Live 24! Fano-Padova, la vigilia: rifinitura a porte chiuse all’Appiani, è emergenza in attacco…

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Ore 21.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Quella di martedì è stata l’ennesima dimostrazione di affetto dei nostri inimitabili tifosi verso i giocatori, un segnale molto positivo in un momento in cui c’è bisogno di fare gruppo e sostenersi a vicenda». Non poteva mancare il ringraziamento del numero uno arancionero Stefano Serena ai tifosi che nel giorno di Santo Stefano hanno sostenuto la squadra durante il primo allenamento dopo Natale in vista della sfida di domani contro l’AlbinoLeffe, una partita molto importante nella quale il Mestre vuole tornare a muovere la classifica dopo tre sconfitte consecutive. All’andata, la truppa di Mauro Zironelli conquisto il primo successo stagionale sbancando Bergamo per 3-1, un risultato che però domani non farà testo. «Ovviamente ci auguriamo che si possa ripetere lo stesso punteggio – sorride Serena – ma chiaramente andremo ad affrontare una squadra che adesso ci conosce molto bene, ed avrà studiato le opportune contromosse. Mi auguro che possa essere una bella partita tra due squadre che giocano a viso aperto, perché contro le formazioni che adottano una mentalità difensiva abbiamo fatto tanta fatica, nella speranza di poter uscire da questa situazione che non ci ha visto brillanti nell’ultimo mese». […]

Ore 21.00 – (Il Piccolo) La Triestina si avvia verso la sfida di domani contro la Reggiana (al Mapei Stadium – Città del Tricolore calcio di inizio alle 18.30) in piena emergenza difensiva. Anche a causa della squalifica di El Hasni, tutti si attendevano infatti un rientro di Aquaro, in modo da avere un altro difensore centrale di ruolo da schierare accanto a Codromaz, e invece il capitano non figura nemmeno nell’elenco dei convocati per la trasferta emiliana stilato ieri sera e che sarà emanato oggi. La cosa sorprende perché Aquaro sembra ormai guarito dall’infortunio al ginocchio che lo aveva colpito due mesi fa, ma ovviamente la sua condizione non è al top e gli manca il ritmo partita. […] Chi verrà schierato accanto a Codromaz in difesa? Potrebbe toccare al giovane classe 1999 Brandmayr (vista la situazione, tra i 18 convocati oltre al difensore figurano anche i baby Erman e Pastore), ma è più probabile che sulla linea difensiva venga arretrato un centrocampista centrale. L’esperimento di Porcari tempo fa, seppur in una linea a tre in Coppa Italia con il Padova, non era andato bene, e forse alla fine potrebbe essere Meduri il prescelto. A questo punto, sarà decisiva la rifinitura di stamane al Rocco. Oltre ad Aquaro e Mori e allo squalificato El Hasni, saranno assenti anche gli infortunati Troiani, Castiglia e Hidalgo. A parte il rebus nella zona centrale difensiva, i terzini dovrebbero essere Libutti e Grillo, mentre a centrocampo Acquadro potrebbe prendere il posto di chi tra Meduri e Porcari dovesse venir arretrato, con Bracaletti a completare il reparto. Davanti si va verso un tridente con Arma punta e Petrella e Mensah esterni, ma Bariti non può certo dirsi ancora escluso dai giochi. […]

Ore 20.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Un centravanti per sostituire l’infortunato Francesco Grandolfo e poi chissà, magari un centrocampista. E’ il problema rinnovi che, come ad ogni sessione invernale, si presenta con sempre maggiore costanza. Il Bassano guarda all’impegno di domani a Ravenna, ma soprattutto alla riapertura delle liste di gennaio e ha messo nel mirino un centravanti. Due i nomi: Matteo Chinellato (Padova) e Iacopo Cernigoi (Pisa). Su Chinellato ci sono anche Siena e Piacenza: sceglierà il giocatore, che aveva mostrato un’iniziale disponibilità quantomeno a sedersi al tavolo con il dg Werner Seeber. Dei giocatori in scadenza non sembra intenzionato a rinnovare praticamente nessuno dei big: Mattia Minesso e Michael Fabbro su tutti, ma anche Gianluca Laurenti, che piace a Pordenone e Feralpisalò. […]

Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Freddo, austero, spesso ostile nei confronti dei colori pordenonesi: la rinascita della banda di Leonardo Colucci deve passare necessariamente dallo stadio Druso di Bolzano. Si prevedono temperature a picco, a causa di una fredda depressione artica che farà crollare la colonnina di mercurio, abbinata a un clima che per il Ramarro non è mai stato molto amichevole. Insomma, un ostacolo in più verso una ripartenza doverosa dopo le due sconfitte. I neroverdi non vanno d’accordo con la terra altoatesina: soltanto nella prima stagione di Bruno Tedino (2015-16) riuscirono a violare lo stadio che sarà teatro della partita di domani alle 14.30. Era il 28 febbraio del 2016 e i naoniani si trovavano nel pieno dello storico filotto che li avrebbe portati al secondo posto finale in campionato. Allora segnarono Strizzolo (splendida doppietta) e Cattaneo (un ex oggi più che mai rimpianto), mentre per i padroni di casa andò in gol l’ex sacilese Spagnoli, di Fiume Veneto, un killer spietato quando incontra il Pordenone. Quella però è rimasta l’unica vittoria recente in terra sudtirolese. […]

