto) «Dobbiamo fare di più: se nelle ultime cinque gare non abbiamo vinto è colpa mia e mi prendo tutte le responsabilità». Leonardo Colucci fa autocritica al termine di questo pazzo derby, contraddistinto da un campo impraticabile, e dopo un periodo negativo dal punto di vista di risultati per il Pordenone, la cui ultima vittoria risale allo scorso 8 ottobre col Ravenna. «Bisogna lasciare in pace i ragazzi: sono io che devo lavorare maggiormente per poter vincere una partita – afferma in sala stampa -. Evidentemente ho fatto poco su tante cose e mi prendo tutte le critiche. Bisogna migliorare sulle palle inattive e anche sulle marcature: una corazzata come la nostra non dovrebbe avere questi problemi. Il calcio poi è uno sport collettivo fatto di grandi momenti individuali: quando perdi i contrasti col tuo dirimpettaio è poi possibile perdere anche la partita».Non è contento del momento, Colucci, e forse neppure non è felice di tante altre cose. Ma deve guardare avanti, alla Reggiana con cui gioca mercoledì. A tal proposito ha una critica da fare: «Noi arriveremo dopo un match sul campo del genere – attacca – mentre loro hanno due giorni di riposo in più rispetto a noi. Andiamo avanti, però. Ci mancheranno Burrai e Misuraca? Non c’è problema, giocheranno altri ragazzi. Questa è una rosa fatta di 24 titolari, l’abbiamo sempre detto». Il tecnico chiude facendo capire che la squadra deve dare di più sotto il profilo del temperamento: «Quando il gioco si fa duro, a volte noi non giochiamo – si lamenta -. È un gruppo strutturato per fare bel calcio, ma ci sono match come questi in cui bisogna indossare i guanti sporchi. Dobbiamo mettercelo in testa». […]

Ore 15.20 – (Messaggero Veneto) Diluvia sul Bottecchia, e sul Pordenone oltre all’acqua piovono gol e cattivi pensieri. Ben quattro i fradici palloni infilati nel sacco dalla Triestina, che a… pallanuoto si conferma decisamente più brava. Così, nel derby regionale infligge la prima sconfitta in campionato ai ramarri e li allontana dalla vetta della classifica, rendendo davvero misero il bottino dell’ultimo periodo per la squadra di Colucci: tre pareggi consecutivi e un ko, con la vittoria che manca ormai da un mese. Per gli alabardati prosegue invece l’ottimo momento: sesto risultato utile di fila e secondo successo consecutivo in trasferta – dopo quello di Vicenza – contro una delle favorite alla promozione in serie B. Illusione. Eppure partono bene i neroverdi, senza lo squalificato Stefani dietro e senza Gerardi, infortunato, davanti. Pordenone che non cambia atteggiamento né modulo, con Magnaghi punta centrale, Martignago ala sinistra al posto di Ciurria e Buratto a sorpresa titolare in mezzo al campo al fianco di Burrai e Misuraca, e va subito all’attacco di una Triestina spregiudicata col suo 4-3-3, in cui l’ex Arma cerca sin dalle primissime battute di mettersi in luce. […] Prima della fine il Pordenone ha qualche occasione in mischia per tornare in partita, ma la Triestina non si fa sorprendere. Finisce con una zuffa nei pressi della panchina ospite per una perdita di tempo di troppo e un evitabile rosso diretto a Silvestro. Così cala il sipario nel modo più triste. E piove, è proprio il caso di dirlo, sul bagnato: mercoledì a Reggio Emilia rientrerà Stefani, ma mancherà il “faro” Burrai, in diffida e ieri ammonito.

