Live 24! Vicenza-Padova, la vigilia: porte chiuse all’Appiani e febbre che sale vertiginosamente…

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Ore 20.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) Caso Felipe Sodinha: il fantasista è probabilmente pronto a fare le valigie. Il mercato del Mestre, a quanto riportato dalla società nei giorni scorsi, sembrava chiuso con l’arrivo in prestito di Mordini dal Cesena, ma un colpo di scena ha cambiato le carte in tavola. Il Rezzato, ricca squadra lombarda attualmente seconda nel girone B di serie D, avrebbe trovato l’accordo con il trequartista che ha chiesto alla società di potersi svincolare dal contratto, consentendogli così di potersi trasferire nell’hinterland bresciano. La volontà del giocatore di lasciare Mestre è chiara, e la società non sembra essere intenzionata a fare i salti mortali per trattenere il brasiliano – che quest’anno, con 90.000 euro, è il giocatore con l’ingaggio più alto – ma fino a ieri, come confermato dal direttore sportivo Enrico Busolin, la risoluzione del contratto non è stata ufficializzata. Proprio per questo, forse già con le valigie pronte per quello che sembra essere un imminente addio, Sodinha ieri si è allenato regolarmente con i compagni che si stanno preparando per la gara contro la Fermana di sabato, dove la truppa di Mauro Zironelli andrà a caccia del terzo successo consecutivo. Ma salvo cataclismi, la partenza di Sodinha sembra davvero imminente e legata più ai tempi della burocrazia che alla volontà delle parti, che metteranno così fine al sodalizio che quest’estate aveva fatto sognare il popolo arancionero e che a quanto pare è già all’epilogo. […]

Ore 19.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) […] Felipe Sodinha ha rescisso il contratto con il club di Stefano Serena e ha scelto il Rezzato, club lombardo che ha sbaragliato la concorrenza del Mantova, che pure avrebbe riaccolto volentieri il brasiliano. Sodinha lascia e al suo posto arriverà Daniel Stensson , centrocampista mancino ora in forza all’IF Brommapojkarna. Ma c’è ancora un posto libero in lista e potrebbe essere colmato da un attaccante, se si troverà l’occasione giusta compatibilmente con le risorse da qui al 31 gennaio. Difficile ma non impossibile la cessione di Marco Beccaro, accostato nelle ultime ore al Padova e nuovamente alla FeralpiSalò.

Ore 19.00 – (La Nuova Venezia) Felipe Sodinha ha rescisso il contratto con il Mestre e ha scelto il Rezzato, il ricco club lombardo che ha sbaragliato la concorrenza del Mantova, che avrebbe riaccolto volentieri il brasiliano. […] Tornando a Sodinha, parla di lui mister Zironelli. «A livello umano lo capisco», dice l’allenatore arancionero, «anche perché nella zona di Brescia lui ha parecchi estimatori. Persino alle nostre partite casalinghe aveva un gruppo di amici che lo seguiva costantemente e quindi posso immaginare che ora che ha anche una bambina voglia ritrovare il calore degli amici. Inoltre è andato nella società di Serie D che paga di più e che punta alla promozione diretta. Posso capire che a 30 anni certe offerte vadano prese al volo, anche dal punto di vista economico. Ma non posso entrare nei dettagli perché quelli sono stati concordati tra lui, il suo agente e la società». Il contratto è stato rescisso senza problemi dopo un colloquio di poco più di mezzora avvenuto ieri pomeriggio in sede. Al Mestre, come sottolinea Zironelli, va un grande merito. «Sull’uomo Sodinha non posso assolutamente dire niente. Sono contento di lui perché grazie a noi ha recuperato fisicamente e mentalmente», ha spiegato Zironelli. «Il recupero è anche merito suo e capiamo la scelta. Se pensiamo che molti lo davano come un calciatore finito, noi abbiamo dimostrato il contrario, tanto che, appunto, sono arrivate diverse offerte. Dopo l’aproccio del Cittadella, si è fatto avanti il Mantova, e infine la scelta definitiva di andare al Rezzato. Ci fa piacere sapere che se ha ricevuto certe offerte è anche merito nostro». […]