Ore 19.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Si conoscono bene Leonardo Colucci e Paolo Zanetti, l’allenatore del Sudtirol: domani (14.30) si ritroveranno l’uno di fronte all’altro al Druso di Bolzano. Hanno condiviso i primi 6 mesi della passata stagione alla Reggiana. Leo era il tecnico della prima squadra. Zanetti sedeva invece sulla panca della Berretti. Colucci venne esonerato a gennaio. Zanetti resistette sino a giugno. Poi arrivò la chiamata del club bolzanino, che gli offrì la direzione della formazione di serie C e lui non ebbe esitazioni. Accettò immediatamente e, visto come stanno andando le cose, fece più che bene. «Sì, so come fa giocare le sue squadre Colucci – racconta Zanetti -. Ci confrontammo già all’inizio della nostra collaborazione per capire le sue idee e il suo metodo di lavoro, convinti entrambi che la Berretti dovesse specchiarsi nella prima squadra. C’era simbiosi su tutto». Quella simbiosi che gli permette ora di prevedere come si schiererà domani il Pordenone al Druso. In realtà però il maestro di Zanetti è un altro. «Ne ho avuto molti, ma – afferma il tecnico degli altoatesini – se devo indicarne uno dico Mario Somma a Empoli: tatticamente era all’avanguardia». Zanetti, ex centrocampista, classe ’82, è il mister più giovane fra quelli che occupano una panca pro. Ora si trova bene a Bolzano, ma il suo obiettivo è il Torino. «Ho vestito la casacca granata per quattro stagioni ricorda e so cosa vuol dire essere torinista. Il mio sogno è tornare lì». […]

Ore 19.00 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) […] È proprio Bassoli a raccontare le sue emozioni per il ritorno al Druso e la voglia di riscatto dell’intero gruppo neroverde dopo le due sconfitte consecutive, subite a Meda con il Renate e al Bottecchia con il Santarcangelo. «Per me sarà una partita ad alta carica emotiva. Non potrebbe essere diversamente, dopo quattro stagioni spese in biancorosso a Bolzano. Sarò emozionato, ma anche deciso, come tutti gli altri miei compagni, a riprendere il cammino interrotto dopo il match con il Vicenza (3-2, ndr). Contro il Renate e il Santarcangelo riavvolge il nastro non abbiamo giocato male. Ci è mancata la cattiveria necessaria a volgere le sorti di un incontro a nostro favore. Inoltre abbiamo subito due gol determinanti quanto evitabili». […] Sudtirol e Pordenone appaiati in classifica. Che gara sarà? «Sicuramente impegnativa, da disputare al freddo e su un terreno ghiacciato che non consentirà giocate di fino e difficilmente ci permetterà di esibire il nostro consueto fraseggio. Bisognerà indossare i pattini giusti. Inoltre ci troveremo davanti un rivale ben deciso a continuare a scalare la classifica. Un ottimo avversario, una grande difesa e un gruppo che lotta su ogni pallone. Noi dovremo essere più bravi di loro. Una vittoria al Druso sarebbe fondamentale per chiudere bene l’anno e ritrovare il morale prima della pausa e della ripresa della preparazione in vista di una volata lunga sei mesi». […]

Ore 18.30 – (Messaggero Veneto) […] «Arriviamo da un brutto momento – afferma Alessandro Bassoli -. Purtroppo nelle ultime due gare ci è mancata la giusta cattiveria: in entrambe le situazioni abbiamo incassati delle reti decisamente evitabili. Dobbiamo cambiare atteggiamento e Bolzano in questo senso risulta una tappa fondamentale. Sicuramente abbiamo bisogno di un successo». Per il morale e per muovere la classifica. L’Alto Adige è una rivale che misura questo Pordenone, considerato che ha gli stessi punti (25). «Troveremo una squadra forte e che gioca bene – avverte Bassoli -. L’insidia maggiore sarà rappresentata dal campo ghiacciato che non permetterà di esprimere la nostra solita manovra. Dobbiamo fare la nostra partita con la consapevolezza di essere una buona formazione». Per il difensore si tratta di un incontro emotivamente molto sentito: «Ho trascorso quattro anni in biancorosso – spiega -. Sono emozionato, ma sono soprattutto molto carico: voglio riscattare le ultime partite e tornare al successo». L’ultima domanda è legata alla sua esultanza in casa di gol: «Certo che esulto – afferma – segno poche volte ed è giusto che liberi la mia gioia». […]

