Crotone-Padova, l’analisi de “Il Gazzettino”

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Quando il Padova si chiude e smette di giocare la sconfitta arriva implacabile. Cambiano i protagonisti in campo, cambiano gli avversari, ma non viene meno questo dato di fatto. E così la squadra paga ancora dazio in trasferta dopo quasi tre quarti di gara all’altezza della situazione. A gioire questa volta è il Crotone che porta casa la vittoria nel momento in cui decide di alzare la voce, mandando all’aria quanto di buono fatto precedentemente dai biancoscudati che ora si ritrovano per la prima volta in zona play out. Di buon auspicio la prima rete stagionale di Bonazzoli, dietro la lavagna Della Rocca, all’esordio in campionato, che si fa ingenuamente espellere dopo il gol del 2-1 dei calabresi, pregiudicando di fatto ogni possibilità di recupero. Nell’analisi vanno considerate anche le numerose assenze, in primis quelle di Clemenza e Trevisan che inducono Bisoli a puntare su una formazione più esperta e tornare al modulo 3-5-2. Spazio a Broh in mediana sul centro destra, mentre Ceccaroni è il centrale di sinistra. Decisamente ingiusto il verdetto della prima frazione di gioco in cui la squadra di casa colpisce nell’unica vera occasione a disposizione a dispetto di almeno tre nitide opportunità per i biancoscudati che tengono il campo senza subire mai il gioco avversario, salvo qualche incursione sulla fascia sinistra e che, senza attuare a loro volta un vero e proprio forcing, cercano la porta avversaria in maniera più ficcante.

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Nella ripresa il copione non cambia e inizia una sfida personale tra Bonazzoli e Cordaz che nelle prime due occasioni ha la meglio, ma è costretto a inchinarsi di fronte alla girata di sinistro dell’attaccante al 19′ a sfruttare una perfetta percussione in area di Broh. E qui purtroppo riemergono i vecchi difetti. Il Padova si fa subito chiudere dietro dal Crotone che getta nella mischia Stoian e Simy (7 gol in serie A l’anno scorso). Tira un sospiro di sollievo sui tentativi di Budimir di testa e di Rhoden con un destro a incrociare che sfiorano il palo, ma l’impressione è che la resa sia solo rinviata, per maturarsi infatti al 31′ con il tiro sul palo di lontano di Firenze, involontariamente servito in area da Ceccaroni il cui tentativo di liberare rimpalla sullo stinco di Budimir e finisce sui piedi del match winner. L’immediato rosso a Della Rocca chiude di fatto le ostilità. E al Padova non resta che leccarsi le ferite.

(Fonte: Gazzettino, Andrea Miola. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)




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