Ore 18.30 – (Il Piccolo) Tutto tace sul fronte del mercato alabardato. Infatti la sensazione è che non siano previsti ulteriori grossi movimenti, a meno che non affiori qualche occasione negli ultimi giorni. Le voci delle ultime ore, intanto,, non hanno trovato particolare riscontro. Si è parlato di un interessamento della Triestina per l’attaccante Eric Lanini, che se ne è andato dal Vicenza ed è tornato alla Juventus, e per il centrocampista Luigi Giorgi, in uscita dallo Spezia. Ma entrambe le piste sembrano decisamente freddine, almeno al momento. Definitivamente archiviate altre voci di giocatori accostati all’Unione: Sandomenico si è accasato al Teramo (del resto Milanese aveva sempre ribadito che non interessava e che era stato proposto nell’ambito di uno scambio con El Hasni), mentre Alcibiade è andato alla Pro Vercelli. […]

Ore 18.00 – (Il Piccolo) Nonostante abbia l’attacco più forte del girone, per la mole di gioco che crea e per il tempo che staziona nella metà campo avversaria, la Triestina concretizza ancora troppo poco. Ecco dunque che per riuscire a prepararsi adeguatamente alla trasferta di domani a Bolzano (allo stadio Druso il match con il Sudtirol inizia alle 14.30, arbitra Longo di Paola) ed aumentare ulteriormente il feeling con il gol, dopo un’ora abbondante di seduta video per ripensare ai propri errori e studiare i prossimi avversari, gran parte della seduta di ieri a Prosecco è stata dedicata a cross, passaggi e conclusioni a rete. […] Non ci sono state prove di formazione ieri a Prosecco, ma la sensazione è che cambierà poco o nulla rispetto al precedente match con il Ravenna. Qualche dubbio, in quell’occasione, lo hanno destato soprattutto i terzini, ma pur essendo un settore in cui attualmente la rosa è abbondante, difficilmente vedremo qualcosa di diverso. Resta il fatto che Bajic scalpita e ovviamente se la gioca con Libutti. E tra l’altro si è rivisto in buona condizione anche Troiani, ormai guarito e prossimo al rientro, probabilmente a disposizione la prossima settimana. Sulla sinistra Pizzul resta favorito su Grillo. Senza dimenticare che Lambrughi, che però ha già preso la leadership della difesa dal mezzo, all’occorrenza sa fare il terzino mancino, come del resto Troiani. In attesa della rifinitura odierna al Rocco (la squadra partirà per Bolzano nel pomeriggio), le maggiori chance le hanno i titolari dello scorso sabato, a parte in porta dove potrebbe rientrare Boccanera. Per il resto coppia Lambrughi-El Hasni al centro, Libutti a destra e Pizzul a sinistra. A centrocampo Meduri in cabina di regia con mezzali Porcari e Bracaletti, in attacco Arma punta centrale con Mensah a sinistra e Petrella a destra. […]

Ore 17.30 – (Gazzettino, edizione di Pordenone) Se gli undici uomini che schiererà Leo Colucci domani alle 14.30 contro la Virtus Bassano avranno in corpo la voglia di spaccare tutto che anima Federico Gerardi, per i giallorossi non sarà facile uscire dal Bottecchia con un risultato utile. Federico è rientrato sabato scorso, al 73′ del match con il Fano, dopo due mesi di assenza per una lussazione alla spalla. Poco più di 20′ (recupero incluso) per rompere il ghiaccio. In mezzo a un’area intasata di avversari e compagni, sbuffava come un toro da combattimento. «Ho cercato di dare una mano alla squadra. Purtroppo, nonostante gli sforzi profusi, non siamo riusciti a far gol e a tornare alla vittoria». Tentativo da ripetere domani con la Virtus. «Io sono a disposizione, pur non ancora al 100%. L’infortunio è stato dolorosissimo e il recupero lungo. In momenti come questo, però, bisogna stringere i denti, senza pensare al proprio interesse». […] All’andata al Mercante lui firmò il gol del momentaneo 2-0. Poi i giallorossi recuperarono e il match finì in parità. «Ci terrei molto a ripetermi. Ciò che conta però è la squadra. Non importa chi segna. Basta vincere. Vogliamo tornare al successo per noi stessi e per i nostri tifosi. Servirà una grande prestazione di tutto il collettivo. Affronteremo un team in forma, che vola sulle ali di tre vittorie consecutive. La Virtus è tosta, ha grandi qualità e sa essere veloce. Servirà un Pordenone determinato, in grado di comandare il gioco dal primo all’ultimo minuto. Senza sbilanciarci, però. Dovremo Federico avvisa se stesso e tutti i compagni – stare molto attenti alle loro ripartenze».