Ore 18.00 – (Messaggero Veneto) Se il campionato fosse iniziato dieci giornate fa il Pordenone sarebbe penultimo e in piena lotta per non retrocedere. Ecco perché servono rinforzi a gennaio. È davvero poco il raccolto degli ultimi mesi da parte della squadra di Colucci: 7 punti totalizzati, peggio ha fatto solo il Bassano – grande delusione del campionato – con 5 e con la prima vittoria conquistata col Fano pochi giorni fa. Era dal primo anno di serie C che la formazione cittadina non faticava così tanto in categoria. In questo periodo che si è perso il campionato: nelle ultime dieci partite, al top c’è stato il Padova, che ha totalizzato 21 punti e consolidato il primato. Stesso ruolino di marcia per la Reggiana, 21 punti con cui ha cancellato il brutto inizio di stagione. Segue la Feralpi con 19 e – dato importante – la Triestina e l’Alto Adige con 16: quest’ultimo team, prossimo avversario del Pordenone, come dimostra il punteggio è in grande salute. Non sarà certo la partita più facile quella del Druso di venerdì. […]

Ore 17.30 – (Messaggero Veneto) Quella con l’Alto Adige è la sfida che chiude il 2017, la gara che bisogna vincere per non sprofondare. Testa a Bolzano, dunque, ma il Pordenone pensa anche al mercato e alle manovre in entrata e pure in uscita: molti i giocatori che il club vorrebbe lasciare liberi per poter poi investire su elementi di spessore. Al momento, sulla lista di partenza, sembrano esserci Sainz-Maza, Martignago, Raffini, Danza, Lulli e Pellegrini. E non è escluso che a questi possano aggiungersi altri elementi. L’obiettivo? Privilegiare la qualità sulla quantità per abbandonare la posizione di mediocrità in classifica. […] Al centro è evidente che ci sia un problema e che serva un ricambio nel posto di mezzala sinistra: così gli indiziati a lasciare sono Lulli, Danza e non è escluso anche Buratto. Due saranno sacrificati per fare spazio a un centrocampista di spessore, che possa completarsi al top con Misuraca e Burrai. […] In entrata gli obiettivi sono soprattutto loro due, Federico Maracchi e Luca Cattaneo, rispettivamente mezzala sinistra e trequartista di Trapani e Brescia. Piacciono a tutti: proprietà, staff tecnico e tifosi. Darebbero una grande spinta sotto il profilo tecnico ed emotivo a una squadra un po’ depressa, anche se “Veleno” è reduce di fatto da sei mesi di inattività. La società monitora altri giocatori, come Gianluca Laurenti, attaccante classe 1990 del Bassano, in giallorosso da due anni e mezzo. Alla squadra si metterà mano: ne va della stagione.

Ore 17.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) I giorni trascorrono senza che per il futuro del Vicenza calcio si possa intravedere un raggio di sole, una speranza concreta che il glorioso club possa ripartire con un progetto serio. La realtà è che il baratro è sempre più vicino, considerato che le scadenze relative agli stipendi e contributi di calciatori, dipendenti e collaboratori non sono state onorate, che non è stata pagata la rata annuale dell’IVA e che non ci sono riscontri nemmeno che il club biancorosso abbia saldato il debito con il Comune di Vicenza. […] Con la squadra che riprenderà (ma forse sarebbe più corretto usare il condizionale) ad allenarsi il 3 di gennaio, che ha già firmato la messa in mora, e che non ha più il centro tecnico di Isola Vicentina come campo di allenamento, il quadro è sempre più funereo. I tifosi, dal canto loro, cominciano a prepararsi al peggio. «Non serve fare nomi, i colpevoli di questo disastro sono noti a tutti e presto non ci saranno più bugie dietro cui nascondersi – precisa in un comunicato Maurizio Salomoni, presidente del Centro di coordinamento clubs biancorossi – presto tutti i nodi verranno al pettine e chi ha sbagliato, chi ha distrutto e infangato il patrimonio calcistico di una intera città, dovrà pagare. Per ora, chi è proprietario del Vicenza, deve cominciare a dimostrare a tutti qualcosa di vero, di concreto: prima di tutto pagare almeno gli stipendi di quei ragazzi e dipendenti che non vedono un euro da mesi e hanno delle spese da affrontare, come tutti noi; e poi, in maniera onesta e trasparente, illustrare il progetto e la cordata che rappresenta». […]

Ore 16.30 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Ieri il suo collega Zdenek Zeman l’ha definito «meno difensivista di quel che sembra». Oggi Pippo Inzaghi può confermare con i fatti le parole del tecnico boemo, puntando su Fabiano (per lui sarebbe l’esordio da titolare) nell’inedito ruolo di mezzala per sopperire alla squalifica di Falzerano. Proprio stasera a Pescara il Venezia deve fare a meno per la prima volta del suo furetto (la seconda sarà il 20 gennaio a Salerno dopo la sosta) e Fabiano, rispetto a Suciu e Signori, è certamente l’elemento più offensivo e fantasioso da affiancare a Bentivoglio-Pinato e al quale chiedere di agire da collante tra centrocampo e attacco. In teoria nel ruolo potrebbe agire anche Fabris, ma il jolly (assieme al portiere Gori) è l’unico giocatore con zero minuti in campo e a gennaio senz’altro verrà ceduto. Per il resto la buona notizia è il rientro al centro della difesa a cinque di Modolo, mentre Domizzi è ancora infortunato: a far posto a Modolo dovrebbe essere Bruscagin, con Andelkovic-Cernuto ai suoi lati e Zampano-Garofalo a completare il reparto davanti ad Audero. In attacco favorita la coppia Zigoni-Moreo. Il Venezia cerca di difendere il proprio posto nei playoff attualmente condiviso con 29 punti assieme a Cittadella, Cremonese e Spezia (ieri sera i liguri hanno inaugurato la 21. giornata in trasferta a Parma), mentre il titolo di campione d’inverno è una questione a due tra la capolista Palermo (36 punti) e il Frosinone (34). […]

Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) […] «Siamo pronti a dare tutto per vincere – assicura Giuseppe Zampano – perché sarebbe importante arrivare alla sosta sopra i 30 punti, con la quota salvezza di 50. È vero che non facciamo bottino pieno da un po’ ma non parlerei di un momento negativo e nemmeno così così. Nel 2-2 di Foggia, che grida ancora vendetta, abbiamo disputato una grande gara e ci sono mancate solo un pizzico di cattiveria e fortuna». […] Per Zampano oggi niente derby di famiglia con il suo gemello Francesco, ai box per noie muscolari. «Mi spiace proprio, sarebbe stato bello ritrovarci avversari sul campo, mi era già capitato col Crotone e gli avevo pure segnato. Peraltro giochiamo entrambi a destra ma è successo anche di affrontarci sulla stessa fascia, peccato, sarà per il ritorno al Penzo. Nell’ultima giornata mio fratello aveva già saltato Ascoli per un problema alla caviglia, anch’io contro la Cremonese ho preso una botta dopo 15′ ma con un po’ di riposo sono del tutto a disposizione. Se ci siamo punzecchiati? Non quanto avremmo potuto perché loro si sono allenati anche a Natale e quindi non ci siamo seduti a tavola, però ci sentiamo tutti i giorni questo sì». Nell’ambiente abruzzese pare esserci insofferenza per i soli 25 punti. «Pescara è calda, abituata ad alti livelli, la squadra non è quella della promozione di tre anni fa ma resta ottima. È super offensiva, qualcosa concede e possiamo farle male nelle ripartenze, anche senza Falzerano. Purtroppo manca in una gara fondamentale ma abbiamo tante frecce per portare a casa punti».

Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) «Inzaghi difensivista? No». Parola di Zdenek Zeman. L’allenatore più offensivo della storia del calcio italiano, che stasera all’Adriatico affronterà con il suo Pescara alle 20.30 il Venezia, «benedice» la svolta tattica di Filippo Inzaghi in laguna. Superpippo, come noto, ha virato in modo deciso da inizio campionato sul 3-5-2, abbandonando quel 4-3-3 marchio di fabbrica proprio di Zeman. Il quale, peraltro, non se la passa benissimo: è ai ferri corti con il patron Daniele Sebastiani («Non l’ho sentito, aspetto che mi dica cosa vuole fare») e potrebbe pagare con l’esonero un eventuale passo falso stasera contro gli arancioneroverdi di patron Tacopina. E così, mentre Inzaghi ricorda che «nessuno a inizio anno avrebbe potuto immaginare che Pescara–Venezia si sarebbe giocata con noi davanti in classifica e con loro a inseguire», Zeman, dal canto suo, snocciola il suo pensiero con dovizia di dettagli e con accurata analisi: «In realtà Inzaghi non è mica tanto difensivo come si dice in giro – sentenzia il boemo – ma è molto bravo nella gestione difensiva. Credo di aver inquadrato il tipo di partita che ci aspetta, dovremo cercare di muoverli dalle loro posizioni e abbiamo le qualità per riuscirci. Il Venezia è una squadra molto quadrata, per noi sarà l’occasione di fare ancora punti». […]

Ore 15.00 – (La Nuova Venezia) Voce bassa e cavernosa, dice e non dice, è il solito Zeman alla vigilia della sfida contro il Venezia. «Il Venezia, nell’ultima trasferta a Foggia, ha giocato un grande primo tempo» osserva il tecnico degli abruzzesi, «atteggiamento difensivista? Non lo è, secondo me. È una squadra prudente, bene organizzata, che quando può, riparte. Quando si è in panchina, è diverso da quando si gioca, anche se si è stati attaccanti». Settimane sulla graticola per Zeman, un rapporto con il presidente Sebastiani non sempre idilliaco. «Novità? Non c’è niente da raccontare» taglia corto il tecnico boemo. Pescara indietro rispetto al Venezia in classifica. «La squadra sul campo non ha fatto male, abbiamo buttato via dieci punti e con dieci punti in più non faremmo certi discorsi. La squadra deve imparare che bisogna sempre giocare e non iniziare a gestire il risultato. Io devo guardare alla prestazione. Se c’è una prestazione positiva, viene anche il risultato, vorrei vedere una squadra che cerca sempre di giocare e non inizi a gestire». […]