Ore 14.50 – (Mattino di Padova) Tre punti dovevano arrivare e tre punti sono arrivati, ma contro l’Abano, ultimo della classe, non è stata una passeggiata per la Clodiense. Gara molto condizionata dalla pioggia e soprattutto dal forte vento che ha soffiato imperterrito per tutto l’arco dell’incontro.Non è stato insomma un pomeriggio tranquillo, anzi, perché quando l’Abano ad un quarto d’ora dalla fine era pure riuscito a pareggiare, di fantasmi sopra il “Ballarin” ne giravano parecchi. Poi le due reti nel finale che consegnano la seconda vittoria in campionato e ridanno ossigeno ad una classifica che stava diventando asfittica. Fedele alle dichiarazioni della vigilia, De Mozzi fa debuttare da titolare il giovane Bullo (classe ’99) che gioca come trequartista, piazza Tebaldi tra i pali e costruisce un centrocampo tutto muscoli e qualità con Abrefah, Conti e Delcarro titolari. L’Abano non è messo male in campo, visto che il 4-1-4-1, con Gargini davanti alla difesa e Mattia Cecconello unico termnale d’attacco, qualche problema ai lagunari lo crea. […]

Ore 14.30  – (Mattino di Padova) Dopo la gara, negli spogliatoi non si avverte chissà quale tensione. Il pareggio, infatti, sembra, se non altro, non scontentare i due tecnici di Este e Delta Rovigo, Michele Florindo e Alessandro Tessarin. Il tecnico atestino, tuttavia, ha un unico motivo di rammarico: «Mi dispiace di non aver avuto a disposizione due giocatori importanti come Florian e Viviani, che in alcuni momenti della partita, soprattutto nella ripresa, possono dare quel pizzico di verve in più», spiega Florindo. «Nel primo tempo abbiamo fatto pochino mentre nella ripresa li abbiamo costretti a difendersi grazie all’avanzamento di Boron». «È un peccato», prosegue l’ex difensore, «perché abbiamo dominato ma non è arrivato il guizzo decisivo. Loro si sono comunque difesi bene e va dato merito anche al loro portiere». […]

Ore 14.10 – (Mattino di Padova) L’Este non si fa del male. Anzi, prosegue la serie positiva di risultati utili consecutivi (cinque vittorie e due pareggi) con uno 0-0 contro il Delta Rovigo, che non varrà un posto di diritto nell’almanacco dello spettacolo ma fa comunque curriculum e classifica. Con il punticino racimolato fra le mura amiche, infatti, i giallorossi restano in zona playoff come quarta forza, a pari merito col Belluno e meno tre dalla vetta, occupata da Campodarsego e Virtus Vecomp Verona. Al Nuovo Stadio, come detto, non è la domenica del calcio-Champagne. A dirla tutta, l’esordio stagionale del vin brulè, per larghi tratti del match, rappresenta l’unica consolazione del pubblico, infreddolito dalle prime bizze meteorologiche novembrine. […] Il pari regala ad entrambe un passo avanti nella graduatoria. Domenica prossima entrambe le squadre saranno impegnate in un turno particolarmente proibitivo: l’Este andrà in trasferta a Mantova, mentre i biancazzurri riceveranno la rediviva Clodiense.

Ore 13.50 – (Mattino di Padova) «Era la terza partita in una settimana ed era difficile essere ancora brillanti, viste le condizioni fisiche di molti» assicura negli spogliatoi l’allenatore del Campo Gianfranco Fonti «Senza dimenticare che avevamo di fronte una squadra molto fisica e attenta alle palle inattive. In ogni caso i ragazzi hanno dimostrato di voler portare a casa la pagnotta e hanno lottato su ogni pallone. Tanto da sfiorare il 2 a 0 in un’occasione, che forse non avrebbe chiuso la partita ma ci avrebbe dato più tranquillità. Veniamo del resto da una rincorsa che ci dà fiducia e stimoli, ma anche la responsabilità di non perderci. Dobbiamo pertanto recuperare energie». […]