Ore 17.00 – (Messaggero Veneto) Tre reti nelle ultime due gare, di cui una sabato scorso col Santarcangelo in rovesciata: non c’è dubbio sul fatto che Federico Proia sia uno dei giocatori del Bassano più in forma. Se i giallorossi arrivano da tre successi nelle ultime tre partite è anche merito del centrocampista classe 1996, alla prima stagione ai piedi del Grappa. «Sto cercando di sfruttare al meglio le occasioni che mi vengono concesse – ha affermato -, ovvio che all’inizio del campionato avrei desiderato giocare di più, ma ora sono felice. Le reti aiutano, quando poi senti la fiducia in te, le giocate escono più facilmente. Il gol col Santarcangelo? Non ne avevo segnato mai uno così bello. Ho offerto l’aperitivo ai miei compagni dopo la doppietta col Ravenna e spero di offrirne altri: vuol dire che continuo a segnare». Magari già dalla trasferta col Pordenone. «Posso dire che andremo lì con lo stesso atteggiamento messo in campo nelle ultime gare, ce la giocheremo fino all’ultimo per conquistare i tre punti – ha detto relativamente al match di sabato -. Noi non dobbiamo guardare la classifica, ma pensare partita dopo partita. È ancora troppo corta, con dei risultati positivi ti trovi in alto, con due risultati negativi esci dalla zona playoff. Dobbiamo stare concentrati e dare il massimo ad ogni gara». […]

Ore 16.30 – (Messaggero Veneto) […] Gerardi, partiamo dal suo stato di forma. Come sta? «Non sono recuperato ancora al 100 per cento, l’infortunio è stato particolarmente doloroso. Ma stringo i denti perché il periodo che sta attraversando la squadra è necessario uno sforzo da parte di tutti e anche da parte mia». Sabato scorso è rientrato in campo per il finale di gara. Che sensazioni ha avuto? «Ho cercato di dare una mano alla squadra. Purtroppo non siamo riusciti a trovare il gol e la vittoria. Ripeto, non sono ancora al massimo ma la forma tornerà di allenamento in allenamento e di partita in partita. Devo solo giocare». A inizio stagione aveva trascinato la squadra con 5 gol in 12 partite: è pronto per farlo di nuovo? «Mentalmente sicuramente sì. Cerco di aiutare i compagni e il gruppo anche con l’esperienza. Ho passato dei mesi duri: oltre al dolore alla spalla, mi ha fatto soffrire vedere la squadra da fuori e non poterla aiutare. Adesso sono finalmente in gruppo e darò il massimo. Sabato, contro il Bassano, vogliamo assolutamente tornare al successo». Cosa servirà sabato? «Una grande prestazione. Affronteremo una squadra in forma, reduce da tre vittorie: è un gruppo tosto, di qualità, veloce. Dovremo stare molto attenti alle loro ripartenze. Sarà necessario che scenda in campo un Pordenone determinato e che comandi la partita dal primo all’ultimo minuto». […]

Ore 16.00 – (Gazzettino, edizione di Venezia) «Più completi ed esperti con Litteri e Firenze, dobbiamo tornare a fare belle partite perché tre punti col Cesena sarebbero molto importanti, anche per ripagare i nostri tifosi del loro sostegno». Dispensa fiducia e serenità Pippo Inzaghi alla vigilia della sfida di domani contro i romagnoli (stadio Penzo ore 15), match a dir poco delicato per un Venezia a digiuno di vittorie dal 12 novembre. […] «Non mi va di parlare di trattative, la società sta facendo un grande lavoro. Firenze e Litteri sono giocatori di categoria che ci aiuteranno a vincere di esperienza alcune partite in più, ma tra i giocatori nuovi io conto pure Geijo perché finalmente sta bene, lo vedo pimpante e voglioso». […] «Sto provando tante cose, col 3-5-2 in attacco possono coesistere Litteri e Geijo, mentre col 4-3-3 giocherebbe uno solo e Firenze può agire alto a sinistra. La sua coesistenza con Falzerano ai lati del regista? Rinunciare a Pinato è difficile, poi c’è un Suciu in grande spolvero, ho ampi margini di scelta e appena uno cala è bello poter contare su cambi importanti». Pinato (botta al ginocchio) si è allenato solo ieri in gruppo, mentre Modolo è recuperato in difesa, quindi l’unico assente sarà un Bentivoglio alla prima di tre gare di squalifica. «Era capitato già a Domizzi e Falzerano, la società li ha multati, io li ho rimproverati, più di così non si può fare. I primi a pagare sono solo, da un lato posso capirli perché in campo capita di sbagliare, ora però basta così. In regia toccherà a Stulac, finalmente lo vedrò per più di una partita. Le prestazioni, tranne il primo tempo di Salerno, il peggiore della mia gestione, non sono mai mancate: sono sicuro che il Venezia tornerà presto alla vittoria».