Ore 14.30 – (La Nuova Venezia) Si chiude un anno straordinario per il Venezia e Filippo Inzaghi sogna di festeggiare con una vittoria varcando, o quanto meno raggiungendo, quota 30. Poi ci sarà la sosta (con amichevole sabato 13 gennaio a Pordenone), tre settimane di preparazione prima di ritornare in campo a Salerno (20 gennaio) e i riflettori saranno puntati su Leandro Rinaudo per gli assestamenti dell’organico. Il Venezia cerca di interrompere la striscia senza vittorie arrivata a sei, anche se il Pescara di Zeman proverà a imporre il suo gioco offensivo contro la seconda miglior difesa della Serie B. […] Inzaghi non può contare sullo squalificato Falzerano e sull’infortunato Domizzi, ma ritrova Marco Modolo con Giuseppe Zampano che ha superato gli acciacchi dei giorni scorsi. Modolo ritornerà al centro della difesa con Bruscagin e Cernuto in ballo per l’ultima maglia nelle retrovie. Per la prima volta il Venezia sarà costretto a giocare senza Falzerano, un’assenza pesante, anche se Inzaghi ha cercato di minimizzare. Se vorrà conservare un atteggiamento offensivo, il candidato principale è Fabiano, caratteristiche diverse, ma abile a destreggiarsi tra le linee, più in posizione centrale che non a scorrazzare sulla fascia come l’ex bassanese. Se vorrà invece coprirsi, ritornerà Suciu o, in seconda battuta, Signori. Davanti si va verso la riproposizione del tandem Zigoni-Moreo, capace anche di rientrare in fase difensiva e utile con i suoi centimetri in fase difensiva. […]

Ore 13.40 – (Gazzettino) L’Abano rinforza il pacchetto arretrato con il difensore centrale franco-algerino Sofyane Cherfa. Trentatrenne, nato a Tolosa, ha firmato un contratto che lo lega fino al termine della stagione con il club aponense, con rinnovo automatico per un altro anno nel caso in cui venga centrata la permanenza in serie D. Ieri la fumata bianca, oggi inizierà ad allenarsi agli ordini di Franco Gabrieli. Ecco le sue prime parole neroverdi: «Sono molto contento, ho conosciuto delle persone per bene. Sono concentrato per lavorare duramente e aiutare la squadra a ottenere la salvezza». Cherfa è alla sua prima esperienza in Italia, dato che finora ha giocato nella serie A e B francese (Cuiseaux, Reims, Sedan e Chateaurox), nella massima serie in Grecia (Panthrakikos), Cipro (Omonia Nikosia) e Algeria (Costantine). Con l’Omonia Nikosia ha anche una presenza in Europa League. «Mi ha fatto un’ottima impressione – spiega il presidente Gildo Rizzato – e ha l’esperienza giusta per aiutare i nostri ragazzi. Sono convinto che sarà un elemento molto importante per la nostra squadra». Cherfa è il quarto innesto dopo lo spagnolo Martinez, l’uruguaiano Rodríguez e Omeragic. «Abbiamo fatto un ulteriore sforzo per rinforzare la squadra grazie all’aiuto di qualche persona che ci è vicina – prosegue Rizzato – Se abbiamo preso questi giocatori è perché credo nella salvezza. Le formazioni che ci precedono in classifica sono alla nostra portata». […]

Ore 13.20 – (Gazzettino) Mi aspetto molto dal 2018. E ritengo che il salto in serie C potrebbe essere possibile». Il presidente Daniele Pagin guarda con fiducia al nuovo anno ormai alle porte, al quale il suo Campodarsego ci arriva con il secondo posto in classifica a una lunghezza di distacco dal tandem di testa formato da Arzignano e Virtus Vecomp. Frutto di una scalata innescata dopo la sconfitta in trasferta con il Belluno, con tanto di trentuno punti conquistati nelle ultime dodici uscite.
«Eravamo sesti dopo la gara con il Belluno e abbiamo recuperato otto punti di distacco, per cui adesso siamo nelle posizioni che ci aspettavamo, ossia lottare per stare al vertice. Sapevamo che l’Arzignano ha allestito una squadra importante e che la Virtus Vecomp ha fatto sempre bene in questa categoria, però ci siamo anche noi». Il bilancio è all’insegna del pollice in alto. «È stata un’annata finora positiva. Abbiamo un po’ stentato all’inizio, ma è bastato avere un po’ di pazienza e ritrovarsi per fare decollare la squadra. Quando sono andato a parlare ai ragazzi all’indomani della sconfitta con il Belluno, ho capito di avere a che fare con un gruppo di giocatori intelligenti, tanto che hanno reagito subito sul campo. La risposta è arrivata nel derby con l’Abano, e da lì in avanti è stata un’escalation di vittorie. L’unico blackout è arrivato nella ripresa con l’Arzignano, per il resto la squadra si è comportata sempre bene. Magari è arrivata un po’ stanca all’ultima partita (pareggio con l’Union Feltre, ndr) anche perché abbiamo dovuto fare a meno di Sanavia, Pietribiasi e Marcolini, ma ha dato sempre tutto. Ha disputato un ottimo girone d’andata, merito anche del direttore generale Attilio Gementi che anche quest’anno ha fatto un buon lavoro nella costruzione della rosa». […]