Ore 13.30 – (Mattino di Padova) E con questa fanno cinque vittorie consecutive. Sotto la pioggia battente il Campodarsego inanella un altro successo, ma che fatica contro una Liventina ben organizzata e mai rinunciataria! Se quel che conta sono comunque i tre punti, gli uomini di Fonti possono festeggiare alla grande una volta sotto la doccia: il bottino pieno significa primato in classifica, seppure condiviso con la Virtus Vecomp. […] Per il vantaggio bisogna comunque aspettare il 27′: Leonarduzzi di testa devia un altro calcio piazzato di Kabine, palo interno e gol, nonostante le proteste degli avversari che invocano il fuorigioco. […] L’ultimo quarto d’ora è ad alta tensione, perché i trevigiani credono nel pari e lanciano tanti palloni nell’area dei padroni di casa. Il crescendo di falli, in una partita già molto tattica di suo, porta a un crescendo di nervosismo. Ma il risultato resta tale e quale.

Ore 13.00 – Qui Guizza: prosegue l’allenamento mentre imperversano pioggia e vento.

Ore 12.40 – Qui Guizza: cross e tiri per le riserve di ieri.

Ore 12.30 – Queste le dichiarazioni rilasciate alla nostra redazione da Giorgio Zamuner prima dell’allenamento mattutino alla Guizza: “Pulzetti? Ha fatto un controllo stamattina, ma fortunatamente non è niente di particolare, solo una forte contusione! Guidone? Semplice affaticamento all’adduttore. Recuperano per mercoledì? Pulzetti potrebbe anche farcela, ma domenica col Pordenone dovrebbero comunque esserci entrambi. Il pareggio con la FeralpiSalò? Un pizzico di rammarico ovviamente c’è perché vedendo l’andamento della partita meritavamo i tre punti ma abbiamo comunque pareggiato su un campo difficile, contro una squadra di assoluto valore che veniva da sette risultati utili consecutivi. Nel secondo tempo non si riusciva quasi più a giocare ma abbiamo comunque avuto una palla gol pericolosa. Ciò che va sottolineato è la prova di forza della squadra nella prima mezz’ora. L’occasione di Chinellato? Caglioni ha fatto un autentico miracolo, ma l’occasione da gol è stata obiettivamente clamorosa… È un 50/50% come dice giustamente il mister! I risultati di ieri? Dimostrano che è un campionato particolarmente equilibrato, non c’è una squadra che dà un’accelerata forte. La netta sconfitta del Pordenone è il risultato forse più clamoroso, ma prepariamoci a un campionato ricco di sorprese. Il Mestre? È una squadra sbarazzina, che ha impeto e forza ed è spregiudicata… Ci vorrà grande attenzione perché loro arrivano con l’entusiasmo dei cinque risultati utili consecutivi ma giochiamo in casa e dunque dobbiamo vincere. Il Modena? Dispiace per l’epilogo anche se probabilmente era già scritto a giugno perché c’erano dei problemi grossi a monte. Dispiace perché fallisce una squadra storica e perché rimarranno a disoccupati molti dipendenti. Ora l’handicap è che non ci sarà mai una classifica reale causa soste e quant’altro, è tutto ciò condizionerà le squadre a livello psicologico. Calendario da rifare nel girone di ritorno? Sarebbe ideale per evitare i due turni di sosta ma temo che non sia fattibile. Potrebbe essere proposta, ma temo che verrebbe bocciata…”

Ore 12.20 – Qui Guizza: lavoro in palestra per Bindi, De Risio e Pinzi. A breve notizie su Pulzetti e Guidone.

Ore 12.00 – Qui Guizza: Biancoscudati in campo per l’allenamento.

Ore 11.30 – Le pagelle del Padova (Gazzettino): Bindi 6; Madonna 6, Cappelletti 5.5, Trevisan 6, Contessa 6.5; De Risio 6 (Mandorlini 6.5), Pinzi 7, Belingheri 6.5 (Russo sv); Pulzetti 7.5 (Candido 6); Guidone 6.5 (Chinellato 5.5), Capello 7.5 (Serena sv). 