Ore 15.30 – (Corriere del Veneto, edizione di Venezia) Joe Tacopina è atterrato ieri in Italia e ha incontrato il responsabile dell’area tecnica Leandro Rinaudo a Milano. Da qui a mercoledì prossimo il Venezia ha ancora qualche operazione da completare, ma si può dire, in sostanza, che il più sia fatto. Ieri sono state formalizzate le cessioni di Francesco Signori in prestito alla Ternana e di Jan Mlakar al Maribor via Fiorentina. Per l’attaccante sloveno è stato risolto il prestito con il club viola e la stessa Fiorentina ha ceduto Mlakar a titolo definitivo allo stesso Maribor. Manca solo Vittorio Fabris, per il quale si è riparlato ieri di un possibile ritorno di fiamma del Padova in caso di partenza di Andrea Tabanelli e che piace ancora al Livorno. E ci sarebbe anche Alex Geijo, per il quale il suo agente ha lavorato nei giorni scorsi per un ritorno in Spagna, ma che ieri è stato pubblicamente elogiato in conferenza stampa da Filippo Inzaghi, che potrebbe pure schierarlo titolare domani contro il Cesena. «In questo momento vedo bene anche Geijo — ha detto l’allenatore arancioneroverde — per noi è come un nuovo acquisto, perché non era mai stato bene nel girone di andata. Litteri? È pronto, si è sempre allenato e può giocare anche subito. Adesso valuterò per domani come fare e chi schierare». […]

Ore 15.00 – (La Nuova Venezia) A ventiquattro ore dalla sfida di campionato contro il Cesena, continua l’operazione sfoltimento rosa da parte del Venezia. Ieri hanno salutano i compagni l’attaccante sloveno Jan Mlakar e il centrocampista Francesco Signori, due tra i giocatori fin qui meno utilizzati da Filippo Inzaghi. Il primo (classe 1998) ha visto risolto il prestito dalla Fiorentina, venendo poi ceduto dai gigliati al Maribor a titolo definitivo. Il secondo (30 anni) è andato invece in prestito fino a fine stagione alla Ternana. Il Venezia prosegue comunque le trattative di mercato per mettere Inzaghi nelle condizioni di terminare il campionato di Serie B nel migliore dei modi, ma domani al Penzo arriverà il Cesena e gli arancioneroverdi dovranno cercare di ritrovare la vittoria che manca ormai da otto turni. Rimane il dubbio di come il tecnico piacentino schiererà i suoi giocatori, se con il collaudato 3-5-2 con gli esterni di centrocampo che alla fine arretrano per un modulo molto difensivo, o se voglia azzardare il ritorno al 4-3-3 che tante soddisfazioni ha dato la passata stagione. Davanti ad Audero in quel caso potrebbero esserci Andelkovic, Modolo, Domizzi e Garofalo, con Stulac che in mezzo al campo rimpiazzerà lo squalificato Bentivoglio, e nel caso Suciu e Pinato ai lati in copertura. Davanti con Zigoni sono da valutare le posizioni di Firenze e del rientrante Falzerano, dal momento che Litteri potrebbe non esordire dal primo minuto. Ma si rimane sulle ipotesi, avendo sempre Inzaghi mascherato le carte fino all’ultimo minuto. […]

Ore 14.30 – Biancoscudati in campo all’Appiani per la rifinitura a porte chiuse.

