Alessandro Sgrigna con la valigia in mano in direzione Padova? Prospettiva più che possibile, considerato l’interesse manifestato apertamente dal direttore sportivo Fabrizio De Poli: “Sgrigna? E’ un giocatore che mi piace e che mi è sempre piaciuto molto. Ma che venga da noi lo ritengo difficile, penso che rimarrà a Cittadella”. Ma è proprio così? La situazione al momento è la seguente. Sgrigna sta aspettando di conoscere le decisioni del direttore generale Stefano Marchetti prima di prendere qualsiasi decisione sul suo futuro. Marchetti, secondo quanto raccolto da Padovagoal.it, si era fidato di Tommaso Giulini ed era praticamente sicuro di andare a Cagliari. Giulini gli aveva assicurato più volte che sarebbe stato lui il prescelto: ma qualcosa non quadrava e la situazione era ben diversa, visto che contemporaneamente il numero uno rossoblù trattava con Giorgio Perinetti (richiesta economica esagerata e fumata nera) e con Stefano Capozucca, che alla fine è stato il prescelto. Marchetti, che secondo fonti vicine al club isolano nel pensiero del presidente è stato penalizzato dalla retrocessione del Cittadella (a Giulini i suoi consiglieri hanno fatto notare che con una piazza in ebollizione dopo la disastrosa annata in serie A sarebbe stato rischioso ripartire da un dg appena retrocesso, per quanto autore di straordinarie plusvalenze vere negli anni nella città murata) è rimasto spiazzato. Riteneva che il suo ciclo a Cittadella fosse esaurito e pensava che Cagliari sarebbe stato l’ideale per svoltare. Adesso sta ancora riflettendo, perché per ripartire a Cittadella vuole essere certo che Gabrielli gli garantisca la possibilità di fare una squadra da promozione. Se così sarà, potrebbe ancora rimanere. Altrimenti si farà da parte, indicando lui stesso un suo possibile successore, a costo di stare fermo in attesa di una nuova chiamata. In caso di permanenza di Marchetti, Sgrigna manterrà la parola data a suo tempo e ripartirà da Cittadella, dove ha ancora un anno di contratto. In caso contrario andrà a Padova, dove De Poli e Parlato sono pronti ad accoglierlo a braccia aperte. Non resta che attendere.