Ore 11.20 – (Gazzettino) Le parate del portiere Caglioni e due traverse, decisiva in particolare quella colpita nella ripresa da Chinellato, negano al Padova una meritata vittoria sul difficile campo della Feralpisalò, reduce da sette risultati utili, in una sfida giocata senza esclusioni di colpi. I biancoscudati perdono così la vetta della classifica a vantaggio del Renate, ma la prova offerta in terra bresciana fa comunque pensare in positivo in chiave futura e conferma la solidità e la forza della squadra. Unica variazione rispetto all’ultima gara con il Bassano il ritorno in mediana di De Risio, mentre nei locali, schierati da Michele Serena con un modulo speculare, non mancano gli ex Emerson e Dettori. La pioggia battente e il terreno pesante non penalizzano lo spettacolo con le due formazioni che danno vita a un primo tempo giocato con intensità e tutt’altro che avaro di emozioni. I padroni di casa puntano spesso sui lanci lunghi, ma creano grattacapi alla retroguardia biancoscudata, soprattutto a Cappelletti e Madonna, quando agiscono sulla sinistra, mentre il Padova risponde con un Pulzetti in condizioni strepitose che intercetta tanti palloni sulla metacampo avversaria e cerca più volte senza fortuna la porta. […]

Ore 11.10 – (Gazzettino) Prosegue: «C’è una crescita sul piano del gioco e del carattere, ho visto una squadra che fino a quando il campo l’ha permesso ha fatto un grande calcio. Il rigore? Lo voglio vedere domani mattina (oggi, ndr). I ragazzi mi hanno detto che non c’è stato contatto, però se l’arbitro ha deciso così bisogna accettare. È anche vero che la stessa situazione era successa a noi e il direttore di gara ha giudicato in maniera diversa. Gli errori vanno accettati, non è sicuramente questo che non ci ha fatto vincere». […] È il turno di Belingheri: «Dispiace non avere vinto, ma è un punto ottimo. Siamo contenti a metà, abbiamo fatto un’ottima prestazione. Il gol? Lo dedico a miei bambini e a mia moglie che hanno visto la partita in televisione». Poi ‘altro autore del gol, Capello: «Sono stato fortunato a deviare quel pallone calciato da Belingheri, è andata bene. Peccato per risultato, potevamo potare a casa tre punti. Ci accontentiamo di questo pareggio».

Ore 11.00 – (Gazzettino) «C’è un po’ di rammarico perché meritavamo qualcosa di più, però è importante portare via un risultato positivo su un campo difficile». È il flash nel dopo gara del presidente Roberto Bonetto, che aggiunge: «È stata una bella partita e è una giornata positiva dato che davanti le altre non hanno corso, eccetto il Renate. L’importante è vedere che la squadra sta crescendo seguendo le indicazioni dell’allenatore, e che il pubblico si diverte». Ecco proprio Bisoli: «Per la mole di gioco che abbiamo creato meritavamo di più. Venire a Salò e giocare in questo modo non è da tutte le squadre. C’è un po’ di rammarico, però è anche vero che abbiamo fatto un altro passo in avanti per cercare di stare in vetta. Nei primi trenta minuti abbiamo tirato sette-otto volte e potevamo essere 3-0, poi ci siamo trovati sotto 2-1 e questo poteva abbatterci. Invece abbiamo continuato a giocare, abbiamo pareggiato e nella ripresa abbiamo avuto due occasioni importanti per vincere. A volte puoi raccogliere di più, altre meno, ciò che conta è giocare così e davanti avevamo un avversario che come noi è stato costruito per vincere».