Ore 13.30 – Queste le dichiarazioni di Pierpaolo Bisoli alla vigilia di Vicenza-Padova: “L’attesa è stata lunga, ma siamo pronti per questa battaglia. L’aspetto psicologico è cambiato, tutti la davano per spacciata e invece sono ancora in piedi. Sono contento perché si giocherà, questo è calcio, non vincere le partite a tavolino. Il Vicenza era partito per vincere il campionato, mi ricordo che all’andata dicevate che se avessimo perso saremmo andati in vacanza. Non siamo in un momento particolarmente felice, chi è arrivato è molto indietro e qualcuno ha ruggine da smaltire. Qualcuno in settimana ha dovuto forzare, non siamo proprio al meglio. Ci saranno anche tanti nostri tifosi, cercheremo di renderli orgogliosi in un clima infuocato e sono contento che sia così, questo è l’essenza del calcio. Molti hanno cercato di stravolgere le mie parole, ho la coscienza a posto e non ho mai detto di essere contento se il Vicenza fosse fallito. Ho detto che sarebbe stato diverso preparare la partita in un senso o nell’altro. All’inizio noi eravamo considerati di terza fascia, penso che abbiamo dimostrato qualcosa di piu di quello che dicevano che avremmo fatto. Noi sappiamo di essere una buona squadra, non mi sono mai lamentato del mio gruppo. Va rimpolpato perché in questo momento siamo veramente pochi. Guidone ha fatto solo ieri la rifinitura, Marcandella è ferma, Gliozzi ha preso una brutta distorsione e non è al 100%, Serena lo perderemo per parecchio, minimo 20 giorni se non di più, Sarno bisognerà aspettarlo, ha massimo 15-20 minuti sulle gambe. Io non guardo in faccia a nessuno, se Piovanello in allenamento dimostrerà più di Capello giocherà lui”

Ore 13.00 – (Mattino di Padova) Porta bene ritrovarsi, a poco più di un mese, nello stesso ristorante dov’è andata in scena la conviviale di Natale. Il Campodarsego, capolista del girone C di Serie D, mercoledì sera è ritornato al “Tezzon” di Camposampiero per una cena offerta alla prima squadra, ai dirigenti e tecnici da uno degli sponsor dei biancorossi, i fratelli Pintonello, titolari dell’omonima carrozzeria di Mejaniga di Cadoneghe. Ne è uscita una bella serata, come lo era stata quella di dicembre, con il presidente della società, Daniele Pagin, a fare gli onori di casa, ringraziando mister Fonti e i suoi ragazzi per il “regalo meraviglioso” del primo posto, e gli amici, come appunto i fratelli Moreno e Paolo, a cui si è aggiunto Mattia, il figlio di Paolo, “per l’affetto e la concretezza con cui ci supportano”. Squadra quasi tutta al completo – mancava Pietribiasi, giustificato perché impegnato a seguire il corso per allenatore di terza categoria – e atmosfera gioiosa, a maggior ragione perché l’appuntamento è coinciso con il compleanno di uno dei vice-presidenti, Adriano Maschio, presente con l’altro vice Mirko Maggiolo. […]

Ore 12.30 – (Gazzettino) In nemmeno un anno le strade di Daniel Ciofani e Marco Varnier si incroceranno domenica per la terza volta. Il centravanti e capitano del Frosinone nei due precedenti ha sempre avuto la meglio nei confronti diretti con il giovane difensore del Cittadella, andando a segno in entrambe le gare. Del resto tra i due giocatori ci sono tredici anni di differenza, e tanta esperienza a favore di Ciofani, non a caso uno degli attaccanti più forti del campionato cadetto. In questi mesi, però, anche Varnier si è fatto le ossa, ha imparato il mestiere del difensore, e non a caso è diventato uno di giovani più interessanti e di prospettiva della serie B: «Dal primo confronto con Ciofani ne ho fatte di partite, la prima volta che l’ho incontrato ero all’inizio mentre lui era un giocatore di categoria, affermato e scaltro, con esperienze anche in serie A. Diciamo che ho imparato molto strada facendo, giocando un po’ sporco, come si dice, anche se lui resta un attaccante molto pericoloso. E’ forte fisicamente, bisogna giocarci d’anticipo per non fargli arrivare palloni giocabili». Ciofani, Dionisi e Ciano, un trio che ha lanciato il Frosinone in vetta, con il secondo attacco della categoria dietro all’Empoli. Lei e Scaglia vi siete parlati, avete già provato le contromisure da prendere? «No, anche perché non so ancora se saremo noi a giocare. Comunque durante gli allenamenti non ci focalizziamo quasi mai sui singoli avversari». Del Frosinone cosa c’è da temere in particolare? «E’ una squadra solidissima, molto fisica, con grandi individualità, tra le favorite per la promozione finale. E’ pericolosa sui calci piazzati, l’abbiamo visto nella gara di andata: servirà una partita perfetta da parte nostra». Cittadella-Frosinone, il posticipo della seconda giornata, attirerà tutte le attenzioni. Avvertite un po’ di pressione addosso? «E’ una gara davvero importante, disputare un buon incontro gioverebbe anche al nostro morale, all’autostima: direbbe che anche il Cittadella c’è. Poi ci teniamo a fare bene davanti al nostro pubblico, potrebbe essere la partita della svolta». […]