Ore 13.00 – (Mattino di Padova) Avrà la duplice “missione” di adattarsi presto alle insidie della Serie D nostrana e di sistemare la difesa dell’Abano: Sofyane Cherfa, 33 anni, è il “colpo” di mercato post natalizio firmato da Gianluca Arnuzzo, il nuovo direttore sportivo neroverde. Dopo Santiago Rodriguez, Carlos Martinez Aibar e Cristian Daminuta (quest’ultimo già svincolato per infortunio), ecco un altro acquisto con un bel passato nei “prof”. Cherfa, nato a Tolosa ma di nazionalità algerina, ha infatti giocato in Francia nelle file del Monaco (squadra B), continuando in Ligue 2 fra Reims, Sedan e Châteauroux. La sua carriera è proseguita poi nella Serie A cipriota con l’Omonia Nicosia e nelle massime serie greca – sponda Panthrakikos – e algerina, con il Constantine. Vanta pure una presenza in Europa League, sempre con l’Omonia Nicosia, in occasione del match con il Salisburgo valido per i playoff di qualificazione (stagione 2011/12). […]

Ore 12.30 – Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli alla vigilia di Fano-Padova, che chiuderà il 2017: “Penso che i ragazzi abbiano capito che il sacrificio porta risultati. Dovremo andare in campo col coltello fra i denti per portare a casa un risultato pieno. Partita importantissima, il Fano in casa ha un fortino è un campo molto stretto e Oscar vorrà dimostrare al Padova di aver lasciato un buon ricordo. L’ho incontrato molte volte, era un giocatore molto muscolare ed é stato capitano del Torino. Abbiamo grossi problemi, Cisco e Marcandella non sono convocati per traumi per una botta al ginocchio e al tendine. Guidone non sarà titolare ed entrerà a partita in corso. Ci darà una mano. Partirà con noi anche Piovanello e verrà in ritiro a Cesenatico perché ho visto in lui qualità importanti e lavorandoci si può costruire un giocatore interessante”

Ore 11.50 – (Gazzettino) […] Ecco la sfida di Venturato: «Il fascino dello sport è quello di andare oltre il proprio limite. È la sfida mia, dei giocatori e della società. Sappiamo che sarà molto difficile restare nelle primissime posizione perché il campionato è assai competitivo, ci sono tante squadre forti, ma lavoreremo per migliorare, per crescere, tutti concentrati verso un unico obiettivo. Finora il Cittadella ha dimostrato di avere il potenziale, ma non è stato completamente espresso. Cercheremo di farlo sin dalla prossima partita». […] Tra le incognite della gara c’è anche il modulo che sceglierà Atzori per il suo Vercelli. «Non è trapelato niente – ha spiegato l’allenatore granata – Ha cambiato tre schieramenti durante l’ultima partita, in questi giorni avrà avuto modo di provare tutte le soluzioni, le alternative, le sue idee. Molto dipenderà comunque da noi, dal nostro modo di affrontare la partita, il Cittadella deve essere consapevole dei propri mezzi e metterli in pratica durante l’incontro». E puntare ai tre punti per cancellare il ko con il Carpi che ha guastato il Natale granata. «Faremo del nostro meglio, con grande rispetto e umiltà dell’avversario ma puntando solo su noi stessi. Conosciamo tutte le difficoltà del momento e della trasferta di Vercelli, ma vogliamo migliorare quanto ottenuto sinora. Il dato oggettivo è chiaro: pur giocando bene il Cittadella non ha i punti in classifica che avrebbe meritato, basti pensare alla gara prenatalizia con il Carpi, dove c’è stata la prestazione, ci sono state le occasioni ma non abbiamo raccolto niente. E alla fine restano i numeri». […]

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) […] Ieri pomeriggio è partito in pullman diretto verso il Piemonte portando con sé 20 giocatori, tra cui il recuperato Strizzolo, pronto per la panchina, ma non Varnier, Caccin e Lora. «Varnier da qualche giorno accusa un indolenzimento agli adduttori e, non essendo al 100%, sta a casa, stesso discorso per Caccin», la spiegazione dell’allenatore, mentre per Lora si tratta di una scelta tecnica, che può spingere i maligni a pensare ad una possibile separazione a gennaio. Non ci sarà ovviamente Schenetti, squalificato, mentre rientrano capitan Iori, che ha scontato il suo turno di stop, e Litteri, pronto a riprendersi il suo posto in attacco dopo l’influenza che gli ha fatto saltare la gara con il Carpi.Mister, ha già deciso chi sostituirà Varnier e Schenetti? «Mi prenderò le ultime ore per risolvere i due o tre dubbi che ancora ho». Chiunque vada in campo, di fronte ci saranno due avversarie ferite dagli ultimi risultati. «Con il Carpi la nostra è stata una prestazione positiva, ma i punti li hanno presi loro. Non è la prima volta che succede, a riprova che dobbiamo essere umili e cinici, come spesso non siamo stati. La Pro Vercelli arriva da un cambio di allenatore e da una sconfitta con la Ternana, in una partita che avrebbe potuto pareggiare per 4-4. È una squadra che non muore mai, che ogni tanto attraversa momenti di difficoltà, altrimenti l’avvicendamento in panchina non ci sarebbe stato, ma che sa stare in campo. In ogni caso, non dobbiamo farci distrarre dai problemi degli altri, pensiamo ai nostri». Ecco, troppo spesso ci siamo ritrovati a commentare partite dominate dal Cittadella, ma senza che la squadra riuscisse ad incamerare i tre punti. Sembra che manchi la capacità di fare quel passettino in più per diventare davvero grandi.«Il dato oggettivo è questo. È il nostro limite, ma il fascino dello sport è nelle sfide, in questo caso quella di andare oltre. In tante occasioni abbiamo dimostrato di avere il potenziale per riuscirvi, senza però metterlo in pratica. Per superare quel limite servono determinazione e coesione da parte di tutti». […]