Ore 10.40 – (Mattino di Padova, editoriale di Stefano Edel dal titolo “Le recriminazioni ci stanno, però la strada è giusta”) Sono ritornati a scandire le loro giornate di campionato a braccetto, Cittadella e Padova. E anche nella sostanza i risultati del week end hanno molto in comune l’uno con l’altro: intanto perché sono arrivati due pareggi, con la differenza che Pulzetti & C. il loro lo abbiano colto in trasferta, e sul campo di una delle concorrenti dirette per la promozione finale, e poi perché tanto i granata quanto i biancoscudati hanno creato – e sprecato -le opportunità per fare bottino pieno.Si recrimina, su entrambi i fronti, e non a torto. […] Il Padova di Salò ha sciorinato un gran calcio per una buona mezz’ora e solo la sfortuna lo ha penalizzato. Poi ha reagito a due situazioni negative e in pochi minuti ha centrato il pareggio. Nella ripresa poteva fare l’en plein, negatogli dal portiere avversario. Ora è secondo, atteso in cinque giorni da due sfide delicatissime, contro Mestre e Pordenone. Bisoli è troppo esperto per non essersi accorto dove c’è bisogno di migliorare, ma la strada è quella giusta. Perseveri e vedremo una squadra protagonista sino alla fine.

Ore 10.30 – Le pagelle del Padova (Mattino di Padova): Bindi 6; Madonna 6, Cappelletti 5, Trevisan 6.5, Contessa 6; De Risio 6 (Mandorlini 6.5), Pinzi 6, Belingheri 6.5 (Russo sv); Pulzetti 7.5 (Candido 6); Guidone 6.5 (Chinellato 5.5), Capello 7 (Serena sv). 

Ore 10.20 – (Mattino di Padova) Ma anche per una prova maiuscola nella prima mezz’ora, dove ha stordito la Feralpi degli “ex” Michele Serena, Emerson e Dettori, che ha rischiato di andare al tappeto definitivamente e di non rialzarsi più. Invece, pur straripando per la sua fisicità e la determinazione nelle giocate, i biancoscudati sono andati sotto, reagendo da grande squadra quali sono e raggiungendo un 2-2 che è parso tanto bello quanto conseguenza di alcune ingenuità evitabili, sia da una parte che dall’altra. Alla fine, meglio guardare il bicchiere mezzo pieno, la posizione in alto si consolida e contro un avversario che non perdeva da sette partite – adesso otto – il risultato alla fine conta. […] Non c’è tempo per rifiatare, mercoledì sera c’è un nuovo test che vale molto: il derby con il Mestre all’Euganeo. Torna Neto, ci sono Sottovia, Beccaro e Zecchin. Padovani contro il Padova. Ma è il momento di insistere, perché lì in alto c’è poco da scherzare, l’equilibrio regna sovrano.

Ore 10.10 – (Mattino di Padova) Ci eravamo tanto illusi. Ma sì, mettiamola così, anche se il pareggio di Salò – il secondo stagionale – è di quelli che valgono molto. Nell’immediato, considerati i risultati negativi delle concorrenti dirette (il Pordenone ha perso, così come la Sambenedettese e il Bassano), e in prospettiva, perché il Padova, che non è più primo ma secondo, da solo, alle spalle del sempre più sorprendente Renate, ha sempre una partita in meno rispetto ai “ramarri” friulani e all’Albinoleffe, che ha inanellato una serie di gare utili tale da proiettarlo sul terzo gradino del podio.Il Padova torna da Salò con un po’ d’amaro in bocca, per ciò che poteva essere e non è stato, ovvero una vittoria – e sarebbe stata l’ottava, la settima sul campo – che avrebbe meritato per le occasioni create davanti a Caglioni (bravissimo, in un paio di circostanze, a salvare la propria porta) e che lo avrebbe mantenuto al comando del girone.