Ore 12.00 – (Corriere del Veneto) […] «Sono contento di quello che ho fatto – spiega Stefano Marchetti – l’arrivo di Vido mi ha reso molto più tranquillo, abbiamo accontentato Litteri che ha voluto andare al Venezia. Ho letto le sue dichiarazioni, è stato onesto. Faccio notare che la fiducia nei suoi confronti da parte del Cittadella non è mai mancata, tanto che ha giocato spesso titolare e ha segnato anche gol pesanti. Penso che sia giusto riconoscere che il Cittadella abbia dato tanto a Litteri, lui lo scorso anno è stato fondamentale per noi, ma adesso ognuno per la sua strada. Presto ci reincontremo». Intanto Vido, dopo il gol all’Ascoli, ha parlato senza mezzi termini di serie A. «E’ un sogno – taglia corto Marchetti – noi vogliamo arrivare più in alto possibile, sono cose che si dicono e vedremo come andrà a finire. Credo che la partita col Frosinone arrivi al momento giusto. Stiamo bene e abbiamo cominciato l’anno nel migliore dei modi, vincendo su un campo difficilissimo come quello di Ascoli. Il Frosinone è fortissimo, penso che col Palermo sia la squadra migliore della B. Per il Cittadella quello di domenica è un esame di maturità. Adesso non siamo ancora pronti per la promozione – chiosa Marchetti – ma se continuiamo a migliorare e a crescere, magari potremmo esserlo più avanti. Per ora non abbiamo ancora dimostrato di meritare il salto di categoria».

Ore 11.30 – (Mattino di Padova) Marco Varnier, ma si sta facendo crescere la barba adesso? «Mi dicono che ho la faccia troppo pulita, se mi spunta qualche pelo sembro un po’più cattivo», sorride il 19enne difensore del Cittadella, prima dell’allenamento. «Ancora non mi cresce più di tanto, però…». Si ricorda la gara dello scorso marzo a Frosinone? Era uno dei primi veri test per lei, chiamato a controllare un centravanti come Ciofani, che, su calcio d’angolo, le saltò sopra siglando l’1-0. Domenica lo ritroverà al Tombolato, ma intanto ne ha fatta di strada… «Ero alle prime armi e sapevo di dover tenere un giocatore che era stato anche in Serie A, segnando pure parecchi gol. Oggi mi sento più preparato di allora, ma lui resta un cliente molto difficile da affrontare». È attraverso esperienze del genere che un difensore cresce. Le ha insegnato qualcosa quella partita? «Rispetto ad allora ho acquisito un po’ più di mestiere, ho imparato a giocare leggermente più “sporco”. So che di fronte ad uno come Ciofani, fortissimo fisicamente e nei colpi di testa, bisogna puntare sull’anticipo o cercare di sbilanciarlo per non fargli prendere la palla». […] Il Frosinone è la sua favorita per la promozione? «È sicuramente tra quelle che possono puntarci e, forse, sta davanti a tutte. Questa non è una partita, ma “la” partita, e offrire una grande prestazione significherebbe davvero tanto, anche come segnale per le altre. In più teniamo a far bene in casa, dove abbiamo steccato alcune gare». […]

Ore 11.00 – (Corriere del Veneto, edizione di Vicenza) Chi ha avuto la fortuna di vederlo in campo lo ricorda per il suo estro, il sinistro fatato e quei calzettoni sempre all’altezza della caviglia. Allora i parastinchi non erano obbligatori e chissà come avrebbe fatto oggi. Franco Cerilli, 64 anni portati alla grande, indimenticabile numero 7 del Vicenza di Gibi Fabbri e capitano del Padova che agli inizi degli anni ‘80 centrò la promozione in serie B, ricorda con orgoglio il suo passato in campo tra Menti e Appiani. […] Dopo una breve parentesi al Pescara, Cerilli ha scelto di andare a Padova e anche nella città del Santo è stato protagonista. «Ho scelto Padova per l’importanza della piazza, sebbene fosse in serie C1, e perché volevo riavvicinarmi a casa. Il primo campionato è stato buono, nel secondo abbiamo centrato la promozione in B. Il club aveva un ottimo progetto e credo di aver fatto la mia parte, i tifosi mi volevano bene. Mi chiamavano “mastro Cerilli”, un appellativo a cui sono rimasto molto affezionato». […] Al Menti sono previsti forse tredicimila spettaori, molti ma niente a confronto degli oltre trentamila che riempivano lo stadio ai tempi d’oro. «A Vicenza la gente è sempre stata numerosa anche quando abbiamo giocato in serie C — precisa Cerilli — c’è grande passione e attaccamento ai colori e in questo momento di grande difficoltà un po’ tutti sono pronti a dare una mano». Una partita dal pronostico difficile ma Cerilli ha le idee chiare. «Credo che a fine campionato il Padova andrà in serie B e spero che il Vicenza si salvi. Domani però mi auguro che vincano i biancorossi di Zanini, ora sono quelli che hanno più bisogno dei tre punti».