Ore 11.10 – (Corriere del Veneto) Un ultimo spicchio di 2017 tutto da vivere. Il Cittadella prova a reagire dopo gli ultimi risultati negativi e la trasferta di Vercelli sul campo della penultima in classifica sembra l’occasione giusta per tornare a fare punti. Lo scivolone col Carpi, arrivato dopo una prestazione tutt’altro che negativa, ha lasciato strascichi profondi, ma anche la voglia di ripartire subito. […] «La Pro Vercelli è una squadra che non muore mai e ha buonissime attitudini – spiega Venturato – dobbiamo sapere che sarà una partita difficile e dobbiamo riuscire in modo concreto e cinico a fare la partita. Il Piola ha un terreno in sintetico e si giocherà alla sera, le difficoltà sono tante. Il fascino dello sport è sempre riuscire a fare qualcosa in più e noi come società e giocatori ci stiamo provando. La sfida è difficile e riuscire a rimanere ad alti livelli non è semplice. Non so cosa aspettarmi dal cambio allenatore, non è trapelato niente, ho visto che Atzori ha cambiato tre moduli nell’ultima partita e quindi non ho idea di cosa intenda fare. Cerco di concentrarmi su noi stessi e penso che molto dipenda da noi e da come affronteremo il match». […]

Ore 10.40 – (Gazzettino) E arrivò una vittoria che diede la svolta. «In quel momento i risultati non ci aiutavano – ricorda il diggì del Padova – e c’era malumore generale, anche all’interno della società. L’idea era quella dell’avvicendamento, ma pensavo che non fosse il momento giusto. Fatalità, dalla partita con la Reggiana in avanti i risultati sono arrivati in linea con quanto si aspettava la proprietà e con quello che ritenevamo fosse il nostro valore». Basti pensare che in ventitré partite, inclusa quella con la Reggiana, la squadra conquistò 52 punti arrivando a ridosso di Venezia e Parma, con le quali nel girone d’andata arrivarono due successi in serie, i più belli dell’intera stagione: 4-1 al Tardini, e 3-1 al Penzo. […] All’indomani dell’eliminazione, nella sua ultima conferenza stampa biancoscudata Brevi difese a spada tratta il suo lavoro, sottolineando come da trent’anni il Padova non avesse disputato una stagione simile in serie C. «Brevi ha svolto a Padova un buon lavoro in situazioni di difficoltà anche ambientali – conclude Zamuner – Un’esperienza positiva che è servita a gettare le basi per questa stagione».

Ore 10.30 – (Gazzettino) Una partenza inferiore alle attese tanto da arrivare sull’orlo dell’esonero, una cavalcata trionfale nella parte centrale della stagione, un finale tutto da dimenticare culminato con la cocente delusione dell’eliminazione al primo turno dei play off. È la fotografia del campionato di una stagione fa, con Oscar Brevi sulla panchina del Padova. Ora il tecnico milanese è pronto a sfidare il suo recente passato alla guida del Fano, sognando l’impresa. Brevi è stato il primo allenatore del nuovo corso biancoscudato affidato a Giorgio Zamuner, anche se l’avvio si era rivelato macchinoso. L’eliminazione ai rigori nel debutto della Tim Cup con i dilettanti del Seregno il primo campanello d’allarme di una stagione iniziata con il piede sbagliato, tanto che le cose non andarono meglio nelle prime otto gare di campionato: appena 10 punti, con in mezzo una sconfitta senza attenuanti proprio sul campo del Fano (3-1) e soprattutto la resa (2-0) nel recupero della prima giornata sul campo della Sambenedettese, con Brevi a un passo dall’esonero. Già, perché in quei giorni incandescenti con la proprietà pronta a dargli il benservito, fu proprio Zamuner a spuntarla facendogli avere un’altra opportunità nel posticipo con la Reggiana.