Ore 10.00 – (Mattino di Padova) Ma venire a Salò, e giocare a questi livelli, vuol dire essere sulla strada giusta: essere primi davanti al Renate, o secondi ad un solo punto, per me non fa alcuna differenza». […] Mercoledì si torna in campo con il Mestre: la preoccupano le condizioni di Pulzetti e Guidone? «Pulzetti è stato vittima di una brutta distorsione alla caviglia, forse con l’interessamento del peroneo: per mercoledì non ce la farà di sicuro. Guidone, invece, ha avuto un’elongazione all’adduttore al 10′ del primo tempo, ma da “cocciuto” ha voluto stare in campo: credo che non avremo nemmeno lui contro il Mestre». «È stata una bella gara», l’analisi di Michele Serena. «Questa è stata la nostra miglior gara quest’anno, sia per intensità che per applicazione. Sapevo che il Padova sarebbe venuto qui per vincere, nessuno ha badato a tenere il risultato, e nel finale entrambi abbiamo inserito nuovi attaccanti. Credo che nel finale avessimo noi qualcosa in più, ma non c’è stata l’occasione giusta».

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) L’amaro in bocca rimane, per un 2-2 che avrebbe potuto portare al Padova in dote qualcosa in più, ma, visti i risultati delle concorrenti e la prestazione sul campo, il giudizio di Pierpaolo Bisoli è positivo. «La nostra gara è stata buona», le prime impressioni a caldo del tecnico biancoscudato. «Nei primi 30 minuti abbiamo giocato benissimo, ma concesso qualcosa di troppo. Siamo stati bravi, in particolare, quando siamo andati sotto nel punteggio e abbiamo rischiato che ci crollasse il mondo addosso: riuscire a pareggiare subito è stato fondamentale». Non crede che il pari vi stia un po’ stretto? «Nella ripresa la Feralpi ha fatto qualcosa di meno, noi abbiamo assestato la fase difensiva, ma non è il caso di recriminare. Alla fine dell’anno queste gare si compenseranno: a San Benedetto abbiamo vinto con due tiri in porta, oggi (ieri, ndr) con due gol e due traverse abbiamo portato a casa un solo punto.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) «Siamo dispiaciuti, abbiamo creato tante occasioni ma non siamo riusciti a concretizzarle». Così il centrocampista biancoscudato Luca Belingheri, autore del gol dell’1-0 e dell’assist per il 2-2 di Capello. «Dobbiamo essere comunque orgogliosi di una prestazione del genere, abbiamo creato tanto e su un campo difficilissimo. Dispiace non aver vinto, ma questo è un ottimo punto perché le condizioni nel secondo tempo erano diventate veramente dure, al limite della praticabilità. Abbiamo fatto un’ottima prestazione, ed eravamo partiti davvero bene: nella prima mezz’ora credo che almeno sette occasioni da gol siano arrivate, ma non siamo riusciti a sfruttarle del tutto. Brava la Feralpi a ribaltare la situazione, e noi a riprenderla subito». […]

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Il girone B sta per perdere un’altra squadra. È ovviamente il Modena, che ieri pomeriggio non si è presentato a Santarcangelo di Romagna per il suo match della 12ª giornata. Clima surreale, al “Valentino Mazzola”: allo stadio era tutto pronto per la sfida tra emiliani e romagnoli, con commissari a bordocampo, steward sugli spalti, distinta del Santarcangelo già consegnata all’arbitro. A mancare, il Modena: la prima squadra ha confermato lo sciopero, la Berretti si è rifiutata di scendere in campo, e per questo nessuno del club gialloblù si è visto in Romagna. Dopo i canonici 45′ di attesa, il direttore di gara ha dichiarato chiuso l’incontro, e oggi dal giudice sportivo arriverà al Modena un altro 0-3 a tavolino. E sarà il quarto stagionale, il che significa esclusione d’ufficio dal torneo e cancellazione dei tre punti assegnati a tutte le precedenti avversarie, Padova compreso: il girone B scenderà ulteriormente, con un organico a 18 squadre, e adesso si apriranno lunghe discussioni sulle formule di playoff e playout, che essendo organizzati tra raggruppamenti con organici differenti (due da 19 squadre, e uno da 18) andranno riscritte. […]




Commenti

commenti

About Gabriele Fusar Poli


WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com