Ore 10.30 – (Gazzettino) Rispettiamo il Vicenza, ma dobbiamo guardare solo in casa nostra e ci auspichiamo di disputare una partita importante». […] Che derby si attende sul piano tattico? «Credo che il Vicenza proverà a metterla sulla corsa e sull’entusiasmo, e sul trasporto che può ricevere dal suo pubblico. Non penso che verrà ad attaccarci a viso aperto, ma userà le armi della voglia e della determinazione di mettere i bastoni tra le ruote alla capolista. Che sono poi le stesse di tutte le squadre quando affrontano il Padova». […] Lunedì il Padova compirà 108 anni. Festeggiarlo con un successo al Menti sarebbe il massimo. «Sarebbe un bel regalo per i nostri tifosi, anche se il regalo più bello può arrivare il 6 maggio», ossia la promozione in serie B. Domani ci sarà un esodo in massa del popolo biancoscudato. «In questo momento l’aspetto più bello è avere ridato entusiasmo alla nostra tifoseria. Se vengono in 1.800, pur trattandosi di una trasferta vicina, vuole dire che tengono alla squadra e che sono contenti per quello che sta facendo. Il loro appoggio è determinante per noi». […]

Ore 10.20 – (Gazzettino) «Siamo consapevoli che ci attende una partita difficile dopo quasi un mese senza gare ufficiali, ma siamo carichi e convinti di fare bene. Faremo di tutto per regalare una gioia a noi stessi e ai nostri tifosi». E’ Giorgio Zamuner a suonare la carica in vista del derby di domani sera con il Vicenza al Menti, che rappresenta la prima uscita in campionato del Padova nel nuovo anno. Proprio il diggì biancoscudato nel suo passato da calciatore ha indossato anche la maglia dei berici nel 1990, e sa il clima che si respirerà allo stadio essendo per di più la prima partita casalinga del Vicenza dopo il fallimento. «Ci aspettiamo un derby più sentito degli altri, che arriva dopo un periodo travagliato del club berico passato attraverso il fallimento, per cui questo spingerà i tifosi di casa a dare una mano ulteriore alla propria squadra. Personalmente quando giocavo mi caricava molto scendere in campo con tanti tifosi avversari, e spero che sia lo stesso per i nostri ragazzi. Ci sarà più tifo del solito al Menti, siamo preparati per affrontare questa gara.

Ore 10.10 – (Gazzettino) Sale la febbre da derby, tanto che ieri nel giorno di apertura della prevendita sono stati polverizzati 1.158 biglietti della curva nord dello stadio Menti riservata ai tifosi padovani. Ne rimangono a disposizione 642, dato che la capienza del settore è stata portata a 1.800 persone. Sarà possibile acquistare i tagliandi fino alle 19 di oggi nei punti vendita Listicket e sull’omonimo sito internet, mentre domani non sarà possibile acquistare allo stadio i tagliandi del settore ospiti. Insomma, un autentico boom, tenuto conto anche delle poche ore di prevendita avute a disposizione dal popolo biancoscudato, non senza affrontare disagi. […] Intanto, domani alle 15 i ragazzi della tribuna Fattori si ritroveranno, come tutti gli anni, in piazza Cavour per festeggiare – questa volta con due giorni d’anticipo – il 108. compleanno del Padova e invitano i tifosi a portare ciascuno la propria bandiera per colorare con coreografia biancoscudata, dopodiché alle 17 si raccoglieranno al parcheggio sud dell’Euganeo, dal quale partiranno in automobile per recarsi a Vicenza.