Ore 10.20 – (Gazzettino) Guidone a casa con qualche linea di febbre, ai box Cisco per un dolore al ginocchio e Marcandella per un fastidio tendineo. Il Padova si ritrova con gli attaccanti contati, anche se nella rifinitura di questa mattina a porte chiuse all’Appiani conta di fare rientrare se non del tutto, almeno parzialmente, l’allarme. È infatti previsto che Marcandella torni ad allenarsi con i compagni, quanto a Guidone dipenderà se sarà sfebbrato o meno. Mentre è in dubbio Cisco, che ieri era particolarmente sofferente al ginocchio per un fastidio che si trascina dietro da qualche tempo. Senza dimenticare Candido, di sicuro fuori dai giochi per l’ultima partita dell’anno: domani si sottoporrà a un ulteriore accertamento medico, e sabato se ne saprà di più. Fatto sta che nelle prove tecnico tattiche in vista della trasferta di domani alle 14.30 con il Fano, Bisoli ha rispolverato il modulo ad albero di Natale. […]

Ore 10.10 – (Gazzettino) Tre ultras del Padova si sono tolti di dosso i provvedimenti Daspo. Lo hanno deciso i giudici della Corte di Cassazione. Ma i tre tifosi non sono stati assolti dai disordini che avevano combinato fuori casa, nell’incontro Alessandria-Padova del 9 gennaio 2016. La Corte ha accolto il ricorso dei loro difensori. C’è stato un errore di procedura del giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Alessandria. La Suprema Corte ha riconosciuto che c’è stato il mancato rispetto dei termini legislativamente previsti per l’adozione del provvedimento. Insomma, il tempo tra il provvedimento del questore e la convalida del giudice è stato insufficiente per la difesa. […]

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Loro giocano per sfruttare al meglio il minimo errore avversario, se non saremo concentrati rischieremo grosso. Ovviamente vogliamo chiudere l’anno in bellezza, la pressione del primato non ci spaventa». Da delegato sindacale del Padova, cosa ne pensa del “caso Vicenza”? «L’Aic in questo momento può solo stare vicina a giocatori e tesserati biancorossi. Spero che la situazione si risolva al meglio, anche perché la Serie C rischia di perdere sempre più credibilità. Difficile, però, dare tutte le colpe al sistema. Se un imprenditore, faccio un esempio, ad un certo punto decide di chiudere bottega e non pagare più, cosa si può fare? Probabilmente, in passato c’era più serietà nei confronti anche delle piazze calcistiche». […]

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Il fatto di essermi ripreso subito è la testimonianza migliore del grande lavoro che io e i miei compagni stiamo portando avanti». Domani si torna in campo contro il Fano, in una sfida particolare. Un testacoda insidioso, l’ex Brevi, il suo grande amico Germinale che proverà a bucarla…«Sono contento di ritrovare Domenico, ci faremo la classica risata prima di entrare in campo e poi proveremo a batterci. Per noi i tre punti contano molto, se dovessimo scivolare vanificheremmo l’ottima vittoria contro il Renate. Mi aspetto una gara diversa da quella dello scorso anno, quando ci batterono dopo un primo tempo giocato a ritmi alti. Sarà una partita maschia, aggressiva, su un campo ancora in non perfette condizioni.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) […] «Bella vittoria, bella soddisfazione e bella parata», sorride Giacomo Bindi. «I successi valgono sempre tre punti, ma è innegabile che quello contro il Renate ci abbia dato grande slancio e forti emozioni. È stata una partita bella da vivere e sono felice di essermi riscattato. Non è stata una parata semplice quella su Simonetti, ero in controtempo, ma ci sono arrivato e sono felice di aver potuto dare il mio contributo». Come si reagisce ad un errore decisivo come quello di Gubbio? «Non pensandoci, altrimenti si peggiorano le cose. Un portiere dev’essere concentrato dal primo all’ultimo minuto. Non può correre tutta la partita, non può cercare il pallone per riscattarsi subito. È un ruolo diverso, sono gli altri che vengono da te e tu devi farti trovare pronto.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Problemi per Pierpaolo Bisoli in vista di Fano-Padova, in programma domani alle 14.30 allo stadio Mancini. Nella seduta di ieri, infatti, si sono fermati contemporaneamente Marco Guidone, Andrea Cisco e Davide Marcandella. […] Ieri, intanto, ulteriori passi in avanti per Ettore Gliozzi, centravanti del Sassuolo che ha segnato 15 gol lo scorso anno al SudTirol, ora in prestito al Cesena. L’accordo fra le società e con il giocatore è molto vicino e l’impressione è che, se davvero il Padova deciderà di fare sul serio, l’affare si chiuderà a breve. Così come mancano soltanto dettagli per Simone Salviato, visto che anche la Cremonese ha dato l’ok al trasferimento dell’esterno padovano in biancoscudato. Secondo le prime verifiche, però, Salviato non godrà del bonus riservato ai giocatori cresciuti nella Primavera, essendo arrivato solo fino agli Allievi del Padova dal 1993 al 2002 e visto che, nel calcolo dei quattro anni necessari al conseguimento dello status, non entrano le categorie Esordienti e Pulcini.




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