Ore 09.50 – (Mattino di Padova) Quindi la carovana si sposterà allo stadio Euganeo, dove il ritrovo è fissato alle 17, prima della partenza per Vicenza. Un’ora e mezza dopo, alle 18.30, si raduneranno, sempre nel parcheggio di viale Rocco, i tifosi dell’Aicb. […] Ieri, infine, la squadra si è allenata allo stadio Appiani, con il tecnico Pierpaolo Bisoli che ha deciso all’ultimo momento di chiudere le porte ad occhi indiscreti. Novità in vista? In queste settimane di preparazione e anche negli ultimi giorni l’allenatore ha sempre provato il “4-3-1-2″, ma non è escluso che le tante assenze e le scarse condizioni di forma di alcuni giocatori del reparto offensivo possano convincerlo a puntare ancora sull'”albero di Natale”. In ogni caso Gliozzi e Guidone sono entrambi tornati in gruppo e l’unico assente certo (oltre ai lungodegenti Cisco e Candido) è Serena, alle prese con una leggera distorsione al ginocchio, che lo terrà fermo circa una settimana.

Ore 09.40 – (Mattino di Padova) Quindi, nel primo pomeriggio, probabilmente a causa delle eccessive richieste il sistema si è bloccato sia on line che nei rivenditori (presi d’assalto nelle ore di punta della giornata) e la prevendita è stata sospesa. Nel giro di un’ora il servizio ha ripreso a funzionare. […] Nel frattempo lo sciopero dei treni ha portato la Tribuna Fattori a rivedere il piano di viaggio. Anche gli ultras, infatti, raggiungeranno Vicenza partendo dallo stadio Euganeo, ma prima hanno deciso di sfruttare il sabato pomeriggio per celebrare i 108 anni che il Padova compirà esattamente lunedì prossimo. Ecco perché il ritrovo di tutti i ragazzi è previsto domani alle 15 in piazza Cavour, dov’è stato chiesto loro di presentarsi con la bandiera biancoscudata per brindare al compleanno della società.

Ore 09.30 – (Mattino di Padova) Mille biglietti “bruciati” nelle prime sei ore effettive di vendita. Quota 1. 158 tagliandi strappati nel settore ospiti in un solo giorno e capienza aumentata da 1300 a 1800 posti per la curva riservata ai padovani. I tifosi biancoscudati rispondono nel migliore dei modi all’appello lanciato lunedì scorso dal presidente Roberto Bonetto e, nonostante i consueti e persistenti disservizi nella gestione di vendita dei biglietti, fanno preannunciare un esodo di massa per il derby di domani sera allo stadio “Menti” di Vicenza, dove si sfiorerà il tutto esaurito. Eppure, quella di ieri è stata un’altra giornata di passione per i padovani che hanno cercato di acquistare il tagliando. In mattinata i primi problemi con la vendita on line (riservata soltanto ai possessori della Tessera del Tifoso), con il sito di ListTicket che ad un certo punto ha accusato dei malfunzionamenti.

Ore 09.00 – (Corriere del Veneto) Quella di ieri è stata un’altra giornata di grande tensione e colpi di scena sull’asse Vicenza-Padova in attesa del derby di domani sera al Menti. Il caos legato all’apertura della prevendita si è risolto solo in mattinata e sono stati polverizzati in poche ore quasi 1200 biglietti relativi al settore ospiti. […] Ieri sono tornati ad allenarsi Gliozzi, che potrebbe essere schierato subito titolare accanto a Capello e Guidone, mentre Riccardo Serena non ci sarà. Bisoli ha provato ancora il 4-3-1-2 e a centrocampo potrebbe esserci spazio per Mandorlini, Pinzi e Belingheri, con Pulzetti dietro le due punte. Per Vincenzo Sarno ci sarà spazio a partita in corso, nelle idee di Bisoli per 15-20 minuti. […] Sul mercato, neanche a farlo apposta, si è scatenato un duello a distanza fra Padova e Vicenza per Matteo Rossetti, giovane centrocampista dell’Alessandria già d’accordo con il club di viale Nereo Rocco, ma che il Torino preferirebbe mandare nella vicina Vicenza, dove avrebbe garantito un maggior minutaggio in campo. Se oggi non verrà dato il via libera, Zamuner potrebbe virare sull’ex Alessandro Bellemo, ora in forza alla Spal. In caso di cessione della punta Matteo Chinellato, potrebbe arrivare un centrocampista: si riparla nuovamente con una certa insistenza di Vittorio Fabris, in uscita da Venezia, ma non va esclusa neppure la partenza di Andrea Tabanelli. Tutte questioni che si chiariranno entro breve tempo.




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